di Eleonora Bosco
La sfida? Progettare il marchio e gli interni per il Nozomi Sushi Bar a Valencia. Una bella prova per i progettisti dello studio spagnolo Masquepacio che per affrontare la realizzazione si sono dedicati inizialmente allo studio della cultura giapponese e alla delicata preparazione del sushi. La tradizione nipponica, infatti, è un elemento fondamentale e portante per la riuscita della progettazione e che deve essere senz’altro visibile nelle linee e nello stile del ristorante. Il nome “Nozomi” è stato scelto dai fondatori e ha un duplice significato: da una parte si riferisce al treno giapponese ad alta velocità, simbolo quindi di innovazione ed efficienza, e dall’altro all’espressione il “sogno realizzato”. Questi richiamano fortemente una dualità utilizzata come linea guida per l’intero progetto: una suggestione razionale contemporanea e un carattere, invece, emozionale e con tratti classici. Questa è la magia del progetto.
Entrambi i concetti vengono interpretati ed evidenziati con una decisa differenza nell’utilizzo dei materiali. Per la struttura, i progettisti si sono orientati nelle tonalità più neutre del grigio, impiegando essenzialmente calcestruzzo. In netta contrapposizione è, invece, l’utilizzo del legno naturale (di Missana) che emana calore e che è stato dedicato per i dettagli, mobili e finiture. Il ristorante, che ha una metratura complessiva di 230 mq, si snoda tra un cubo posto in posizione centrale, un salone principale e la cucina. Gli spazi essenziali per cui un ristorante funzioni ci sono tutti, in effetti, ma è il concept costruttivo alla base ad essere senz’altro interessante.
I progettisti, infatti, vogliono reinterpretare un pezzo di Giappone nel bar, vogliono riuscire, cioè, a ricreare una tipica strada giapponese ordinata, pulita e con le classiche case ben conservate. Per questo il cubo di legno, che accoglie bagni e magazzino, è stato centrato rispetto alla stanza creando, così, due corridoi laterali e il relativo flusso di persone continuo e bidirezionale, proprio come avverrebbe quotidianamente in strada.
Percorrendoli si arriva al suggestivo salone centrale in cui le differenti finiture si amalgamano e i meravigliosi dettagli stupiscono. Lo sguardo è catturato immediatamente dall’installazione posta sul soffitto, una delicata distesa di fiori origami che da la sensazione di essere seduti sotto un ciliegio in fiore. Affascinante.
Si affacciano, poi, sul salone una zona privata composta da pannelli in legno e leggermente rialzata in modo da creare privacy ma nello stesso tempo non impedire l’osservazione della composizione floreale e del movimento generale del bar. Infine vi è la cucina a vista, neutra e quasi invisibile e una bancarella aperta che ricrea i tradizionali venditori ambulanti.
INFO: http://masquespacio.com/
PHOTO: courtesy studio Masquepacio
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