Little Fun Palace Nomadic School, arti performative e paesaggio. 5 giornate di workshop e incontri in Trentino

Come lo spazio produce la realtà?

Prende vita da questa domanda il progetto Little Fun Palace Nomadic School, nato con lo scopo di sperimentare nuove forme di apprendimento e di condivisione del sapere sulle arti performative, ispirato al leggendario progetto dell'architetto Cedric Price e della regista teatrale Joan Littlewood che negli anni sessanta volevano realizzare un'università della strada.

In programma dal 27 al 30 agosto 2020 nella località Viote sul monte Bondone, le cinque giornate si svilupperanno tra workshop, esperimenti, incontri e micro performance che intrecciano arti performative con altre discipline quali scienze naturali, architettura e antropologia, incoraggiando i partecipanti a riconsiderare la propria centralità e perificità all'interno di uno spazio condiviso come lo spazio scenico.

I mentori di Little Fun Palace Nomadic School per questa edizione sono: Annamaria Ajmone (danzatrice e coreografa), Annibale Salsa (antropologo e Membro del Comitato Scientifico della Fondazione Dolomiti-Unesco), Attila Faravelli (musicista e sound-designer), Camposaz (workshop di autocostruzione in scala 1:1), Deflorian / Tagliarini (autori, registi e performer), Lisa Angelini (botanista e agroecologista, collaboratrice MUSE), Mattia Venco (cuoco), Mette Edvardsen (coreografa e performer), Riccardo Venturi (storico e critico d'arte contemporanea), Studio Folder (agenzia di ricerca e visual design).

Modalità di partecipazione

La partecipazione è aperta a chiunque abbia interessi nella produzione e percezione dello spazio, provenienti dal mondo dell'architettura, del teatro, della danza, della geografia, dell'antropologia, della filosofia, scienze naturali, letteratura, musica, arti visive e design.

Le candidature devono essere inviate - entro e non oltre il 22 luglio - all'indirizzo info@oht.tn.it, includendo il curriculum vitae e un testo che spieghi le motivazioni per cui si vuole partecipare al progetto.

I 12 selezionati trascorreranno cinque giorni a 1600 metri sul livello del mare, campeggiando nel Giardino Botanico Alpino del MUSE, e svilupperanno ragionamenti insieme al gruppo multisciplinare attorno al tema delle arti performative.

maggiori informazioni: oht.art

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