architettura@AAIMM / architecture@AAIMM
Come si sta evolvendo l’attività di AAIMM? Quale progetto vorreste segnalare agli utenti di p+A?
How is AAIMM’s work evolving? Which of your projects would you bring to pA users’ attention?
AAIMM - Al momento, stiamo cercando di portare all’attenzione il fatto che la città è una creatura in evoluzione che può essere sistemata, non solo creata ex-novo. Può essere migliorata con il meglio della tecnologia per diventare efficiente come una nuova.
Nell’ambito della ricerca di nuove forme architettoniche e di soluzioni urbane che riducano il contributo all’impronta ecologica globale, le città europee hanno molte potenzialità.
Il nostro lavoro si concentra su quella nuova architettura, l’architettura del miglioramento urbano, degli interventi dalla micro alla macro-scala e, ovviamente, su nuovi tipi di edifici che consentano un’abitabilità sostenibile.
L’architettura oggi deve relazionarsi con produttori di energia, infrastrutture, punti di consumo, alloggi, città, paesaggio... Gli architetti devono sapere come gestire le risorse del territorio per realizzare una città migliore, invece di lavorare costantemente su edifici che sono isolati e non danno alcun contributo al contesto che li circonda, in termini di energia e dinamiche partecipative, con la scusa che sono pieni di gadget tecnologici di altissimo livello.
Un edificio, come si dice comunemente, non è più un’isola.
Cercheremo di sviluppare questa gestione di unità statiche nella città per trasformarle in dinamiche, efficienti unità legate alla loro produzione di energia e alla loro comunità, con lo scopo di concretizzare una comunità cooperativa più energetica, sociale e attenta all’ambiente. Stiamo lavorando anche al progetto di riqualificazione di un isolato residenziale privo di balconi, costruito con sistemi prefabbricati di calcestruzzo e tecnologia degli anni Settanta. L’obiettivo è dotarlo di un nuovo rivestimento che lo avvolga e ne migliori l’efficienza complessiva, e di un ballatoio con serra per dissipare o scambiare caldo pulito.
Coinvolgimento attivo degli utenti, nuove dinamiche dell’energia e nuove dinamiche di partecipazione sottintese, ovviamente.
AAIMM: Right now, we are trying to bring the attention to the fact that the city is an evolving creature that can be arranged, not only created from scratch. It can be improved with top technology to be as efficient as a new one.
European cities have a lot of potential for exploring new forms of architecture and urban solutions to reduce their contribution to global ecological footprint. We are working on that new architecture, the architecture of city improvement, the architecture of interventions from micro to macro scale, and, of course, on new types of sustainable-living buildings.
Architecture is now placed in between the energy producers, the infrastructures, and the consumption points, the dwellings, the city, the landscape... Architects must know how to manage the landscape’s resources for achieving a better city, instead of working constantly on buildings that are isolated, and contribute nothing to their surroundings, in terms of energy and community dynamics, with the excuse that they are filled with top technological gadgets.
A building, as commonly said, its not an island anymore.
We are trying to develop this management of static units of the city to transform them in dynamic, efficient units related to their energy production and their community, with the goal of making a more energetic, social and environmental cooperative community.
We are working also on a project for the rehabilitation of a housing block with no balconies, developed with prefabricated concrete systems and technology from the seventies. We create a new skin around it to improve the efficiency of the whole building and a greenhouse balcony to dissipate or exchange clean heat. Activation of users, new energy dynamics and new community dynamics are implied, of course.
Rifugi nei boschi
nel nord della Svezia realizzati con criteri di autosufficienza energetica