Pensare sostenibile / Think it sustainable
Come è nato l’interesse verso l’architettura sostenibile? Lo considerate uno dei possibili percorsi nell’ambito della disciplina, o una forma mentis che gli architetti devono acquisire a prescindere dal settore della progettazione in cui operano?
How did you get interested in sustainable architecture? Do you consider it as one of the possible career paths, or a way of thinking that architects should acquire, regardless of which sector of design they work in?
Alejandro Ribas Mercau - Il mio interesse è nato quando ero studente. All’epoca, mentre cercavo di formulare una mia interpretazione personale del significato dell’architettura, avevo come riferimento il concetto di paesaggio antropizzato in tutte le sue forme. A partire da tale definizione - che ancora mantengo e su cui rifletto ancora molto, ho iniziato a chiedermi in che modo, agli albori della storia dell’abitazione, il paesaggio plasmato dall’uomo avesse iniziato a prendere forma per creare un rifugio artificiale: in quel momento ho inquadrato l’architettura sostenibile come uno degli elementi chiave per definire l’Architettura.
Descriverei l’architettura sostenibile come architettura del buonsenso. Non la ritengo uno stile o un marchio applicato all’opera di un architetto, né un’opzione plastica soggettiva o un particolare modo di operare, legato per sempre a uno studio, a un nome oppure a un movimento sociale; in altri termini, non è uno schema su cui lavorare.
L’architettura sostenibile è sempre esistita sotto forma di architetture vernacolari, ovvero di costruzioni tipiche di un certo luogo che si adattavano sempre nel modo migliore al contesto circostante, alla disponibilità di materie prime e alle condizioni atmosferiche del luogo in cui ricadeva il loro sito. A prescindere dall’approccio personale alla professione, l’input positivo della progettazione sostenibile dovrebbe sempre costituire un importante capitolo di ogni progetto. Credo che dovrebbe diventare parte del programma obbligatorio nelle facoltà di architettura: in base allo stesso criterio per cui si studia la Ville Savoye di Le Courbusier, il Padiglione Barcellona di Mies Van der Rohe o le cattedrali gotiche, gli studenti dovrebbero apprendere le antiche tecniche bioclimatiche e le pratiche risalenti a quando l’architettura era uno strumento per vivere e sopravvivere. Sarebbe necessario un manifesto su “Complessità e contraddizione”, come quello che Venturi scrisse sull’architettura moderna, ma incentrato su sostenibilità del costruire e realizzazioni più verdi.
Alejandro Ribas Mercau - My interest began when I was a student. At that time, while trying to come up with my own sense of what architecture was all about, I referred to the idea of a human-made landscape in every form - definition that I still preserve and think a lot about. Once I got that, I started to wonder about how did this human-made landscape started to shape up to create an artificial shelter at the beginning of the history of housing: that’s when I focused sustainable architecture as a key element, among the others, of what Architecture is.
I would define sustainable architecture as commons sense architecture. I don’t think about it neither as a style nor a brand within the work of an architect, not even as a subjective plastic option, a particular way of doing forever related to a firm, a name or a social movement; it’s not a frame for your work.
Sustainable architecture has always been there in the form of vernacular buildings which always adapted the best way to the their surroundings, the availability of raw materials and the weather of their site’s location. I think you may find your way of doing with practice but sustainable design should always be an important chapter in every design. I think it will always be a positive input and that is not just a path for architects to acquire, I believe that it should be part of the mandatory program at the schools of architecture. The same way we study about the Ville Savoye by Le Courbusier or the Barcelona Pavillion by Mies Van der Rohe, or the Gothic Cathedrals, students should learn about the old bioclimatic techniques and technologies used all over the world when architecture was a tool for living and surviving. I believe we are in the need of a “Complexity and contradiction” manifesto, like the one Venturi wrote about modern architecture, it’s just that this time we should speak out loud about real sustainable architecture and greener renderings.
Angel Cerezo Cerezo - Anche io ho iniziato a interessarmi all’architettura sostenibile da studente, quando ho realizzato che si possono migliorare i luoghi e la vita delle persone.
La sostenibilità equivale a qualcosa di semplice, di più sano, più pulito: un modo di realizzare uno spazio pubblico più vivibile e di prendersi cura del contesto in cui si sta progettando. Certamente, la sostenibilità dovrebbe essere inserita tra le materie di studio nelle università - come diceva Alejandro, ma sempre seguendo il buon senso e considerandola come un approccio al lavoro e al progetto da indicare agli studenti. Questo significa tenerla in mente prima e durante il processo progettuale, non soltanto alla fine per aggiungere gadget all’architettura.
Angel Cerezo Cerezo - I started getting interested in sustainable architecture when I was a student, too. At the time I realized that you can do something better for people and places.
Sustainability is something simple, healthier, cleaner, a way to achieve a better public space, and to take care of the context and the place while you are designing. Of course, this has to be something to study at university, as Alejandro said, but always in the common sense and taking it as the way students should approach to design and work. This means to keep it in mind before and during the design process, not only at the end to add some gadgets.
Martin Negri Rodriguez - In definitiva, la sostenibilità riguarda tutti noi, anche se probabilmente la maggior parte delle persone non la ritiene un reale problema, attuale e futuro. Molti pensano “non mi riguarda, non è di mia competenza, qualcun altro se ne interesserà”. Solo se scuola e università saranno in grado di offrire gli strumenti per superare questa mentalità, la sostenibilità diventerà un concetto acquisito.
L’architettura sostenibile dovrebbe essere il risultato di una pratica consolidata in architettura, e non una sorta di speciale branca della disciplina. Oggi siamo più consapevoli di come le città e gli edifici influiscano sul pianeta: gli architetti presenti e futuri dovrebbero pensare alla sostenibilità dal primo secondo in cui iniziano un progetto, non come a un “di più” quando lo stanno già sviluppando.
Martin Negri Rodriguez - Ultimately, sustainability concerns absolutely all of us, even if probably most of the people don´t think about it as a real actual and future problem. Many think “is not our business or problem, somebody will take care of it”. Only if universities and schools are able to work on it, sustainability will become a daily issue.
Sustainable architecture should be the result of an established practice in architecture, not a kind of special branch. Today, we have more knowledge about how cities and buildings affect the planet: present and future architects should think about sustainability from the first second they start a project, not as a “plus” when they are already designing.
Coffee shop a Lleida in Catalogna
spazio rurale con prodotti locali e struttura commerciale sostenibile.