risultati concorsi fotografici

Sono Allegra Martin, Marina Caneve, Flavia Rossi, Davide Cossu e Roberto Boccaccino i 5 fotografi under 40 selezionati dal Museo di Fotografia Contemporanea per documentare con i propri scatti le architetture italiane dalla seconda metà del 900 ad oggi.

C'è una fotografia italiana tra i vincitori dell'ambito premio di fotografia assegnato lo scorso 12 febbraio dall'American Institute of Architects di Los Angeles, a scattarla è stata Paola Maini, architetto di Fidenza, che riceve, grazie alla qualità narrativa del suo scatto, uno dei sei Honor Winner Award di quest'anno.

È stata svelata la shortlist del Premio annuale dedicato alle immagini di architettura. Le 20 foto finaliste saranno esposte a novembre al WAF di Amsterdam dove sarà decretato l'overall winner. In gara 2 italiani Marco Tagliarino con un'immagine del Museo del '900 di Milano e Aldo Amoretti dell'Azur Arena di Antibes. in mostra al World Architecture Festival di Amsterdam dal 28 al 30 novembre 2018

Il riconoscimento internazionale dedicato al grande fotografo milanese è stato assegnato quest'anno a Jiehao Su per il suo progetto Beijing Views, un'indagine fotografica volta ad indagare il modo in cui la popolazione cinese si innesta nei paesaggi storici e semi-naturali di Pechino.

La giuria del Premio Internazionale Ischia di Architettura (PIDA) ha individuato il nome del suo vincitore. Si tratta di Enzo Rando, con la fotografia dal titolo "Pietra Brox". Lo seguono sul podio Biagio di Meglio, con lo scatto "La Vigna dei Mille Anni" e Isabella Puca, con "Parracine, la mano dell'uomo".

Oltre 1.600 le fotografie condivise su Instagram e 17 gli scatti selezionati che si aggiudicano il concorso fotografico promosso da Archivio Muzio e Politecnico di Milano. Le foto in mostra al Castello Sforzesco alla mostra "Ca' Brütta 1921, Giovanni Muzio Opera prima" (15 aprile - 10 luglio).

È Maria Gruzdeva ad aggiudicarsi la prima edizione del Premio Gabriele Basilico. Lo scatto vincitore immortala la città di Tkvarcheli, situata nel territorio caucasico dell'Abcasia, caduta in rovina dopo il declino dell'attività di estrazione del carbone, che la legava all'industria sovietica.