Dettagli urbani

Casartarc, Casa delle Arti e dell'Architettura ospita la personale di Sabrina Rocca. L'artista - urban painter ed architetto - espone le sue luccicanti e multicolor riproduzioni pittoriche, sintesi del dialogo tra l'architettura, i dettagli urbani e la pittura contemporanea.

Le opere di Sabrina Rocca seducono chi le guarda per il loro appeal accattivante e patinato. Paragonarle alle immagini cui ci ha abituato la pubblicità oggi sarebbe però un grosso errore, perché attraverso la riproduzione pittorica l'artista riflette sulla società contemporanea penetrandola in profondità al fine di carpirne le dinamiche interne, dinamiche che a una visione superficiale e frettolosa rischiano di sfuggire.

Del resto la frase di Max Beckmann che la stessa pittrice ha scelto per la controcopertina del suo catalogo suggerisce quale deve essere la chiave di letture del suo lavoro: "Chi vuole afferrare l'invisibile, deve penetrare fin nelle viscere del visibile". Quello di Sabrina è infatti un occhio attento e critico, che però non rinuncia a sottolineare l'aspetto ludico e giocoso della vita metropolitana, cogliendo il fascino dei suoi colori, delle sue vetrine, della sua malìa ipnotica.

Figlia d'arte, ha ereditato l'amore per il continente americano dal padre, noto per le sue vedute di New York dall'alto, ma ha poi saputo trasformare questo immaginario attraverso una rielaborazione soggettiva e personale che si è completamente emancipata dall'iniziale input famigliare, approdando a opere di grande suggestione e pregnanza concettuale.

Alcune opere sono dedicate al mondo dei lavoratori: è il caso di Yellow, il colore che caratterizza il classico mezzo di trasporto dei tassisti americani; o di Working, un operaio che cammina su sottili travi sospese a centinaia di metri di altezza. In un mondo che è così tecnologico e robotizzato - sembra suggerire Sabrina Rocca - spesso si dimentica che alla base di tutto c'è l'uomo, con la sua operosità e la sua manualità, qualità tuttora indispensabili e insostituibili per il funzionamento di ogni metropoli.

L'artista, inoltre, fa assaporare allo spettatore la bellezza di piccoli dettagli che nella frenesia delle corse quotidiane è difficile notare e fa riflettere anche su come cambiano in fretta le cose che abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni e di cui ci nutriamo quotidianamente: come, ad esempio, la Coca-Cola, per citare uno dei più celebrati simboli americani. Ci dimostra come l'evoluzione delle dinamiche consumistiche sia inarrestabile, tanto che spesso ne siamo spettatori distratti e perciò ingannabili.

Un'arte, quella di Sabrina Rocca, che ha quindi come radice concettuale quella del Pop Art, per i riferimenti all'ingrandimento e alla decontestualizzazione degli oggetti. Riprende icone già utilizzate da Warhol (Coca-Cola) o da Jasper Johns (Flag), ma attualizzandole attraverso una visione soggettiva e inedita, in cui la seduzione del mondo americano rifulge attraverso l'intensità della brillantezza cromatica.

Invito

Appuntamento: dal 20 gennaio all'11 febbraio 2011
presso la Giardinera, Via Italia 90bis - Seiiomi Torinese (TO).

Orari: sabato 15.30/19.00; domenica 10.30/12.30 - 15.30/19.00; mercoledì 15.30 - 19.00.Visite guidate su appuntamento.

Vernissage: giovedì 20 gennaio 2011.

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