Riqualificazione delle aree ex OMA e Chimica Industriale

Al Parco delle Vallere, presentazione pubblica degli esiti del concorso di idee "Riqualificazione delle aree ex OMA e Chimica Industriale lungo il torrente Sangone e valorizzazione dell'area vasta della collina morenica" e inaugurazione della mostra dei progetti candidati.

Durante la presentazione saranno illustrati i progetti dei vincitori, così classificati:

I posto: Paolo Chiattone (capogruppo) Giuseppe Carità, Alfonso Squitieri, Matteo di Martino, Tiziana Bolla, Maria Corte (consulente), Paolo Pasquetti (consulente);

II posto: Aldo Porcellana - Hydrodata S.p.A. (capogruppo), Renato Dutto, Susanna Chiappino, Michele Buffo, Simona Tozzi, Laura Mazzariol, Mauro Cargnelutti, Roberto Botto, Carlo Malerba, Nemesio Ala, Giulia Ala, Paolo Barbaresco, Marco Bersano Begey;

III posto: Roberta Ingaramo (capogruppo), Pier Giorgio Tosoni, Andrea Vigetti, Angioletta Voghera, Paola Pagnotta, Andrea Longhi, Gioacchino Grand (consulente), Tiziano Fracas (consulente), Emily Solly (consulente), Sara D'Alessandro (consulente).

L'incontro prevede, inoltre, gli interventi delle numerose istituzioni coinvolte, che saranno moderati da Giorgio Quaglio, Agronomo forestale.

Programma

Appuntamenti
Presentazione e premiazione: venerdì 25 febbraio ore 9.30-13.00
presso Parco fluviale del Po torinese, Cascina Le Vallere,
Corso Trieste, 98 - Moncalieri (TO)

Inaugurazione della mostra: Sabato 26 febbraio ore 15,00
presso il Monastero di Rivalta di Torino (TO).
Periodo espositivo: 26 febbraio - 6 marzo
Orari: mart.-ven. 15.00-18.00; sab.-dom. 9.00-13.00/15.00-18.00

Catalogo progetti: www.omachimica.com


Il concorso: riflessioni ed esiti

Aperto agli architetti e agli ingegneri dell'Unione Europea, il concorso proponeva il ridisegno di un'area vasta - comprendente la Collina Morenica ed il Parco del Sangone - con l'obiettivo di riqualificarne il paesaggio, incluso l'ambiente fluviale.

Si richiedeva, nello specifico: il mantenimento di tracce delle strutture industriali dismesse come landmark e memoria dell'identità dei luoghi; la formazione di percorsi pedonali, ciclabili, guadi, parcheggi per la fruizione dell'area; nonché l'integrazione dell'area con le zone di campagna ed industriali limitrofe, massimizzando la compatibilità tra gli usi ricreativi, agricoli e produttivi.

Gli Enti proponenti - Comune di Rivalta di Torino, Fondazione dell'Ordine APPC della provincia di Torino e Ente Parco fluviale del Po torinese - hanno tutti espresso grande soddisfazione per la qualità delle proposte che hanno dimostrato un forte interesse verso il tema della riqualificazione paesaggistica, costituendo un'ottima risposta alle richieste del bando da parte dei progettisti.

La soddisfazione dei rappresentanti degli enti proponenti

Soddisfatta dell'esito Amalia Neirotti, sindaco del Comune di Rivalta di Torino, che, riferendosi al progetto vincitore, così si esprime: "Il progetto risponde correttamente agli obiettivi del bando di concorso e propone un ridisegno dell'area vasta con scelte di tipo paesaggistico e architettonico capaci di dare al luogo una sua caratterizzazione, pur mantenendo la memoria del suo recente passato. La qualità paesaggistica, la gestione degli spazi, l'integrazione delle nuove funzioni e la sostenibilità dell'impianto e della manutenzione nel tempo del nuovo parco, sono elementi che risultano adeguatamente coniugati".

Dall'incontro tra qualità delle proposte e riconoscimento e soddisfazione da parte dei proponenti e degli enti direttamente interessati, nasce un'inevitabile riflessione sulla garanzia che offre in tal senso il concorso di progettazione.

Ad esprimersi è Carlo Novarino, presidente della Fondazione OAT: "Il concorso di architettura è l'unico procedimento che consente all'ente banditore di raggiungere realmente obiettivi di qualità: dà giusta trasparenza all'affidamento degli incarichi professionali, promuove la diffusione della cultura architettonica, rende effettivo l'inserimento dei giovani professionisti nel mondo del lavoro e valorizza l'attività progettuale, in quanto permette la scelta tra progetti e non tra progettisti".

I rappresentanti degli Enti organizzatori sono uniti nell'auspicare la nascita - da questa esperienza di un'azione concreta, Ippolito Ostellino, direttore dell'Ente Parco del Po torinese, afferma: "Da questo insieme di idee può essere messa a punto una proposta concreta, in particolare da ispirare alla semplicità, alla sostenibilità manutentiva e gestionale coniugate con il grado di partecipazione e valore identitario locale: principi fondamentali nella progettazione contemporanea del paesaggio, non ancora però così compresi ed applicati comunemente".

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