Sarà il designer vicentino il secondo ospite del ciclo Talking IED, le conferenze pubbliche dell'Istituto Europeo di Design che invitano personaggi del mondo delle professioni creative a sviluppare una riflessione sul tema di ricerca dell'anno accademico: Creative Commons.
Il concetto di Creative Commons, la licenza innovativa per la tutela del diritto di autore che nasce dalle nuove forme di scambio, condivisione e manipolazione nell'era della connettività, può essere applicato al campo di indagine del Design, dell'Urbanistica e dell'Architettura?
Aldo Cibic affronterà il tema prendendo spunto dal suo ultimo lavoro presentato alla XII Mostra Internazionale di Architettura a Venezia, Rethinking Happiness, nato con un manifesto dagli obiettivi ben precisi dove si esprime l'esigenza di un'azione creativa attuata in una prospettiva multidisciplinare applicata alla produzione e alla progettazione.
Cibic, Città degli Orti, pensatoio
Secondo Cibic di fronte ai problemi dei nostri tempi, tra cui l'integrazione, la sicurezza personale, la gestione di rifiuti e risorse, il degrado delle periferie.. "dobbiamo trovare il modo di agire con una progettualità sensibile, creativa e articolata che produca idee, proposte, risposte in grado di far intravedere la possibilità di una vita dignitosa per noi, per i nostri figli e per chi ci sta intorno. È un'idea di felicità che ci costruiamo rimboccandoci le maniche, e che è fatta da persone diverse che si mettono insieme per generare nuove comunità in cui riconoscersi".
Il progetto di Rethinking Happiness si concretizza in 4 storie di nuovi luoghi raccontati attraverso grandi modelli iperreali, foto e disegni che mettono in relazione persone, professioni, esperienze.
Da Superbazar, spazio pubblico dove vivere e incontrarsi nella periferia di Milano, a Urbanismo Rurale, un parco rurale di 4 kmq abitato da 8000 persone con residenze a bassa densità a un'ora da Shanghai, preservando l'agricoltura e offrendo spazi verdi agli abitanti.
Da Nuove comunità, nuove polarità, un piccolo centro ai piedi delle Alpi dove un'azienda internazionale sposta il suo quartier generale dove far lavorare giovani creativi multietnici, a Un campus tra i campi, un trust di 250 giovani cervelli nella laguna veneta che sopravvive in una condizione di autosufficienza energetica e alimentare.
Creative Commons è, dunque, anche questo: stimolare osservazioni, idee, riflessioni, proposte in grado di delineare specifici elementi della progettazione arrivando ad attivare dinamiche sociali ed economiche.
Appuntamento: giovedì 24 marzo 2011, ore 18.00
Via Alcamo, 11 - IED Roma.
W. www.ied.it
Aldo Cibic
Nasce a Schio (Vicenza) nel 1955. Nel 1977 si trasferisce a Milano per lavorare con Ettore Sottsass, di cui diventa socio. Nel 1981 nasce la collezione Memphis di cui Cibic è uno dei designer e fondatori. Nel 1989 fonda lo studio Cibic&Partners. Oggi le attività principali si svolgono a Milano per i progetti di architettura e i grandi interni, e a Vicenza con CibicWorkshop per il design e l'attività di ricerca, dedicata allo sviluppo di nuove tipologie progettuali.
Svolge inoltre attività di insegnamento alla Domus Academy, al Corso di Laurea in Disegno Industriale della Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano e al Corso di Laurea in Disegno Industriale della Facoltà di Design dell'Istituto Universitario di Architettura di Venezia. È Professore Onorario alla Tongji University di Shanghai.
Nel 2010 figura tra i tre italiani invitati dal direttore Kazuyo Sejima alla XII Mostra Internazionale di Architettura a Venezia dal titolo "People Meet in Architecture" con il progetto: "Rethinking Happiness".
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