Nell'ambito della mostra antologica Spazi composti di Franco Normanni visitabile fino al 29 maggio, nell'ex chiesa della Maddalena, l'Associazione Amici Artista Franco Normanni in collaborazione con Consiglio delle Donne, presenta Natura(l)mente - per un'architettura ecologica e responsabile, relatore della serata sarà l'architetto Ilaria Mazzoleni, (im studio mi/la | www.imstudio.us), coordinatrice della mostra e docente alla SCI-Arc di Los Angeles.
La discussione prende il suo spunto iniziale dalle opere di Franco Normanni degli anni'70, periodo di fermenti e cambiamenti a livello artistico e culturale: cominciano ad affermarsi sempre di più una coscienza dell'ambiente e di conseguenza anche i temi riguardanti le valutazioni sull'impatto ambientale. Da allora ad oggi la percezione dell'ambiente è profondamente mutata, si sente il peso della crisi ambientale e ci si interroga su un nuovo tipo di architettura che necessariamente si possa interfacciare con l'ambiente in cui va ad inserirsi, inserendosi senza prevaricarlo.
L'architetto presenterà il lavoro svolto negli ultimi anni sia dal suo studio che in sede accademica: una ricerca focalizzata sui temi dell'architettura ecologica e responsabile, con particolare attenzione alla Biomimetica che si rivolge alla natura non come semplice bacino da cui estrarre risorse ma come "luogo" da cui trarre ispirazioni formali e funzionali, armoniche e trasformative, per l'architetto, per il cittadino e per la società nella sua interezza.
Durante l'apertura della mostra, lo spazio espositivo sarà teatro di diverse iniziative e appuntamenti che la animeranno con dibattiti, conferenze tematiche e incontri musicali, settimanalmente proposti al pubblico, secondo un ricco calendario di eventi:
Arte e design | 25 maggio, ore 20.30
Relatori arch. Riccardo Blumer e Renato Stauffacher. Organizza Alias.
Serramenti in legno un fenomeno di lunga durata | 26 maggio, ore 17.00
Relatori prof. arch. Farina, arch. Bellocchio, arch. Di Bella. Organizza Aresi
Finissage | 28 maggio
cocktail di chiusura con gli autori della monografia
Appuntamento: venerdì 20 maggio 2011, ore 20.30
ex chiesa della Maddalena, via Sant'Alessandro 39d - Bergamo.
La mostra "Spazi composti di franco normanni"
Fino al 29 maggio 2011 la quattrocentesca ex chiesa della Maddalena a Bergamo, sede espositiva istituzionale di evocativa bellezza, ospita la prima rassegna antologica delle opere dell'artista nato a Bergamo nel 1927 e scomparso nel 2005, resa possibile grazie all'iniziativa dell'Associazione Amici Artista Franco Normanni. L'esposizione è curata dall'arch. Ilaria Mazzoleni con la consulenza scientifica del critico Rolando Bellini, mentre il progetto espositivo si avvale della supervisione artistica dell'arch. Alessandro Mendini.
L'allestimento raccoglie e traduce concettualmente la spazialità di Franco Normanni in forma di essenza, fluidità e ciclicità, segni distintivi di una ricerca continua e tenace, mai compartimentata ma sempre in dialogo tra le parti e gli elementi stessi. Analizza da più punti di vista il lavoro di Normanni, passando in rassegna le tecniche e i materiali da lui plasmati attraverso un percorso che ne sottolinea la versatilità.
Un progetto espositivo che permette al pubblico di percepire e leggere contemporaneamente la mostra a diversi livelli, da quello tipologico a quello formale, da quello tematico a quello crono-storico.
Orari: giovedì-venerdì h.16-20; sabato-domenica h.10-20 Ingresso: Libero
Franco Normanni, L'avanzata - 2001, acrilico e china su carta, cm 16,3x16,5
Franco Normanni (1927-2005)
Poliedrico e versatile è una delle personalità più interessanti dell'ambiente culturale e artistico bergamasco del ‘900 e in particolare di quella "generazione di sintesi", di cui hanno fatto parte anche Cornali, Recchi, Scarpanti, Ajolfi, Longaretti, Rossi, artisti che costituirono il Gruppo Orobico e il Gruppo Bergamo. Normanni condusse la propria ricerca artistica producendo migliaia di opere grafiche, pittoriche e scultoree, pubbliche, civiche e religiose, accomunate da uno spirito arcaico e sacro che trova spunti nella classicità greca e romana, nelle decorazioni scultoree altomedioevali, e nelle avanguardie storiche del primo '900.
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