Spazio architettonico e spazio figurativo nella pittura di Remo Gaibazzi

L'architettura e la dignità silenziosa dei costruttori parmensi nei dipinti di Remo Gaibazzi costituiscono il filo conduttore della mostra dedicata al rapporto tra spazio architettonico e spazio figurativo nell'opera dell'artista.

Poche opere riunite dall'Associazione Remo Gaibazzi - grazie anche alla generosa disponibilità dei collezionisti - formano un allestimento pensato con intenti dichiaratamente divulgativi. Nessuna pretesa di completezza, ma semplicemente la volontà di illustrare - con alcuni esempi particolarmente efficaci - l'elaborazione formale e l'evoluzione stilistica dell'artista.

Un'attenzione rivolta soprattutto alla sua città, uno sguardo che corre al di fuori della finestra del suo studio, ad incontrare: "il campanile, muri dalla fitta trama, ripetuti possenti contrafforti, sequenze di finestre vuote che raccontano storie straordinarie di persone comuni", questo secondo Pietro Zanlari - presidente FAPP - il fulcro dei dipinti volti a raccontare spazi architettonici.

Un paesaggio urbano che Gaibazzi riconosce non come opera degli architetti, bensì come espressione della cultura materiale del luogo, della sua città, dove "si sono cavate e impastate le argille, cotte le calcine; si sono spaccate le ghiaie prese dal greto, si sono sollevati carichi in quota, si è ripetuto il gesto paziente della posa del mattone tante e tante volte".

E' questa la storia e il paesaggio in cui egli si riconosce e che si legge al di là degli intonaci, nella trama delle tessiture che il degrado lascia scorgere.

Appuntamento: Parma, 21 maggio - 18 giugno 2011
Sede dell'Associazione Remo Gaibazzi, B.go Scacchini, n. 3/a - Parma.
Orari
: mart. - sab.: 10.30/12.30;16.30/19.30 | dom. e festivi 11.00/13.00.

web www.remogaibazzi.net | www.fondarch.prpc.it

La mostra è patrocinata dalla Fondazione Architetti di Parma e Piacenza.

pubblicato il: