Si svolge a Siracusa, presso la Sede dell'Istituto Nazionale Dramma Antico, la Giornata di Studio "Architettura e Filosofia. Lo spazio fisico come rappresentazione di Finito e Infinito. Dialogo attraverso Rothko, Schelling, Barragán, Kahn e Piranesi", ideata e organizzata da Lalineabiancastudio e il Collegio Siciliano di Filosofia con la collaborazione della Facoltà di Architettura di Siracusa dell'Università degli Studi di Catania e l'Istituto Nazionale Dramma Antico.
All'interno del dialogo interdisciplinare tra le Scienze Umanistiche e l'Architettura (già aperto in occasione della Conferenza "Progetto, arte elettronica e filosofia. Intersezioni del pensiero progettuale contemporaneo", Siracusa 25 luglio 2009), questa Giornata di Studio sviluppa le conclusioni di un ultimo lavoro di Cappuccio e Marrocco presentato alla VII Conferenza Nazionale del Colore, tenutasi alla Sapienza Università di Roma.
La tesi attraverso la quale è possibile far dialogare autori temporalmente distinti ritrova le sue ragioni nello Spazio fisico inteso come il luogo dove si incontrano materia e Spirito, Finito e Infinito, attraverso la costruzione di spazi rappresentati dall'Architettura. E' possibile leggere e spiegare i fenomeni in maniera trasversale e interdisciplinare, per comprenderne diversamente le ragioni. E tra questi fenomeni, vi sono la storia e gli eventi dell'uomo, raccolti in un'aura di contemplazione e solitudine infinita.
Lo spazio di Rothko, come quello di Barragán, Kahn e Piranesi, esprime la dialettica tra natura e Spirito, Finito e Infinito, che si pone al centro della ricerca di Schelling. Gli spazi di Rothko, il colore costruito di Barragán, l'assenza del peso nelle possenti architetture di Kahn, la profondità iconografica di Piranesi, si collocano entro una circolarità ermeneutica infinita, in cui lo sguardo lontano che conduce a Schelling ci consente di leggere il presente attraverso il mito e la ragione. Si potrebbe dire, con Schelling, che le differenze tra il soggettivo e l'oggettivo si annullano, perché "sono così uniti che non si può dire a quale dei due tocchi la priorità. Non c'è qui un primo e un secondo, sono entrambi contemporanei ed un tutto unico. A volere spiegare questa identità, debbo averla già soppressa".
L'opera d'arte riflette la tensione dialettica del soggettivo e dell'oggettivo, dell'attività cosciente e dell'inconscia, e l'artista, al di là delle sue intenzioni, rappresenta nell'opera "quasi un'infinità, che nessun intelletto finito è capace di rappresentare pienamente". Ecco perché ogni vera opera d'arte, scrive ancora Schelling, anticipando temi che saranno al centro della ricerca di Gadamer e di tutta la scuola ermeneutica, "è capace di un'interpretazione infinita, dove non si può ben dire se quest'infinità si sia trovata nell'artista medesimo, o si trovi soltanto nell'opera d'arte".
Appuntamento: lunedì 14 novembre 2011, ore 15.00 - 20.00
Istituto Nazionale Dramma Antico, Corso Matteotti, 29 - Siracusa.
Ingresso gratuito. Posti limitati Iscrizione on-line su: www.lalineabiancastudio.com
Direzione Scientifica di Elio Cappuccio, Rosario Marrocco e Carmela Pace.
Intervengono:
Salvatore Amato
Professore ordinario di Filosofia del diritto, Facoltà di Giurisprudenza, Università degli Studi di Catania,
Fernando Balestra
Sovrintendente Istituto Nazionale Dramma Antico,
Elio Cappuccio
Presidente del Collegio Siciliano di Filosofia, Comitato scientifico Lalineabiancastudio,
Roberto Fai
Vice-Presidente Collegio Siciliano di filosofia,
Rosario Marrocco
Docente Sapienza Università di Roma Facoltà di Architettura, Direttore Scientifico Lalineabiancastudio,
Carlo Truppi
Preside della Facoltà di Architettura di Siracusa, Università degli Studi di Catania
Presiede l'incontro: Michele Mangiafico (Presidente Consiglio Provinciale Siracusa). Coordinamento dei Lavori: Carmela Pace (Dirigente Scolastico Liceo T. Gargallo, Comitato Scientifico Lalineabiancastudio).
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