Architetti: il lavoro al tempo della crisi e i suoi futuri cambiamenti

L'Ordine degli Architetti PPeC della Provincia di Bergamo organizza un convegno per presentare i risultati dell'Osservatorio "Professione Architetto" realizzato dal Cresme per il Consiglio Nazionale degli Architetti con la collaborazione di dodici Ordini professionali.

La ragione che ha portato a definire questo Osservatorio nasce dalla volontà di fornire una fotografia ed un'analisi sullo stato della professione, in relazione al mercato delle costruzioni, necessaria sia per aver consapevolezza delle condizioni di lavoro, sia per disegnare le strategie per il presente e il futuro.

Lo stato di crisi del mercato e del lavoro per gli architetti è grave, con una contrazione drammatica e irreversibile, ed oggi siamo in una difficile condizione di passaggio fra cicli edilizi molto diversi. La domanda di architettura è diminuita, sia nel settore privato che in quello pubblico, ma soprattutto dà segni di profondo cambiamento.

Da questo Rapporto emergono con evidenza alcuni problemi seri sui quali intervenire:

• la condizione di emarginazione giovanile e femminile degli architetti italiani, in quanto soggetti deboli che più hanno sofferto dell'impatto della crisi; • la necessità di disegnare nuove forme organizzative per gli studi di architettura per accedere più facilmente al credito, condividere il know-how, avere maggiore capacità di concorrenza sul mercato; • ripensare la formazione e integrarla con la formazione permanente; • investire in innovazione; • investire sulle politiche per la qualità ed il merito, sia nel mercato pubblico che in quello privato; • uscire dalla confusione tra giuste regole e mera burocratizzazione.

I questionari compilati dagli iscritti, la cui raccolta si è conclusa all'inizio di ottobre, sono stati numerosi e tali da restituire un'immagine quanto mai fedele dello stato della professione, questo sopratutto nella provincia di Bergamo, con una inattesa e quanto mai positiva adesione di colleghi, segno di una sentita esigenza di partecipazione e di riflessione di fronte ai mutamenti in atto.

Oltre a questa indagine verranno presentate inoltre due ricerche condotte dalla Fondazione Rodolfo De Benedetti con l'Università Bocconi e da Eu-Polis, centro di ricerca dell' Università e del Politecnico di Torino.

La prima offrirà uno spaccato delle cosiddette dinastie professionali, vale a dire della tendenza ad una continuità tra padri e figli delle stesse attività lavorative, e che sono causa di una evidente paralisi della mobilità fra le diverse classi sociali nel nostro paese. La secondo porrà l'accento invece sulla condizione dei giovani professionisti e della loro perdurante condizione di precarietà, evidenziando però nel contempo anche possibili sbocchi e possibili vie di uscita.

Tutti i dati offerti da queste ricerche, liberando il dibattito dal rischio di eventuali frettolose e spesso preconcette letture dei fenomeni in atto, sarà di supporto al dibattito al quale interverranno fra gli altri il Presidente del Consiglio Nazionale Architetti Leopoldo Freyrie, l'on. Pierluigi Mantini e il presidente di Confindustria Bergamo Alberto Mazzoleni.

Il Convegno stesso vuole però altresì essere anche l'occasione di una riflessione approfondita e quanto mai aperta, sulle modifiche inserite in recenti provvedimenti normativi (decreto 138 del 13 agosto 2011 e maxi-emendamento alla Legge di Stabilità 2012), riguardanti la professione oltre che gli stessi Ordini professionali.

programma

Appuntamento: sabato 3 dicembre 2011, ore 9.30
Centro Congressi Papa Giovanni XXIII, Viale Papa Giovanni XXIII, 106 - Bergamo.

web http://architettibergamo.it/

vedi anche: Architetti italiani nel rapporto CRESME: crisi, disparità e precarietà

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