La vita con gli oggetti | Life with objects

una mostra - un libro

"La vita con gli oggetti | Life with objects" è il titolo emblematico della mostra e del libro che Cherubino Gambardella dedica all'idea di una nuova architettura democratica. Un vero e proprio percorso di ricerca che si compie nelle sale dello Scalone d'onore del Palazzo Reale di Napoli dal 15 dicembre al 28 febbraio e nelle pagine dell'omonimo libro edito da Skira.

Architetto, professore di progettazione alla Seconda Università di Napoli, autore di saggi di teoria del progetto, Gambardella attraverso "La vita con gli oggetti | Life with objects" immagina un'architettura nuova - integrata, immediata, fortemente comunicativa, in grado di accogliere le persone e di ritrovare uno spazio della condivisione.

"La vita con gli oggetti | Life with objects" nasce come sperimentazione e ricerca tra Gambardella e i suoi studenti. Approda nel 2010 al Padiglione Italia della Biennale di Architettura di Venezia con un'installazione che è una prima espressione costruita dell'immaginario dell'autore. Giunge nella sua configurazione definitiva a Palazzo Reale di Napoli dove disegni, foto, testi e plastici sono esposti tra i marmi del braccio d'onore, in un'architettura nell'architettura che punta a rappresentare una nuova forma di monumentalità popolare. Quella monumentalità popolare che è la chiave di volta per uscire dallo stile contemporaneo, globale, fatto di idee obsolete, noioso e autoreferenziale nelle espressioni delle archistar.

Gambardella ne è convinto e rapisce, sia nel libro che nella mostra, attraverso un percorso logico e iconico che parte dalle cose comuni. L'architetto osserva la sagoma di scodelle, bottiglie, brocche, bicchieri. Da lontano il loro aspetto suggerisce la forma riconoscibile e domestica della città. Bicchieri come silos, brocche come cupole, bottiglie come torri. Forme note che ingrandite conservano familiarità e stupore. Associate, poi, agli altri oggetti architettonici come ballatoi, balconi, finestre, logge diventano pezzi urbani pronti a stagliarsi nel tessuto metropolitano come virus positivi, caricature sorridenti, spazi di accoglienza per i vecchi e i nuovi cittadini.

Un percorso che attraversa sei grandi metropoli del vecchio e nuovo mondo. New York, San Pietroburgo, Milano ma anche Napoli, Marrakesh, Tokyo. L'architetto le racconta, le fotografa, propone una nuova idea di architettura che, per giungere a una rivitalizzazione del tessuto urbano, parte dalla riabilitazione della forma degli oggetti comuni, riletti e interpretati suggestivamente.

Ecco quindi, a New York, una torre con l'orologio e tutte le finestre di Manhattan a ricordo di vite perdute e di vite che si rigenerano ogni giorno. A San Pietroburgo quattro bottiglie barocche, immense caraffe piene di linfa metropolitana si affacciano sul mare del nord di fronte all'incrociatore Aurora per dirci che in quel punto ha veramente inizio e fine l'Europa, tra la fragilità del ghiaccio e la luce bianca della Russia. A Milano una lama di case. Un omaggio alla forza di Luigi Moretti, alla gentilezza di Gio Ponti e agli arabeschi di Piero Portaluppi.

Tre esempi per descrivere la forza onirica e passionale della produzione di Gambardella, tesa a dare un nuovo senso delle grandi architetture del futuro.

Le forme della quotidianità entrano nell'immaginario collettivo "perché ogni oggetto", afferma Gambardella, "se applicato a un edificio o trasformato in edificio stesso, aiuta l'architettura a farsi docile e comprensibile, riavvicinandola all'uomo".

Appuntamento: 15 dicembre 2011 - 28 febbraio 2012
Palazzo Reale - Scalone d'onore. Napoli.
Orari tutti i giorni dalle 9.00 alle 20.00; mercoledi chiuso - Ingresso libero.

web www.palazzorealenapoli.beniculturali.it/

Per informazioni: 081 7944021

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