Nell'ambito del master universitario di II livello Processi Costruttivi Sostenibili dell'Università IUAV, la open lesson Strategie innovative per ambienti di lavoro all'avanguardia - il verde verticale in architettura.
Al centro del dibattito l'Headquarter Diesel di Breganze (VI), progettato dallo studio Ricatti e supervisionato dai progettisti Diesel e inaugurato a settembre 2010.
Realizzato in tempi molto rapidi (30 mesi), l'intervento affronta la tematica oggi quanto mai attuale della ottimizzazione dei luoghi di lavoro, trasformando il progetto in processo. I parametri utilizzati non sono quindi solo quelli legati alla forma architettonica e alla logica aziendale, ma coinvolgono l'utilizzo, le prestazioni, il comfort di chi ogni giorno opera nell'edificio.
Per Diesel è stato inoltre progettato e realizzato il giardino verticale indoor più alto al mondo, posto nell'atrio principale. Ad occuparsene i tecnici di Sundar che hanno messo a punto un programma in grado di ottimizzare struttura ed essenze vegetazionali in base a dimensioni e posizionamento degli impianti di irrigazione e illuminazione, oltre che alla manutenzione.
a cura di Valentina Temporin
Introducono
>Fabio Peron - responsabile scientifico del master
>Enrico Di Munno - coordinatore scientifico del master
Il processo progettuale
>Alessandro Giannavola, Cristian Rampazzo, Progettisti Diesel
La parete verde verticale
>Alessandro Marinello, Davide Pasetto, Sundar Italia
>Ugo Mazzali, Docente del Master
Gli studenti raccontano
Presentazione dei progetti del Master con il commento degli ospiti della open lesson
Appuntamento: venerdì 2 marzo 2012, ore 10.00
Auditorium Santa Marta - Università Iuav di Venezia
Info: email info@architecturebasecamp.it | web www.architecturebasecamp.it
Il progetto
La matrice spaziale iniziale, essenziale ed efficace, ha saputo accogliere le esigenze complesse di un marchio che ritiene indispensabile uno spazio di lavoro efficiente come elemento di crescita e sviluppo dell'azienda stessa.
Il complesso accoglie gli uffici, i magazzini, l'area sviluppo tecnologico, l'auditorium ma anche un asilo, un fitness center e un museo. Tutto ruota intorno all'utente, e tale obiettivo è raggiunto attraverso la costruzione di un processo progettuale in grado di controllare simultaneamente spazi, flussi, esigenze specifiche e prestazioni energetiche.
La ricerca dell'efficienza, che rispecchia tradizionalmente la produzione industriale, viene quindi utilizzata per proporre un'architettura compiutamente sostenibile: ciò significa non solo risparmio energetico, ma ottimizzazione delle risorse, anche umane, con servizi dedicati e concezione innovativa degli spazi.
Tenendo conto dell'intero metabolismo dell'opera, che comprende costruzione - utilizzo - consumi e risorse, è stato possibile realizzare un sistema in equilibrio tra l'interno, luogo di vita e di lavoro e l'esterno, ambiente circostante che ospita e che offre risorse (il complesso, in classe energetica "A", è energeticamente autosufficiente).
Le strategie costruttive e impiantistiche adottate, in sinergia con aziende leader nel campo dell'architettura, contribuiscono a rendere il complesso di edifici un esempio di utilizzo intelligente della tecnologia. Al recupero dell'energia termica, delle acque, all'efficienza dell'involucro e ad un'attenzione particolare al ciclo di vita dei materiali utilizzati si affiancano strategie innovative che caratterizzano e qualificano gli spazi.
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