A Palazzo Tornielli, in occasione dell'inaugurazione della mostra Duplice Paesaggio, la presentazione dell'allestimento del nuovo spazio museale progettato da DA-A Architetti (Elena Bertinotti, Anna Chiara Morandi, Paolo Citterio). Spazi per l'accoglienza dei visitatori e la creazione della stanza del "Cuore Verde": una idea di restyling che fa lavorare insieme arte e architettura a partire da un filo conduttore che s'ispira ai principi dell'essenzialità.
Gli interventi sono puntuali ma visivamente potenti, progetti low cost a piccola scala che hanno la forma dell'installazione artistica e sono riconducibili a un progetto unitario che si basa su due elementi: il rapporto arte-architettura e la scelta dei materiali.
Il progetto interviene sulla ridefinizione di alcuni nodi spazio-funzionali quali la scala d'accesso e l'accoglienza bookshop e sulla creazione ex novo della stanza del "Cuore Verde": uno spazio informativo sul territorio in cui la narrazione contenuta all'interno di questo spazio trova compimento formale nella messa in scena dei suoi principi ispiratori: la capacità di coniugare l'intervento spaziale con quello artistico, l'uso di un materiale naturale proveniente dai boschi locali.
Una foresta immaginaria, opera dell'artista tedesco Johannes Pfeiffer, si materializza attraverso la forma sinuosa e irregolare dei tronchi di robinia dalla colorazione fluorescente, tendente al giallo-verde. La stanza si presenta come un sipario fluorescente, aperto sull'ingresso, attrezzata al suo interno con dispositivi d'informazione sul territorio e sui prodotti locali.
Alcune semplici operazioni compiute sulla scala d'accesso, quali l'impacchettamento del parapetto esistente, la creazione di punti e linee luminose, la scelta del colore, hanno portato alla creazione di un volume che è tutt'uno con l'installazione artistica: una nebulosa fatta da Enrica Borghi.
Le opere che fanno parte della collezione permanente sono concepite come opere site-specific create per il museo all'interno dei diversi spazi che lo compongono quali i cortili d'ingresso, il vano scala, il bookshop, l'accesso ai bagni. Lo spazio dell'accoglienza e del bookshop è disegnato da scatole di lamiera grezza. Si è scelto di utilizzare materiali non raffinati, non lucidi, patinati o artistici ma materiali "poveri" sia naturali sia industriali (legno, ferro, plastica) assunti nella loro espressività primaria e immediatezza sensoriale che portano con sé anche una rivalutazione del lavoro manuale e artigianale.
Appuntamento: sabato 24 marzo 2012, ore 17.30.
Spazio Museale Palazzo Tornielli, Piazza Marconi 1 - Ameno (No).
Il Palazzo Tornielli di Ameno
Deve il proprio nome alla nobile dinastia di Borgolavezzaro, uno dei casati tra i più illustri e importanti di Novara fin dal Medioevo; l'aristocratica famiglia Tornielli poteva vantare, infatti, tra le sue proprietà il così detto "palazzo di campagna", sistemazione ideale per balli, concerti e ricevimenti. L'edificio è costituito da corpi risalenti a diversi periodi storici e si sviluppa attorno a due ampi cortili interni; di particolare rilievo, all'interno del palazzo, sono lo scalone con ringhiere in ferro battuto e gli affreschi mitologici che decorano il soffitto del vano scala. Degna di nota la bella facciata dell'edificio - risalente al XVIII secolo - la quale volge alla piazza.
Oggi il Palazzo Tornielli è sede del Comune di Ameno e dello Spazio Museale, un tempo ala destinata in parte a magazzino per lo stoccaggio del fieno e del foraggio dei cavalli e in parte agli appartamenti signorili e alla residenza del fattore.
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