L'archivio fotografico Faliva. Cremona, dal dopoguerra agli anni Settanta

Una quarantina di immagini in bianco e nero realizzate da Angelo Faliva e dai figli Roberto e Giuseppe, ci raccontano un pezzo della storia di Cremona, dal Dopoguerra agli anni Settanta

Nella mostra "L'archivio fotografico Faliva. Cremona, dal dopoguerra agli anni Settanta" c'è una giovanissima Mina con il tigrotto che ha contribuito a legare alla grande cantante il celebre soprannome di Tigre di Cremona, e c'è uno dei più amati e simpatici attori italiani di tutti i tempi, Ugo Tognazzi, ci sono le mitiche auto della Mille Miglia che viste ora fanno quasi sorridere e ci sono gli "indimenticati" Coppi e Bartali accanto a una selezione di immagini che ci mostrano una città diversa alle prese con manifestazioni e contestazioni, bambini in posa davanti all'obiettivo, oltre ai volti di chi lavora e suda ogni giorno o che si distrae sulle rive del Po.

La mostra, che viaggia a braccetto con la storia della famiglia Faliva da sempre legata al mondo della fotografia (oltre ai figli anche il fratello di Angelo, Celeste era un appassionato fotografo), ideata e voluta da uno dei nipoti di Angelo, Alberto per ricordare l'adorato nonno, è in realtà l'attenta e curiosa testimonianza di chi con la sua Rolleiflex ha narrato uno spaccato di vita quotidiana a Cremona, città dalle mille sfaccettature, ma mai banale e ieri come oggi, piena di tradizione, di cultura, di sport, di interessi e soprattutto di fascino.

invito

Inaugurazione giovedì 17 maggio 2012, ore 18.00 - 21.00
Bel Vedere fotografia, via Santa Maria Valle, 5 - Milano

Contatti: tel+fax 02.6590879 | web www.belvederefoto.it

La mostra è aperta dall'18 maggio al 1 giugno 2012
da martedì a sabato, ore 15.00-19.00. Ingresso libero.


Angelo Faliva
nasce a Milano il 24 gennaio 1910. Inizia l'attività di fotografo con A. Colliva, e insieme fondano lo Studio Fotografico A. Colliva & A. Faliva in corso Venezia a Milano. Nel 1935 va a Brescia con il fratello Celeste (anch'esso fotografo) e la sorella Adelaide (detta Lally, pittrice e ritoccatrice). Un anno più tardi giunge a Cremona, dove nel 1952 aprirà il primo atelier in via Boldori e, in seguito, dal 1955, in piazza Cavour (oggi Stradivari). L'attività "di famiglia" prosegue con i figli Roberto e Giuseppe: quest'ultimo guida ancor oggi con immutata passione, insieme alla moglie Rosanna, l'atelier. Angelo muore a Cremona nel giugno del 1977.

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