Al via domenica 17 giugno il 5° appuntamento delle passeggiate romane con la visita al ‘Corviale: un oggetto di riflessione' attraverso la lettura di Alessandra Montenero, autrice, con altri, del progetto e docente di Urbanistica, oggi libero professionista e per molti anni Direttore di uffici tecnici del Comune di Roma e del Dipartimento Lavori Pubblici e Manutenzione Urbana.
La visita guidata è l'occasione per ripercorrere le tappe degli interventi post bellici dell'INA-CASA e poi della GESCAL il cui primo e significativo finanziamento pubblico per l'edilizia sovvenzionata a Roma in attuazione della legge 167/62, datato all'inizio degli anni Settanta, mette in cantiere tre comprensori, Corviale, Laurentino e Vigne nuove, vincolati con la stessa legge e compresi in quello che fu definito il più grande Piano di Edilizia Residenziale Pubblica d'Italia, previsto per circa 700.000 abitanti.
Da un'idea di Marina Natoli, Valentina Piscitelli e Roberto Veneziani, il primo ciclo di "Passeggiate romane" sta ottenendo un grande successo di partecipazione e si è rivelato un importante strumento di socializzazione. Le passeggiate rivelano in modo inedito la città attraverso una serie di percorsi che l' IN/ARCH Lazio promuove invitando esponenti del mondo dell'architettura e della cultura a divenire protagonisti attivi dell'Istituto, ma soprattutto, con il loro impegno, viene resa una concreta testimonianza dell'inestimabile ricchezza e qualità dei luoghi in cui viviamo.
Appuntamento: domenica 17 giugno ore 11.30,
Mitreo di Corviale, via Marino Mazzacurati, 61 - Roma.
Info e prenotazioni: email info@inarchlazio.it | tel. 0697604506 (dal lun.al ven. dalle 9.00 alle 17.00).
I prossimi incontri:
24 giugno Ostiense - Maximiliano Pintore | 1 luglio EUR - Emma Tagliacollo.
Passeggiate a domeniche alterne fino al 1 luglio 2012, dalle 11.30 alle ore 13.00. Tessera per una passeggiata: 15 euro per i non iscritti gratuite per i soci in/arch lazio max 30 persone.
Il contributo delle passeggiate romane è indirizzato a sostenere la campagna di tesseramento annuale dell'unico Istituto culturale riconosciuto giuridicamente.
Corviale
Corviale rappresenta la concretizzazione di una ricerca sull'habitat che si voleva porre come alternativa all'inesistenza di qualsiasi modello della periferia, aggregando al suo interno ed integrandole alla residenza molteplici funzioni sociali, educative e commerciali, in evidente opposizione alla disaggregazione esistente tra le abitazioni ed i rarefatti e carenti servizi allora esistenti nell'intorno.
La superficie interessata è di circa 60 ettari sulla quale insiste, con tutta evidenza, un grande edificio che con la sua architettura e complessità era destinato ad accogliere significative relazioni urbane previste nel piano di zona.
All'interno dell'edificio lungo un chilometro si trovano alloggi per 6.300 abitanti, cinque spazi verdi, tre gruppi di servizi, costituiti da un asilo-nido, una scuola materna ed un gruppo di servizi commerciali ed un intero "piano libero", situato al quarto piano, per botteghe, studi professionali, attività artigianali, ambulatori e comunque servizi di pubblico interesse.
Al piano terra un grande garage avrebbe dovuto garantire un posto macchina per ogni alloggio. L'organizzazione interna di tale complesso edificio era basata su cinque unità funzionali e di gestione, ciascuna dotata di una piazza di ingresso con servizi di portineria per lo smistamento e per il controllo oltre ad una grande sala per attività sociali ed extra scolastiche.
I progettisti
La modalità di affidamento degli incarichi da parte dello I.A.C.P. (oggi ATER ) prevedeva generalmente la formazione di gruppi costituiti da progettisti di diverse correnti politiche. E così avvenne con l'incarico a cinque professionisti e docenti universitari, G. Sterbini, M. Fiorentino, F. Gorio, P.M .Lugli, M. Valori, con formazione culturale profondamente diversa ma tutti con una notevole esperienza nel campo della progettazione dell'edilizia residenziale, con la richiesta ad ognuno di essi di segnalare quattro nominativi di altri professionisti per costituire un gruppo universitario di lavoro adeguato alla rilevanza quantitativa dell'intervento da progettare.
Si trattava quindi di un insieme, coordinato da Mario Fiorentino composto da professionisti affermati e da giovani laureati, poi affiancato per le "strutture" da Riccardo Moranti e per gli impianti da G. Parolini.
immagini e la storia: http://corviale.it/
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