Alla Pinacoteca Nazionale di Bologna la mostra "La fotografia s'industria" espone le immagini realizzate dai quattro finalisti della terza edizione del concorso fotografico GD4PhotoArt, promosso da G.D e Fondazione Isabella Seràgnoli. Progetti fotografici di valore dedicati alla fotografia industriale dei finalisti: Jiang Jun (Cina), Txema Salvans (Spagna), Tomoko Sawada (Giappone), Andrea Stultiens (Paesi Bassi).
Il fine dell'iniziativa è quello di documentare e sostenere l'attività di ricerca sull'immagine dell'industria in tutte le sue manifestazioni: luoghi, architetture, persone, prodotti, ambienti e relazioni, attraverso una selezione biennale di giovani fotografi - da quest'anno anche extra-europei - contribuendo allo sviluppo di un progetto sistematico e continuativo che prevede la raccolta di dati e opere tramite regolari contatti con artisti, critici, musei e operatori del settore.
GD4PhotoArt nasce nel 2007 per promuovere l'attività di giovani artisti under 40 e creare un fondo di fotografia industriale che farà parte di una collezione permanente all'interno di un centro espositivo in via di realizzazione, che costituirà un punto d'incontro tra creatività e tecnologia.
I quattro finalisti dell'attuale edizione Andrea Stultiens - Olanda, Jiang Jun - Cina, Tomoko Sawada - Giappone, Txema Salvans - Spagna, sia pure nell'esercizio creativo, raccontano realtà esistenti: usano la metafora, la messa in scena, la narrazione giornalistica, la rilettura in stile documentario per entrare obliquamente nelle convenzioni sociali, nel mondo del lavoro, nelle trasformazioni del territorio.
Strani e inquietanti paesaggi industriali diventano sotto l'obiettivo di Txema Salvans altrettanti luoghi di svago e di vacanza. Nel suo lavoro "Based on realfacts/Basato su fatti reali" il mare è alle spalle del fotografo, invisibile. Davanti al suo obiettivo invece paesaggi caotici, surreali, incongrui.
Txema Salvans, Based on Real Facts - (Basato su fatti reali) 2012
Tomoko Sawada, nell'apparente leggerezza della messa in scena, rivolge con il suo lavoro denominato "Skin/Pelle" un'ironica invettiva contro una cultura che ha costretto le donne giapponesi a essere sempre giovani e belle.
Tomoko Sawada, Skin - (Pelle)
Dal canto suo Andrea Stultiens giocando con diversi formati, metodi, forme fotografiche in un'alternanza di bianco/nero e colore, presenta il suo falso archivio - dal titolo "Crafted/Fatto a mano" che si sforza di cogliere l'identità e a volte i paradossi di un artigianato locale - quello dell'Uganda - in un mondo globalizzato.
Andrea Stultiens, Crafted - (Fatto a mano). Bambini con i loro giocattoli e parte dello staff dell'OrphanChildren'sAid Project. Kibuli, Kampala, 2012
Anche Jiang Jun nel progetto "The village with a Skyscraper/Il villaggio con il grattacielo" racconta la storia di un piccolo paese rapidamente trasformato dal passaggio dall'agricoltura all'industria, investigando il mutare del paesaggio, la nascita del turismo, l'enfasi fuori scala delle nuove costruzioni.
Jiang Jun, The Village with a Skyscraper - (Il villaggio con un grattacielo) 2012. Capo villaggio-star lungo l'autostrada
Comune denominatore nei lavori di quest'anno è la volontà comune di prendersi gioco dei codici della fotografia cosiddetta documentaria, offrendo un interessante spunto di riflessione su quali possano essere i linguaggi fotografici per esprimere il mondo nel quale viviamo.
Appuntamento: 22 novembre - 30 dicembre 2012 | Orari: martedì/domenica 10.00/18.00. Lunedì chiuso. Pinacoteca Nazionale Via Belle Arti, 56 - Bologna. Ingresso libero.
La mostra, promossa da G.D e Fondazione Isabella Seràgnoli, è accompagnata dal catalogo Italiano/Inglese, curato da Giovanna Calvenzi, edito da Damiani Editore.
Le fasi del concorso
Una giuria internazionale presieduta da Isabella Seràgnoli, presidente G.D e costituita da Quentin Bajac, Musée National d'Art Moderne, Centre Georges Pompidou, Parigi; Gabriele Basilico, fotografo; Giovanna Calvenzi, giornalista e photo editor; Giuseppe Ciorra, MAXXI Architettura; Daniela Facchinato, fotografa; Laura Gasparini, Fototeca Biblioteca Panizzi, Reggio Emilia; Michael Hoppen, Michael Hoppen Gallery, Londra; Piero Orlandi, Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna; Roberta Valtorta, Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo, Milano, ha identificato 22 segnalatori in 22 paesi.
A ognuno di loro è stato chiesto di proporre i nomi di due giovani autori. Tra i 39 progetti pervenuti la giuria ha scelto 4 finalisti che hanno ricevuto un identico premio per realizzare la loro proposta. Oggi la giuria ha valutato i lavori dei quattro fotografi, trovandoli tutti interessanti e di altissima qualità, particolarmente coerenti con il progetto culturale di GD4PhotoArt. Dopo attenta valutazione la giuria ha scelto di assegnare il premio ex-aequo ai progetti di Andrea Stultiens e Txema Salvans.
Salvans propone una declinazione originale ed autonoma di una cultura fotografica consolidata mentre Stultiens dimostra notevole intraprendenza in un'opera di esplorazione dei confini tecnici ed espressivi del mezzo fotografico, contaminando con forme e saperi di altra natura. Riconoscendo a entrambi la qualità e l'originalità necessarie, la giuria ha quindi scelto di assegnare il premio ex-aequo.
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