Lunedì 10 dicembre alla Facoltà di Ingegneria, della Università "La Sapienza", si terrà la presentazione del libro Vite periferiche. Solitudine e marginalità in dieci quartieri di Roma di Enzo Scandurra.
Dieci brevi storie di «pezzi» di periferia romana raccontate da un osservatore che ha rinunciato allo sguardo neutrale di urbanista, intrecciate a dieci racconti di vite marginali, solitudini nella folla anonima e silenziosa della città che un tempo fu eterna e, ora, solo moderna.
L'autore ne parla con:
- Francesco Erbani
- Filippo La Porta
- Maria Immacolata Macioti
Coordina Lidia Decandia
Appuntamento: lunedì 10 dicembre, ore 17.00 Facoltà di Ingegneria, La Sapienza Università di Roma, Aula grande del Chiostro Chiostro di San Pietro in Vincoli, Via Eudossiana 18 - Roma.
Vite periferiche
Chi costruisce le nostre città? Gli amministratori, i politici, gli immobiliaristi, gli urbanisti? Sì. Ma sono le persone in carne ed ossa a produrre l'anima della città; anche di una grande capitale come Roma. C'è una Grande Storia fatta di personaggi e luoghi noti e c'è una piccola storia fatta anch'essa di luoghi e persone che non vengono raccontati dalla narrazione mainstream.
Quella che una volta era la città moderna, la cui aria «rendeva liberi», oggi è una città desertificata di individui che forse potremmo chiamare sconfitti, ma non perdenti, non rinunciatari, ancora non rassegnati. Queste singole esistenze senza una storia sono anche esempi di una irrinunciabile volontà di sopravvivere, di una eccedenza umana irriducibile alle omologazioni della città mercantile, che promette di crescere e diventare collettiva se si avrà la forza di non lasciarle ancora sole; l'inizio di una nuova e diversa storia delle nostre città.
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