Hotel che disegnano la nuova vita di edifici storici, il loro recupero e reinserimento nel tessuto della città e della società. Questa la tesi della mostra "Second life. Gli Hotel del nuovo millennio" a cura di Luca Molinari e Simona Galateo che dall'8 al 22 febbraio è in programma allo SpazioFMG di Milano (Via Bergognone 27).
«La mostra riflette, attraverso tre esempi virtuosi, sul tema del riutilizzo di edifici storici che riprendono vita e si aprono al pubblico, che rivedono la luce grazie ai capitali privati senza i quali sarebbe impossibile tenere tutto a museo. Un modo di pensare al costruito sul costruito riutilizzando risorse che già esistono, senza consumo di ulteriore territorio» spiega Luca Molinari.
Di seguito: Arlov Conservatorium Hotel (Amsterdam), Mandarin Oriental Hotel (Barcellona), Town Hall Hotel (Londra)
Ecco quindi, nel cuore turistico di Amsterdam, l'Arlov Conservatorium Hotel, ristrutturato da Lissoni Associati, che si appropria degli spazi in disuso dell'antica Rijkspostspaarbank di Daniel Knuttel, poi sede del Sweelinck Conservatorium. Qui la rifunzionalizzazione degli spazi interni (che comprende, ad esempio, la copertura vetrata della corte e la modellazione della scala scultorea che conduce ai piani superiori) si accompagna alla valorizzazione delle raffinate decorazioni dell'edificio originario, restaurate con cura.
Anche il Mandarin Oriental Hotel di Barcellona occupa la sede che fu di un'istituzione bancaria (in questo caso, il Banco Hispanico Americano), collocata in posizione strategica lungo il Paseo de Graçia. Dell'edificio di Manuel Ignacio Galindez, risalente alla prima metà degli anni '50, solo l'austera facciata su strada conserva l'aspetto originario. La parte restante è integralmente reinventata dal lavoro congiunto di Carlos Ferrater e Juan Trias de Bes (progetto architettonico), Patricia Urquiola (interni) e F3 paisaje (il giardino). All'interno, gli spazi comuni (aperti al pubblico) sono inondati dalla luce proveniente dal grande pozzo luminoso a tutt'altezza, il nuovo fulcro compositivo dell'edificio.
A Londra, infine, il Town Hall Hotel ha visto lo studio Rare Architecture confrontarsi con una preesistenza delicata: il municipio Art Déco di Bethnal Green ultimato negli anni '30 e oggi tutelato. L'immobile esistente è messo in valore dal restauro conservativo dei principali ambienti che lo compongono (tra i quali la sala consiliare, oggi affittata per riunioni e convention) e dei dettagli decorativi. Il volume edilizio di nuova concezione, che gli si affianca ed in parte lo sovrasta, si dichiara schiettamente come addizione contemporanea. Al tempo stesso, molti dettagli (dal disegno della "pelle" che lo avvolge a quello dei rivestimenti interni) s'ispirano al linguaggio Déco anni '30 della Town Hall, opportunamente stilizzato e rivisitato. Rare Architecture stabilisce così un dialogo sottile con l'esistente, che rifiuta la mimesi, preferendo ad essa una modalità di evocazione più sottile.
Appuntamenti:
Periodo espositivo: 8 - 22 febbraio 2013. Orario: lunedì-venerdì ore 15.00-19.00. Ingresso libero.
Inaugurazione: giovedì 7 febbraio 2013 ore 18.30. Ingresso libero.
Sede: Spazio FMG, via Bergognone 27 - Milano.
web www.spaziofmg.com
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