New urban ecologies #3 | New towns in Asia

mostra e talk

New Towns in Asia è la mostra a cura di Luca Molinari e Simona Galateo che il 6 giugno inaugura allo SpazioFMGperl'Architettura: un altro importante capitolo della serie dedicata ai temi della sostenibilità urbana. La Mostra è un racconto, una ricerca e un approfondimento dello scenario globale riferito a quelle nuove città o quartieri "figli" della Garden City di Ebenezer Howard e della Ville Radieuse di Le Corbusier, ma anche di Brasilia, Chandigarth, Abuja e Guyana. Eco-cities che oggi nascono e sorgono in Cina, Corea e Vietnam a firma dei più influenti studi internazionali.

Giovedì 6 giugno alle ore 18.30, si terrà l'inaugurazione: James von Klemperer (Principals Architect) e Fontana Ranieri Giusti (Senior Associate Architect) di Kohn Pedersen Fox (Londra) a dialogo con Luca Molinari.

La Mostra guarda in particolare a cinque progetti in fase di realizzazione. Masdar City di Norman Foster, tesa a un funzionamento a zero emissioni e zero rifiuti nel deserto, in prossimità di Abu Dhabi. Golden Hills sviluppata da SOM in Vietnam, lungo il fiume Cu De, interessante soprattutto in riferimento allo studio delle acque e alle soluzioni adottate per la gestione delle forti precipitazioni e delle inondazioni. In Turchia, al confine tra Europa e Asia si sviluppa invece Kartal Pendik, progettata da Zaha Hadid, che rappresenta un interessante stimolo alla riflessione sulla progettazione parametrica. Infine due progetti di KPF Kohn Pedersen Fox Associate: la cinese Meixi Lake dove il trasporto su acqua rappresenta la principale fonte di mobilità e la sud coreana Songdo, la più vasta operazione immobiliare mai promossa da un investitore privato.

«Realizzate con le tecnologie e gli accorgimenti più innovativi, dal disegno urbano alle visioni e gli scenari più futuribili, le New Towns vogliono rappresentare un modello, plausibile alternativa alle città esistenti da cui spesso dipendono. La mostra guarda a questi progetti, ne indaga dati e misure del loro essere eco-compatibili, confronta le soluzioni tecniche e tecnologiche proposte, li rilegge attraverso i più tradizionali e importanti riferimenti nella storia del ventesimo secolo per comprenderne affinità e risonanze. Ma soprattutto si chiede se le aspettative per uno sviluppo urbano sostenibile possano essere soddisfatte dai progetti delle nuove eco-cities, o se piuttosto che risolvere, aggravino situazioni già esistenti, problematiche e tese per loro stessa natura» spiega Luca Molinari.

"Urban Ecologies #3 - New Towns in Asia" è in programma allo SpazioFMGperl'Architettura fino al 28 giugno ed è completata da una selezione di pubblicazioni sul tema a disposizione del pubblico per tutta la durata della mostra.

» Invito

Periodo espositivo 7-28 giugno 2013 | lunedì-venerdì 15.00 -19.00 | Ingresso libero.
Inaugurazione: giovedì 6 giugno ore 18.30

Sede: SpazioFMGperl'Architettura, via Bergognone 27 - Milano.


Foster & Partners
Masdar City, Abu Dhabi, United Arab Emirates, 2007-ongoing
Collocata in prossimità di Abu Dhabi, Masdar City s'inserisce in un programma di ricerca sull'utilizzo delle energie rinnovabili, promosso dal governo dell'emirato. Nelle intenzioni dei progettisti, «coniuga le tecnologie contemporanee più avanzate con i principi insediativi dedotti dalla tradizione araba, per creare una comunità nel deserto che ambisce ad un funzionamento a zero emissioni e zero rifiuti».

 

SOM

Golden Hills, Danang, Vietnam, 2011-TBC
La città si estende per 375 ettari lungo le sponde del Cu De River, nei pressi della città vietnamita di Danang. Alla ricerca di una mixité funzionale, il masterplan s'ispira all'organizzazione propria di molte città consolidate: attorno ad un centro a vocazione commerciale si dispongono le residenze ad alta densità, mentre i multiplex e le case unifamiliari si estendono verso la green belt che circonda la città.

Sul piano dell sostenibilità, oltre alla consueta attenzione alla riduzione delle emissioni ed alla promozione della mobilità pedonale, Golden Hills propone una particolare sensibilità al tema delle acque. La prossimità al Cu De River e la marcata stagionalità delle precipitazioni, hanno spinto SOM a mantenere la vegetazione spontanea presente lungo le rive del corso d'acqua, che funziona da schermo naturale contro le inondazioni integrandola in una più vasta cintura verde piantumata, che assorbe in parte gli effetti delle precipitazioni.

Zaha Hadid Architects

Kartal Pendik, Istanbul, Turkey, 2006-TBC
Disegnato nel 2006 dallo studio di Zaha Hadid Architects, il masterplan di Kartal Pendik insiste su di un'area collocata in posizione cruciale, all'incrocio di due importanti sistemi infrastrutturali: l'autostrada costiera della Turchia asiatica e l'asse di connessione Europa- Asia che s'inoltra nella penisola anatolica.

La creazione di questa nuova centralità urbana (che comprende tra l'altro un centro d'affari, residenze, spazi per la cultura, numerosi hotel e un nuovo porto turistico) è l'occasione per sviluppare una riflessione sulla progettazione parametrica. A partire dalle linee di flusso che intersecano il sito, Hadid determina una soft grid di progetto, generatrice di una nuova topografia urbana in grado di creare «strutture e spazi urbani che rispondono efficacemente alle esigenze della città contemporanea».

KPF Kohn Pedersen Fox Associates

Songdo, Seoul, South Korea, 2006-ongoing
Songdo, a qualche decina di chilometri dal centro di Seoul, ambisce a rivestire un ruolo di primaria importanza come business center alla scala globale. E' strategicamente collocata in prossimità dell'Incheon International Airport e si avvale del sistema collaudato di smart softwares di Cisco per garantire il massimo livello di connettività ai suoi abitanti.

KPF Kohn Pedersen Fox Associates

Meixi Lake, Changsha, China, 2010-TBC
«Il masterplan per Meixi Lake ambisce a stabilire un paradigma per la vita dell'uomo in equilibrio con la natura. Un impianto urbano ad alta densità, arricchito da una grande varietà di funzioni e di tipi edilizi si integra con montagne, parchi, laghi e canali, definendo un contesto ambientale che promuove una vita salubre e prospera».(studio KPF)

La città si organizza, sul piano compositivo e funzionale, attorno al vasto lago centrale, ispirato all'ampio vuoto urbano di Central Park. Il trasporto su acqua, sviluppato lungo una rete di canali navigabili, è la principale forma di mobilità all'interno di Meixi Lake. I canali innervano i quartieri residenziali, suddivisi in 8 clusters, concepiti come unità di vicinato, ciascuno dotato di un proprio village center comprendente funzioni istituzionali, culturali e commerciali. L'impostazione planimetrica a raggiera (che riduce le distanze, ottimizzando le emissioni), la promozione di forme diversificate di agricoltura urbana e la realizzazione di un sistema integrato di gestione delle acque grigie e nere completano il quadro di un progetto che vuole porsi come punto di riferimento nell'affollato panorama delle new towns asiatiche contemporanee.

 

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