Le Corbusier | Opere su carta | collezione privata

allestimento curato da Rosanna Padrini Dolcini e da Federico Sardella

Le suggestive stanze settecentesche di Palazzo Cominelli accoglieranno un percorso volto alla scoperta di un aspetto meno noto del grande intellettuale. L'esposizione si compone di oltre trenta opere su carta, esposte per la prima volta in Italia, realizzate tra gli anni Venti e la metà degli anni Sessanta. 

L'obiettivo è svelare un ulteriore aspetto dell'opera di Le Corbusier, l'attività pittorica, che fu parte fondamentale per la sua attività di architetto, urbanista e teorico.

Alcuni iscrivibili in un'area cubista, altri riconducibili alle frequentazioni parigine di Le Corbusier ed altri ancora, per tematiche e per sapore, accostabili alle opere dei maestri surrealisti, questi lavori offrono uno spaccato inedito sul percorso, sulla produzione e sull'impegno di uno dei grandi protagonisti del secolo scorso.

Proposte negli spazi della Fondazione Cominelli, con un allestimento curato da Rosanna Padrini Dolcini e da Federico Sardella teso a valorizzare l'unicità dei singoli pezzi, queste opere giungono al pubblico come fossero uno sguardo sulla vita privata dell'artista, esclusive e inedite, in bilico tra pubblico e familiare, tra ufficiale e segreto.

La mano e la selce, 1950. Inchiostri su carta 29x42cm - SIAE 2013. Untitled collage e inchiostro su carta 32x23cm - SIAE 2013.

Le Corbusier nasce prima come pittore, approdando solo successivamente all'architettura. Si forma in modo non convenzionale, sottraendosi alle scuole tradizionali, e plasmandosi in modo del tutto personale mosso dall'interesse per l'arte in tutte le sue declinazioni. Le carte in mostra gettano luce sul suo processo creativo, sono intrise di una spontaneità e una libertà in cui è possibile intravedere alcune delle grandi intuizioni formali e costruttive delle sue opere architettoniche più conosciute. Spesso sono opere di piccole dimensioni, le tecniche vanno dagli inchiostri, alle matite all'acquarello al collage. Queste carte, si trasformano in un diario intimo.

Le Corbusier usa il disegno per raccontare la vita di ogni giorno, il suo mondo privato, le sue passioni e i suoi interessi: la natura, le donne, gli oggetti di uso quotidiano e i suoi viaggi. La pittura diviene una sorta di rifugio dalla frenesia della sua attività ufficiale e la coltiverà costantemente per tutta la vita. Nella seconda metà degli anni Quaranta l'opera pittorica di Le Corbusier vedrà un cambiamento radicale, abbandonando lo studio del segno e della forma per identificarsi in una soluzione del tutto personale, attraverso un immaginario di figure che diventerà sempre più riconoscibile e individuabile, tanto da dare vita ad un vero e proprio stile. Disegni di "mani" e "tori" sono ricorrenti in questo periodo ed entrambi sono fortemente carichi di antichi valori simbolici riconducibili ad un passato collettivo ancestrale. Le Corbusier, si mostra come un artista eclettico, in grado di affrontare con la stessa determinazione e competenza, sia l'architettura che l'arte pittorica.

Le Corbusier
Opere su carta da una collezione privata
29 giugno 2013 - 25 agosto 2013
a cura di Rosanna Padrini Dolcini e Federico Sardella

Orari: venerdì e sabato dalle 18.00 alle 21.30
domenica dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 18.00 alle 21.30. Ingresso libero.

Inaugurazione: sabato 29 giugno, dalle ore 18.00.

Sede: Fondazione Cominelli via Padre F. Santabona, 9 - Cisano di San Felice del Benaco (BS).

web: www.fondazionecominelli.it

Tutte le opere esposte sono gentilmente concesse dalla Locher Modern Art GMBH di Zurigo e attestate da Naïma e Jean-Paul Jornod, autori del Catalogue raisonné de l'oeuvre peint di Le Corbusier.

Catalogo : a cura di Rosanna Padrini Dolcini e Federico Sardella
testo in catalogo di Corrado Levi.

 

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