Franco Zagari sul paesaggio Lettera Aperta

presentazione editoriale

L'Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Reggio Calabria presenta il volume Franco Zagari sul paesaggio Lettera Aperta

Lettera Aperta, pone alcune questioni sul paesaggio, sulla sua crisi, sulle tendenze in atto, e anche su alcune reazioni in controtendenza che pur si segnalano con crescente intensità. In particolare qui interessa il progetto, che del paesaggio è un momento si m biotico, che deve sapersi mettere in discussione, tornare ad agire in forza di un mandato chiaro, democraticamente espresso, con la massima ambizione e in piena responsabilità, se rivolgiamo la nostra attenzione al paesaggio, non possiamo non renderei conto che il nostro habitat è ormai completamente diverso da quello dove siamo nati, e in molte sue parti non è più definibile né urbano, né rurale, né naturale, ma tutto ciò insieme, è una nuova "città non città", un fenomeno che si estende con dimensioni e velocità fino ad ora sconosciute in un'epoca che conosce il più grande movimento di urbanesimo della storia umana. Porre oggi correttamente la questione di una rigenerazione del paesaggio, dalla sua tutela alla sua valorizzazione, significa evocare un tema di importanza prioritaria, che è essenziale per definire la nostra idea di democrazia, un obiettivo politico vitale per motivi che non sono solo culturali, ma anche economici e sociali. In Italia è questa la grande intuizione dell'articolo 9 della costituzione, che salda le questioni del paesaggio e della ricerca scientifica come azioni qualificanti del nostro paese, ma da concepire insieme, profondamente unite. Ma in questo tempo così difficile non sembra che una riflessione adeguata figuri nei programmi di alcun partito politico, a parte un impegno sull'ambiente, che è comunque relativo e ancora generico. Un cambiamento drastico di mentalità si impone, il pubblico in particolare deve diventare più consapevole, partecipe, responsabile. Dalla corolla di un fiore fino alle scale più vaste, amnesie, omissioni, equivoci, spesso non innocenti, rendono difficile condividere fra comunità, reti, individui lo stesso significato di azioni di tutela, manutenzione e innovazione. Così il progetto deve mettersi in discussione, per riaffermare la sua missione in forza di un mandato chiaro, democraticamente concertato ed espresso da una vasta e consapevole partecipazione popolare.

Parteciperanno all'incontro:
Paolo Malara, Giovanni Brandolino,Gianpiero Donin, Margherita Eichberg; Gianfranco Neri, Claudio Roseti.

Appuntamento: giovedì 18 luglio 2013 alle ore 17,00
presso la sede dell'Ordine degli Architetti, P. P. e C. della provincia di Reggio Calabria

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