Una mostra itinerante per illustrare a il paesaggio e i beni culturali del Vajont quali testimonianze del prima. Ricordarli, ritrovarli o solo individuarli contribuisce a riallacciare i fili spezzati della memoria.
Finita la fase dell'emergenza, durata moltissimi anni, la valle del Vajont conserva beni culturali e paesaggistici che meritano di essere conosciuti e valorizzati, fra questi la sua singolare collocazione orografica e geografica "sospesa" a quota 700 metri e appartata nell'incantevole contesto delle Dolomiti Friulane, le architetture di pietra, le sue genti orgogliose per avere resistito "a mani nude" prima contro gli espropri della SADE, che ha realizzato il bacino artificiale, e poi contro lo "sfratto" e la "deportazione" ordinati dal Ministero dei lavori pubblici.
Contro "il trasferimento totale degli abitati" gli erto-cassani hanno infine vinto conservando il diritto alla loro valle e alle loro case. Il Vajont di oggi è il risultato di una lotta impari combattuta per molti decenni fin da prima della costruzione della diga. Il Vajont va conosciuto, scoperto, studiato per i valori culturali che rappresenta ma soprattutto rispettato per la "memoria storica" che porta con sé.
Raggiungere questi obiettivi è anche compito del MiBAC e della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici del Friuli Venezia Giulia, che a tal fine ha organizzato la mostra.
Gorizia 6 - 27 novembre 2013
atrio del Palazzo comunale, piazza del Municipio 1 [ + info ]
dal lunedì al venerdi dalle 8 alle 19 e il sabato dalle 8 alle 13
Pordenone 29 novembre - 15 dicembre 2013
Biblioteca Civica, piazza XX settembre
apertura lunedì, h 14:00 - 19:00 da martedì a sabato, h 9:00 - 19:00
Udine 4 ottobre - 15 dicembre 2013
Soprintendenza per i beni paesaggistici e architettonici del Friuli Venezia Giulia, via Zanon
apertura h 9:00 - 15:00 esclusi sabato e domenica
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