Franco Grignani. Alterazioni ottico mentali 1929-99

La Galleria Gruppo Credito Valtellinese in Corso Magenta a Milano propone un organico omaggio a Franco Grignani.

L'obiettivo della mostra è restituire a Grignani la sua complessità d'artista. Egli si è espresso come artista, architetto, fotografo, graphic designer, art director. Ed è di tutte queste sfaccettature, che la retrospettiva intende dar conto, documentando peculiarità e competenze diverse ma tutte strettamente riconducibili alla ricerca di Grignani sulla percezione visiva, ricerca cui restò fedele per l'intera vita.

Per il grande pubblico la figura di Grignani è riconducibile ad un marchio, quello della Pura Lana Vergine da lui creato nel 1964, forse il più noto e universale nella storia della comunicazione della seconda metà del secolo scorso. Ma quel marchio, pur fortunato, è solo uno dei tanti da lui creati, frutto di una specializzazione tra le diverse di Grignani, artista ed intellettuale che non ha mai perso alcuna occasione per approfondire la percezione dell'immagine e le "regole" che ad essa sono sottese, convinto che "l'immagine raggiunge la sua dinamica unità per mezzo di vari livelli di integrazione: tensione, ritmo, armonia matematica. L'esperimento - continua Grignani - è il risultato di un conflitto fra forze esterne ed interne, fra due forze dinamiche e forze di riferimento".

La sua è sempre stata una ricerca sulla "verità della forma visiva", condotta in modo solitario, metodico, raffinato, allo stesso momento apertissimo a quanto, anche grazie all'eco del suo lavoro, maturava in Europa e nel mondo. E applicata ad ogni sua attività e creazione artistica, come le diverse sezioni di questa mostra ben evidenziano anche attraverso la presentazione di un notevolissimo numero di lavori inediti.

Franco Grignani, Proiezione strutturata, olio si tela 96x96, 1965; Tensione nei quadrati, tempera 103x75, 1965; Negativo,Positivo sensoriale,tecnica mista 70x70, 1965

Franco Grignani

Grignani, pavese del Po, nasce a Pieve di Porto Morone nel 1908. Del Grande Fiume sembrano affascinarlo le sinuosità, il movimento e le rifrazioni dei gorghi, rispetto alla fissa superficie della terra padana.

A Torino, dove segue Architettura, è coinvolto dai fermenti del secondo Futurismo, passaggio verso l'astrattismo geometrico e al costruttivismo. Attingendo alle teorie percettive e alla psicologia della forma conduce sperimentazioni coniugando fotogrammi, fotomontaggi, sovrimpressioni e elaborati grafici. Con la milanese Alfieri & Lacroix indaga nuove forme di tipografia. Crea sistemi ottici che colpiscono e influenzano i suoi colleghi europei.

Il successivo passaggio lo vede intervenire, con rotazioni, deformazioni, torsioni, accelerazioni, rovesciamenti, direttamente sull'immagine. Sempre con l'occhio e il pensiero alle sollecitazioni che questi processi provocano nell'osservatore. Diviene art director di "Bellezza d'Italia", organo di stampa della Dompé, casa farmaceutica che lo impegna anche nel packaging dei prodotti, e poi di "Pubblicità in Italia". Prosegue intanto l'indagine sulla rappresentazione del paesaggio urbano, ricorrendo anche a "... lenti zoppe, vetri, condensatori, prismi, acqua, olio ...". L'obiettivo è ancora una volta il superamento dei limiti fisiologici di mano e occhi, per giungere ad una rappresentazione che faccia proprie le leggi matematiche e fisiche, già conosciute o da lui solo intuite. Questo lavoro, nei diversi fronti, gli porta riconoscimenti internazionali, come nel 1959 la Palma d'Oro della Pubblicità e la medaglia d'oro della Triennale di Milano o il Premio (1972) della Biennale di Venezia.

Muore a Milano nel 1999, ma le sue opere continuano ad essere esposte e ammirate in musei di tutto il mondo.

Periodo espositivo: 23 gennaio - 15 marzo 2014
Orario: da lunedì a venerdì 10.00/19.30 | sabato 9.00/14.00 | chiuso domenica - Ingresso libero

Vernice per la stampa: mercoledì 22 gennaio ore 12.00 | Inaugurazione: ore 18.30

Sede: Galleria Gruppo Credito Valtellinese Corso Magenta n. 59 - Milano

A cura di: Manuela Grignani, Leo Guerra, Cristina Quadrio Curzio.

web www.creval.it | www.aiap.it

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