Le meraviglie già esposte a Verona si trasferiscono ora a Vicenza, ospitate nella Basilica Palladiana.
Gli organizzatori hanno pensato, per sabato 22 febbraio, primo giorno di mostra, a un'apertura prolungata fino all'una della notte, con chiusura della biglietteria a mezzanotte. Molti sono i segni che Linea d'ombra e il Comune di Vicenza vogliono riservare ai visitatori in quella giornata.
A partire dalle ore 19, e fino alle 24, il biglietto sarà ridotto per tutti a 10 euro, mentre verranno ovviamente mantenute le riduzioni per chi ne avesse diritto. Dalle 19.30 a mezzanotte, verranno offerti piatti caldi e bevande a tutte le persone in attesa di entrare in mostra, grazie alla collaborazione del Consorzio "Vicenza è". Per tutti coloro poi che si troveranno all'interno della Basilica Palladiana, avendo già visitato l'esposizione o dovendola ancora visitare, un eccezionale appuntamento con il curatore della mostra, Marco Goldin, che ne racconterà temi e motivi nella sala all'ultimo piano, con affaccio sulla bellissima ed esclusiva terrazza della struttura palladiana. Le conferenze si svolgeranno alle ore 20.30 nel primo turno e alle ore 22 nel secondo, con la partecipazione anche dell'attore Gilberto Colla, che leggerà alcune lettere di Vincent Van Gogh dedicate al paesaggio. L'ingresso sarà libero fino a eventuale esaurimento dei posti in sala.
Saranno poche, eppure interessanti, le differenze tra l'esposizione nella sua edizione veronese e quella accolta dalla città berica. Cambieranno, ovviamente per ragioni di conservazione, i disegni di Rembrandt, Lorrain e di altri maestri che integrano la spettacolare sequenza di dipinti presenti nella sezione dedicata al paesaggio nel Seicento. Disegni del livello di questi non possono essere esposti per periodi troppo prolungati, pena il danneggiamento per eccesso di esposizione alle fonti luminose, anche se si tratta di luci speciali come quelle qui utilizzate. A Vicenza saranno però sostituiti da altri disegni, altrettanto importanti, dei medesimi autori. E a Vicenza giungeranno poi due nuovi Monet che a Verona non erano presenti, facendo salire quindi a 24 il numero di oli del grande maestro riuniti nell'ultima sezione della mostra.
Le opere scelte sono state scelte in modo preciso: documentando tra l'altro in un caso un periodo prima non sviluppato della pittura di Monet, come quello in Normandia durante la giovinezza. A Vicenza, più ancora che a Verona, quella riservata a Monet è una vera e propria mostra nella mostra, anche con l'inserimento di una ulteriore versione delle ninfee, del 1906. Anche il bellissimo nucleo dedicato al grande vedutismo veneziano è arricchito in questa edizione vicentina. Dal museo di Budapest giunge infatti un sontuoso Bellotto, una veduta dell'Arno a Firenze, che va ad aggiungersi alle vedute di Van Wittel, Guardi e Canaletto già ammirate a Verona.
Verso Monet. Storia del paesaggio dal Seicento al Novecento
inaugurazione con eventi: sabato 22 febbraio dalle 19.30
periodo espositivo: 22 febbraio - 4 maggio 2014
per informazioni e prenotazioni: 0422.429999, www.lineadombra.it
pubblicato il: