Per Palladio e Vasari, Donato Bramante (1444-1514) fu l'eroe della riscoperta della grande architettura classica: non solo rivoluzionò il concetto di spazio, ma reinventò l'immagine della chiesa e del palazzo rinascimentali. Ma come concepiva e progettava i suoi edifici, e come comunicava le sue idee a committenti e muratori? Il Palladio Museum, dal 9 novembre 2014 all'8 febbraio 2015, lo racconta in occasione del 5° centenario della morte dell'architetto e artista, realizzando una mostra in collaborazione con la Bibliotheca Hertziana, il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi e la Fondazione Piero Portaluppi di Milano.
In occasione dell'apertura della mostra, si terrà (8 novembre) il seminario di studi: "Bramante e la storiografia dal Cinquecento al Novecento", organizzato dal Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio.
Il disegno "Uffizi 20 A"
Al centro della mostra sarà il leggendario progetto autografo di Bramante per la basilica di San Pietro, noto come Uffizi 20 A. «È un semplice foglio di carta, ma pesa come una montagna - afferma il presidente del Consiglio Scientifico, Howard Burns, che continua: «È considerato il disegno più importante per l'architettura del mondo occidentale, che dopo di esso non è stata più la stessa».
«Siamo intorno al 1506 e nel concepire la più grande basilica della Cristianità per il Papa Giulio II, Bramante mette a punto un nuovo concetto di spazio architettonico ispirato a quello dei grandi edifici della Roma antica», afferma il direttore del Palladio Museum Guido Beltramini, che spiega: «È un processo per gradi, che Bramante registra sul foglio Uffizi 20. A mano a mano che esce dal suo cervello: il disegno è quindi una sorta di palinsesto, un diario di viaggio alla scoperta di quella che sarà l'architettura del Rinascimento».
Il disegno è presente in mostra grazie ad un eccezionale prestito dal Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, ed è "spiegato" al pubblico da un apparato multimediale concepito per l'occasione.
Le altro opere
Accanto al disegno Uffizi 20 A di Bramante, sono esposti altri disegni d'architettura cinquecenteschi, come quelli con cui Andrea Palladio studiò opere bramantesche, oltre a trattati d'architettura nelle preziose edizioni originali, e disegni e modelli architettonici contemporanei di ricostruzione dei procedimenti mentali di Bramante.
Le ricerche di Christof Thoenes
La mostra è un progetto del Palladio Museum basato sulle ricerche di Christof Thoenes (Biblioteca Hertziana - Max Plank Institut), uno dei massimi specialisti al mondo di storia dell'architettura rinascimentale, che in decenni di studi ha distillato una sua lettura dei procedimenti di Bramante al tavolo da disegno, e l'ha sviluppata in una sequenza inedita di disegni interpretativi, realizzati con la collaborazione di Alina Aggujaro. Il catalogo della mostra è a cura di Christof Thoenes.
L'allestimento
L'allestimento della mostra è di Alessandro Scandurra che, come direttore scientifico della Fondazione Piero Portaluppi di Milano, è anche responsabile di un workshop per giovani architetti che si terrà presso la sede milanese della Fondazione nel gennaio 2015, a partire dai materiali in mostra al Palladio Museum. «Il nostro obiettivo non è attualizzare Bramante, o proporlo come un modello per l'oggi - afferma Scandurra - ma cercare nel suo lavoro le radici di temi e problemi significativi anche per un progetto contemporaneo».
Periodo espositivo: 9 novembre 2014 - 8 febbraio 2015
Sede: contra' Porti 11 - Palladio Museum - Vicenza.
Orari di apertura dal martedì alla domenica 10-18
[web www.palladiomuseum.org]
Informazioni e prenotazioni: tel.+39 0444 323014 | email accoglienza@palladiomuseum.org
Facebook/Twitter: PalladioMuseum
Seminario di studi: sabato 8 novembre, ore 14.00
La partecipazione è libera, previa prenotazione, sino ad esaurimento posti: tel. 0444 323014 - email segreteria@palladiomuseum.org
Programma:
14.00 apertura dei lavori, presiede Matteo Ceriana (Galleria Palatina, Firenze)
14.30 Howard Burns (Scuola Normale Superiore di Pisa),
La figura e l'architettura di Bramante nei testi e nei commenti cinquecenteschi
15.00 Susanna Pasquali (Università di Roma La Sapienza),
Bramante tra Bottari e Milizia
15.30 Luisa Giordano (Università di Pavia),
La restituzione ottocentesca del Bramante milanese pausa
16.15 Dario Donetti (Kunsthistorisches Institut in Florenz),
Storia dei disegni di Bramante da Vasari agli Uffizi
16.45 Francesco Paolo Fiore (Università di Roma La Sapienza),
Il Bramante di Arnaldo Bruschi
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