Wim Wenders: America

mostra a cura di Anna Bernardini, direttore di Villa e Collezione Panza.

Dal 16 gennaio al 29 marzo 2015 il FAI - Fondo Ambiente Italiano presenta a Villa e Collezione Panza a Varese "Wim Wenders. America", una mostra fotografica di Wim Wenders regista e fotografo, omaggio all'amico Dennis Hopper e a Edward Hopper, suo riferimento artistico, con cui la Villa inaugura una programmazione attenta al panorama attuale del mondo della fotografia. Una mostra che cade proprio nell'anno in cui il mondo festeggia i settant'anni del Maestro del Nuovo Cinema Tedesco a cui verrà consegnato l'Orso d'oro alla carriera al Festival internazionale del cinema di Berlino.

«I paesaggi danno forma alle nostre vite, plasmano il nostro carattere, definiscono la nostra condizione umana e se sei attento acuisci la tua sensibilità nei loro confronti, scopri che hanno storie da raccontare e che sono molto più che semplici luoghi». Così Wim Wenders descrive il suo approccio attraverso l'utilizzo di una macchina fotografica panoramica che riproduce visioni che scardinano la normale percezione del paesaggio regalando momenti di assoluta ricchezza visiva.

Le opere in mostra sono state realizzate negli Stati Uniti tra la fine degli anni Settanta e il 2003 e documentano ambienti, paesaggi, architetture, strade catturati dall'obiettivo della macchina fotografica di Wenders con uno sguardo acuto e profondo teso alla contemplazione dell'immensità della natura e alla potenza della luce.

A Villa Panza Wenders mette in mostra trentaquattro fotografie di cui alcune di grandi dimensioni: allestite secondo un percorso cronologico e tematico, le immagini dialogheranno con il contesto della Villa, negli spazi del piano terra e del primo piano e nelle Scuderie. Un fil rouge accompagnerà il visitatore lungo l'esposizione alla scoperta della personale lettura dell'America del regista tedesco.

Wim Wenders il nomade, l'europeo in viaggio, è dotato di una pratica Leica caricata con pellicola a scorrimento per esplorare i nuovi set da immortalare nei film, ma passa a una Makina-Plaubel con pellicola negativa Eastman per "guardare le cose (regarder)" e "conservarle (garder)". Ne è un esempio Entire Family del 1983, una delle sue foto preferite, dove il negozio vuoto in blu e rosso di Las Vegas in New Mexico esemplifica al meglio questa riflessione sulla "preservazione dalla scomparsa". La cittadina non era adatta alle esigenze del film Paris, Texas perché troppo lontana dal sentiero principale, ma allo stesso tempo era necessario registrare quel sito, quelle insegne, quei nomi, tutte tracce di una umanità transitata altrove, con l'esigenza di sottrarre "le cose" all'azione incontrollabile del tempo.

Il percorso espositivo si concluderà nella Scuderia della Villa allestita come una cappella con la spettacolare opera in cinque "atti" Ground Zero: una preghiera in immagini forte e commovente che conduce lo spettatore alla riflessione sulla violenza e sul dramma collettivo.

Sono molte le dinamiche che convergono nella costruzione dell'inquadratura di Wenders, non ultima il bisogno di focalizzare il "centro" perché tutto quello che è fuori dal perimetro dell'obiettivo andrà perso, come d'altronde la sua esigenza di puntare sempre a una resa dell'immagine perfetta. In questo senso Wenders si definisce un artigiano che utilizza la luce.

Durante il periodo della mostra sono previste attività collaterali, proiezioni di film e laboratori ad hoc per le scuole.

Wim Wenders. AMERICA
Dal 16 gennaio al 29 marzo 2015 Villa e Collezione Panza
Piazza Litta 1, Varese

Per informazioni: www.wimwendersvillapanza.it

Orari: tutti i giorni, tranne i lunedì non festivi, dalle 10 alle 18.


Con il Patrocinio del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, della Regione Lombardia, della Provincia di Varese e del Comune di Varese.

Il progetto espositivo è reso possibile grazie a JTI (Japan Tobacco International), partner istituzionale di Villa e Collezione Panza, con cui la Fondazione ha avviato una collaborazione pluriennale volta a valorizzare e promuovere le attività culturali di questo straordinario Bene, assicurandone l'accessibilità a un pubblico ampio e diversificato.

 

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