Italia per Interni. Manifesto #2

Labics, Davide Fabio Colaci, Luciano Giorgi e Navone Associati riflettono sul tema dell'abitare

Labics (Maria Claudia Clemente e Francesco Isidori), Davide Fabio Colaci Architetto, Luciano Giorgi di lgb architetti e Navone Associati: quattro autorevoli punti di vista s'incontrano sul tema della cultura dell'abitare. Ne viene fuori un singolare manifesto, un racconto delle diverse prospettive affacciate sul panorama architettonico contemporaneo.

Dopo il successo della prima mostra "Italia per Interni. Manifesto", SpazioFMGperl'Architettura invita nuovamente a riflettere sul tema dell'architettura per interni, indagando nuovi modi di concepire lo spazio in linea con le esigenze del vivere contemporaneo. L'obiettivo è divulgare, attraverso un confronto generazionale, la dimensione sociale, culturale e progettuale dell'interior.

Ad accompagnare questi progetti un'inedita selezione di immagini del Cabanon di Le Corbusier, nel ritratto del fotografo Paolo Rosselli che, documentando un maestro del passato, porta nel presente l'esperienza del più celebre architetto del XX secolo.

A raccontare l'esposizione, in programma dal 19 febbraio al 3 aprile 2015, è Luca Molinari, responsabile scientifico dello spazio FMG e curatore della mostra. «La prima edizione di Italia per Interni. Manifesto è stata un successo perché ha consentito al pubblico di SpazioFMG per l'Architettura di conoscere più da vicino quattro progettisti italiani di talento chiamati a confrontarsi sul terreno comune del progetto degli "Interni", un vero e proprio laboratorio di ricerca per l'architettura contemporanea che non ha avuto negli ultimi anni l'attenzione dovuta».

«Per questo - continua - abbiamo deciso di riproporre anche per la stagione 2015 lo stesso format in cui abbiamo chiamato a raccolta altri quattro progettisti da diverse generazioni e con un percorso professionale specifico. A tutti abbiamo posto la stessa domanda chiedendo una riflessione teorica sul progetto per interni partendo dalle loro storie e differenti esperienze».

Appuntamento: 19 febbraio - 3 aprile 2015
Apertura: giovedì-venerdì 16.00 - 19.30 con visita guidata dalla redazione di floornature.com

Per visite su appuntamento: Paolo Schianchi - email paolo@floornature.com (per gruppi di minimo 5 persone)

Inaugurazione: giovedì 19 alle ore 18.30 in via Bergognone 27 (zona Tortona).
» Invito

Curatori: Luca Molinari e Alessandro Benetti


LABICS - Maria Claudia Clemente e Francesco Isidori

Labics è uno studio di architettura e pianificazione urbana con sede a Roma, fondato nel 2002 da Maria Claudia Clemente e Francesco Isidori. Nel 2003 realizza "Podere 43", ristrutturazione e ampliamento di un casale in Toscana, e gli uffici di "Italpromo & Libardi associati".

Luke Hayes per Londra - Canary Wharf

Ha partecipato a numerosi concorsi di progettazione nazionali e internazionali; tra i numerosi progetti vincitori si ricordano il CDU - Complesso Didattico Universitario a Rozzano nel 2003; il MAST nel 2005 e la "Città del Sole" nel 2007.

Labics ha una visione ampia e comprensiva delle differenti scale e dei diversi contesti che compongono la città contemporanea, evidente nel Masterplan per la Centralità di Torre Spaccata, una delle 18 centralità previste dal Nuovo Piano Regolatore di Roma, nel piano di recupero dell'ex Manifattura Tabacchi a Napoli (2013) per CdP immobiliare e, ad una scala inferiore, nel caso di piazza Fontana a Rozzano.

Paul Warchol per New York_Broadway

Labics ha realizzato, con continuità nel tempo, numerosi spazi interni - spazi domestici, luoghi di lavoro e per il tempo libero. Dal 2003 è responsabile per il Design concept e l'architettura di Obicà, un progetto di ristorazione internazionale con sedi a Milano, Roma, Londra, Firenze, New-York, Tokyo, Toronto e Kuwait City, di cui ha seguito tutte le fasi di realizzazione. Lo studio ha vinto numerosi premi in concorsi nazionali ed internazionali e ha esposto in diverse mostre di architettura tra cui la 11° Biennale di Venezia (con la ricerca su Roma dal titolo Bordeline Metropolis) e la successiva 12° edizione.

Davide Fabio Colaci Architetto

Nasce nel 1978 a Milano, dove vive e lavora. Studia tra la facoltà di architettura di Porto e il Politecnico della sua città, dove si laurea e consegue un dottorato di ricerca in architettura degli interni e allestimento con Andrea Branzi. Nel 2011 fonda il suo studio di progettazione, Davide Fabio Colaci architetto, un laboratorio aperto che tra ricerca e professione interpreta ed elabora l'habitat contemporaneo attraverso il progetto. Non un metodo, non una strategia prevalente ma la necessità di trasformare ogni attività in una nuova ricerca critica sui temi e i fenomeni del cambiamento, indagando le relazioni tra oggetti, spazio, vita e territorio.

Wood Mood Milano, Davide Fabio Colaci con Francesca Avian Milano, 2013. Foto: © Claudia Castaldi

Lo studio ha recentemente realizzato un atelier per artisti a Milano, una serie d'interni abitativi tra Italia, Francia e Bruxelles. Ha vinto il concorso Spaces Category per la Biennale Interiéur di Kortrijk in Belgio e ha curato WoodMood una mostra internazionale sul design del legno inaugurata durante il London Design Festival e proseguita per New York e Milano. Collabora come scenografo con il Teatro Arsenale e svolge attività di curatore e consulente con aziende, fondazioni e privati.

Interno Verticale, Davide Fabio Colaci con Margherita Sanfelici Milano, 2014. Foto: © Michele Nastasi

Insegna progettazione d'interni presso la Scuola di Architettura e Società del Politecnico di Milano, dove ha affiancato Andrea Branzi, Michele De Lucchi e Pierluigi Salvadeo nella didattica e nella ricerca. Scrive di progetto svolgendo attività critica indipendente nel settore dell'architettura e del design

Luciano Giorgi lgb architetti

Luciano Giorgi nasce a Pavia nel 1966. Studia con Achille Castiglioni, Michael Alder, Joao Luis Carrilho da Graca e altri e si laurea in architettura presso il Politecnico di Milano (con Cino Zucchi e Pietro Nicolini). Apre il suo studio a Pavia nel 1996 e nel 2004 fonda lgb-architetti, brand che si propone per consulenze e realizzazioni di progetti in ambito commerciale e del lusso per eventi, allestimenti e negozi.

Casa art dealear, Lugano - Svizzera, 2009. Foto: © Tommaso Sartori

Un "pied à terre", Milano - Italia, 2009. Foto: © Tommaso Sartori

È finalista al premio "Medaglia d'Oro all'Architettura Italiana" nel 2003 (per il progetto "Casa sulle Alpi" a Chiesa Valmalenco) e ancora nel 2007. Partecipa al Padiglione Italia della IX e della XIV Biennale di Venezia (2004 e 2014). Collabora per molto tempo con Benetton. Nel gennaio 2009 presso la Triennale di Milano partecipa alla mostra "opening soon - Benetton mette in mostra il futuro dello spazio vendita", con un progetto di facciata dello store Benetton-Sisley ad Odessa (Ucraina). Seguiranno i progetti per le facciate degli showroom di Vicenza, Vercelli, Foggia, Latina e Mosca.

Dal 2011 è tutor alla NABA di Milano all'interno del master in interior design. I suoi lavori vengono pubblicati in numerose riviste di design e architettura nazionali e internazionali. La sua attività si concentra principalmente nell'architettura e nel disegno di interni, toccando anche il progetto di spazi commerciali, concentrandosi in marchi di lusso. Col tempo, la sua attività si fa sempre più consapevole della necessità di approfittare di ogni progetto per realizzare qualcosa di eccezionale.

Navone Associati

Nasce dall'ufficio di immagine coordinata di Olivetti proseguendone esperienze e metodologie nei progetti di corporate identity, interior design e product design. "In studio non vi è architetto che non conosca almeno cinque famiglie di caratteri tipografici, non vi è grafico che non intuisca a colpo d'occhio la dimensione di una parete, non vi è designer che non sia in grado di elaborare un testo critico sul lavoro che sta sviluppando" dice Maurizio Navone a proposito del suo studio.

Ristorante "Gustibus". Crediti: Massimo Troboldi

Mostra "Mollino Fragments". Crediti: Archivio NA

Navone Associati è uno spazio di progetto in grado di ri-conoscere, selezionare e raccontare qualità, siano esse brand, prodotti o servizi. Navone Associati opera prevalentemente con aziende e istituzioni. Interfacciandosi con loro individua gli obiettivi di progetto, posiziona il messaggio per argomentazioni valoriali, definisce il programma narrativo, elabora gli elementi di messa in scena, per la creazione di scenari di comunicazione di qualità. Capacità di dialogo con realtà complesse, interazione di professionalità eterogenee all'interno del proprio iter progettuale, continua evoluzione dei propri format narrativi, verticalizzazione del servizio, hanno consentito nel tempo a Navone Associati di lavorare a stretto contatto con le principali realtà industriali e istituzionali italiane (tra cui FIAT, Ferrovie dello Stato, Lancia, Italdesign, Lavazza, Fondazione Fiera Milano, Ferretti Group, Riva, Gucci e Pirelli).

Paolo Rosselli

È stato introdotto alla fotografia da Ugo Mulas all'età di 20 anni. Dopo la laurea in Architettura inizia una serie di lunghi viaggi in India con Arturo Schwarz. Durante questi lunghi soggiorni dedicati all'architettura del tempio indù inizia ad assemblare profili fotografici delle città indiane. Da allora, il suo approccio all'architettura attraverso la fotografia, si sviluppa in altre direzioni e si rivolge anche all'architettura contemporanea europea, verso maestri del moderno come Giuseppe Terragni, e verso il passato con l'architettura rinascimentale in Italia.

Accanto a questa attività ha perseguito ricerche specifiche sul paesaggio urbano contemporaneo e gli interni della casa, visto come un luogo dove le persone lasciano tracce della loro vita. E' stato invitato alla Biennale di Venezia in tre edizioni: nel 1993 espone gruppi di opere su segni e messaggi trovati nelle città; nel 2004 mostra l'esplorazione degli interni della casa; infine, nel 2006, ha mostrato un gruppo di immagini di città contemporanee come il Messico, Shanghai, Los Angeles, Istanbul, Londra. Recentemente, con i libri Sandwich digitale e Scena mobile pubblicati nel 2009 e 2012 da Quodlibet, ha iniziato a scrivere sulla fotografia e sui cambiamenti nella percezione del mondo reale nell'era digitale. In tutto, è autore di una ventina di libri.

Paolo Rosselli è stato docente di fotografia presso il Politecnico di Milano per un breve periodo. Vive e lavora a Milano.

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