Studenti di architettura a scuola nelle botteghe per ideare case-studio per artigiani

«Come vorrebbe che fosse la sua casa-studio?». Armati di carta, matita e spirito di iniziativa aspiranti architetti hanno bussato alle porte di orafi, incisori, scultori, di Firenze per rivolgere loro questa domanda. Hanno ascoltato gli artigiani e per loro hanno progettato delle case-studio.

L'esperienza è oggetto della mostra Case studio per artigiani, che inaugura giovedì 5 marzo alle ore 18, presso Le Murate di Firenze, ed è  dedicata all'interazione che per alcuni mesi è avvenuta fra la comunità degli artigiani fiorentini e gli studenti della Facoltà di Architettura dell'Università di Firenze.

Nell'ambito di un percorso espositivo popolato dai prototipi delle case-studio che gli studenti di Labaula4 -Laboratorio di Progettazione Architettonica I hanno realizzato in sinergia con gli artigiani locali, veri e propri committenti, la mostra racconta il fertile dialogo fra un gruppo di giovani mossi dal desiderio di diventare architetti e una categoria centrale per il tessuto creativo della città che da troppi anni vive un periodo di crisi.

«L'iniziativa ha permesso agli studenti del primo anno di architettura di calarsi a pieno nelle botteghe artigiane fiorentine, una tipica realtà che ha caratterizzato per secoli la struttura urbana della città, mettendo in pratica le conoscenze teoriche apprese durante i vari incontri con gli artigiani», racconta Giovanni Bartolozzi, il docente del corso di Progettazione Architettonica I che ha guidato Labaula4 durante il percorso di formazione.

Il gruppo, armato di carta, matita e spirito di iniziativa, ha bussato alle porte di orafi, scultori, incisori, intagliatori, cuochi, liutai, sarti, birrai, chiedendo loro: «Come vorrebbe che fosse la sua casa-studio?». E così, nell'ottica di una progettazione partecipata e con tanta predisposizione all'ascolto, i futuri architetti hanno appuntato le esigenze e i desideri di ideali committenti, stabilendo un rapporto fruttuoso nel quale gli artigiani hanno contribuito a energizzare le idee dei giovani studenti e questi ultimi hanno dato modo ai primi di esprimere la loro visione di casa-studio.

«I committenti del nostro progetto sono stati Lorenzo e Alessandra Procino, due ingegneri con un animo da falegnami che da diversi anni si dedicano all'intaglio del legno, una passione che è andata col tempo a trasformarsi in un secondo lavoro - racconta Adele Rossi in squadra con Cristina Sciacchitano -. Aver avuto la possibilità di confrontarsi con un committente reale e progettare una casa-studio che soddisfacesse le sue richieste è stato di importante ispirazione per l'approccio diretto con il progetto e la sua realizzazione».

E Cristina continua: «Questa esperienza ci ha consentito di sentire l'esercitazione progettuale come un momento di speranza e sinergia tra le diverse figure coinvolte. Ci ha avvicinate alla costruzione mentale del nostro progetto, nel senso che ci abbiamo creduto».

Le case-studio, che rimanendo in tema con l'artigianato si potrebbero definire dei veri e propri "progetti sartoriali", sono inseriti nel contesto urbano del Lungarno Cellini e dimostrano che gli spazi nel tempo possono trasformarsi in funzione dei desiderata di chi li vive, in questo caso gli artigiani. Gli spazi si evolvono e oggi assumono caratteristiche formali e funzionali sensibili al linguaggio della contemporaneità.

Non è un caso, del resto, che a ospitare la mostra siano Le Murate,ex monastero divenuto poi struttura carceraria e oggi finalmente aperto alla città grazie al progetto di riconversione che ha dato vita a un complesso di edilizia residenziale pubblica. I luoghi si modificano in funzione dell'evoluzione della società e delle trasformazioni della città. E l'architetto deve essere pronto a intercettare questi cambiamenti e a discuterli con i protagonisti dei cambiamenti stessi.

L'iniziativa ha il merito di aver portato la didattica fuori dalle aule universitarie e di aver condotto gli studenti a sperimentare le reali dinamiche che si instaurano fra progettista e committente. 

Periodo espositivo: dal 5 al 20 marzo 2015
Orario: da martedì a sabato, dalle 14 alle 20

Inaugurazione: giovedì 5 marzo, ore 18

Sede: Le Murate. Progetti Arte Contemporanea, Piazza delle Murate, Firenze
web www.lemuratepac.it


a cura di Labaula4 - Laboratorio di Progettazione I.

con la supervisione di Giovanni Bartolozzi (docente) Sara Arangio, Lorenzo Rossi, Michela Sardelli (collaboratori del corso). 

Con il patrocinio di Comune di Firenze / Università degli Studi di Firenze - DIDA Dipartimento di Architettura / Le Murate PAC | Progetti arte contemporanea / MUS.E // musei eventi firenze

Con il contributo di Umberto Daina (grafica), Vincenzo Fiore (video workshop studio++), Francesca Oddo (ufficio stampa), Maurizio Picci (foto e video)

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