Biennale Democrazia: gli appuntamenti con l'architettura

Dopo il successo delle prime tre edizioni, Biennale Democrazia torna a Torino da mercoledì 25 a domenica 29 marzo 2015 con un ricco programma di appuntamenti e con tante novità; al centro della manifestazione ci saranno, come sempre, i cittadini.

Si tratta di un progetto della Città di Torino realizzato dalla Fondazione per la Cultura Torino, che, anche grazie alla collaborazione con una rete di oltre 70 soggetti e associazioni, propone cinque giorni di appuntamenti pubblici che integrano tra loro lezioni di autorevoli personalità e momenti di riflessione sulle pratiche quotidiane di democrazia: nel lavoro, nel web, nella scuola o nelle espressioni letterarie e artistiche.

La quarta edizione avrà come titolo e filo conduttore Passaggi: Biennale Democrazia 2015 prova a riflettere sulle grandi trasformazioni che segnano il nostro presente per proporre una fotografia della realtà nell'atto della transizione, colta nel momento del passaggio da uno stato a un altro, per analizzare i cambiamenti che nella società, nella politica, nell'economia, nella scienza e nella tecnologia mutano le condizioni della vita e della coesistenza.

Si segnalano due appuntamenti ai quali partecipa la Fondazione degli Architetti di Torino (Fondazione OAT).

Chi costruisce le città?

Il primo incontro (27 marzo ore 16.00), organizzato in collaborazione con il Goethe-Institut all'interno del calendario "Torino incontra Berlino", racconterà alcune iniziative che si sono sviluppate recentemente, in Italia e all'estero, che individuano un passaggio a nuove modalità di progettazione della città, in cui diventano fondamentali aspetti come l'insediamento di attività creative, la costruzione di relazioni tra le persone e la definizione di nuovi confini tra spazio pubblico e spazio privato.

L'incontro sarà introdotto e coordinato da Stefano Boeri. Si parte dal progetto ZOIA a Milano che sarà presentato da Federica Verona, presidente della cooperativa sociale Noicoop che ha elaborato il piano di accompagnamento sociale: sono stati realizzati tre edifici, per un totale di 90 alloggi, una piazza di cui il quartiere era sprovvisto e una corte interna che nelle ore diurne è aperta a tutti i cittadini, rendendo più fluido il confine tra spazi pubblici e spazi privati.

Nella stessa direzione si muove l'esperienza di co-housing di Spreefeld a Berlino, che sarà descritta da Michael LaFond, fondatore e direttore dell'organizzazione no-profit id22 Institute for Creative Sustainability: un caso di progettazione condivisa in cui alla definizione articolata di 44 appartamenti molto eterogenei tra loro, si affiancano spazi e servizi con destinazioni d'uso flessibili a seconda delle esigenze, a dimostrazione di come la collaborazione anche in fase progettuale tra architetti e futuri abitanti possa portare a soluzioni inedite.

Progetto Zoia a Milano

In tema di sviluppo delle comunità infine, saranno affrontati, attraverso il contributo di Isabella Brossa, gli interventi di coabitazione giovanile solidale, sviluppati a Torino all'interno del Programma Housing della Compagnia di San Paolo, che prevedono la coabitazione di un gruppo di giovani under 30 anni che, a fronte di uno sconto sull'affitto, offrono ogni settimana una decina di ore di volontariato a beneficio della comunità.

Co-housing a Berlino

Architetture Resistenti

Il secondo appuntamento prende invece le mosse dal graphic novel "Architetture Resistenti" per riportare l'attenzione sulla responsabilità dell'architetto: mentre un'opera d'arte, un libro o un film possono essere "ignorati" dal fruitore, questo non può avvenire per un edificio, una strada o una piazza che il cittadino si trovi a frequentare. Pertanto, la tesi del fumetto è che l'architettura possa e debba rendere migliore la vita delle persone che la vivono. Le, così definite, "architetture resistenti" sono edifici o luoghi capaci di resistere alla bruttezza, alla speculazione edilizia, all'ingiustizia, all'incuria; sono spazi pubblici, collettivi, aperti alla comunità.

Con l'intento di valorizzare le architetture che assolvono a questo obiettivo e di sensibilizzare la cittadinanza sul loro valore, sabato 28 marzo alle ore 11.00 quattro edifici saranno presentati da quattro testimonial d'eccezione: Davide Barbato titolare dei Cuochivolanti, l'head coach della nazionale maschile di pallavolo Mauro Berruto, la blogger Marta Ciccolari Micaldi (la McMusa) e il gruppo musicale The Sweet Life Society. Al pubblico il compito di decretare il vincitore, di decidere per alzata di mano, sventolando un tovagliolo di carta, quale delle proposte sia maggiormente "resistente".

All'appuntamento promosso dalla Fondazione OAT saranno presenti anche Pier Giorgio Turi che modererà il confronto, Luca Molinari, uno dei curatori del volume, e l'illustratrice Marta Gerardi che disegnerà dal vivo le architetture raccontate.

BIENNALE DEMOCRAZIA
25 - 29 marzo 2015 - Torino

Chi costruisce la città?
27 marzo ore 16.00 Aula Magna Cavallerizza Reale, via Verdi 9, Torino

Architetture Resistenti
28 marzo ore 11.00 Teatro Gobetti, Via Rossini 8, Torino 

web biennaledemocrazia.it | www.to.archiworld.it

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