Copertoni, sedie, tavoli, nella mostra "Opere e installazioni" di Anita Molinero

Mostra al Museo Ettore Fico a cura di Andrea Busto e Lorena Tadorni

Copertoni, sedie, tavoli, panchine, cassonetti della spazzatura, arredi urbani dismessi, imballaggi... Sono questi i materiali scultorei preferiti da Anita Molinero, esposti nella loro grezza povertà nei primi lavori degli anni Ottanta e poi manipolati, tagliati e plasmati attraverso il fuoco nella produzione successiva.

Fin dagli esordi, il percorso artistico di Molinero mescola riferimenti colti e pop: Marcel Duchamp e i suoi ready-made, Auguste Rodin, Medardo Rosso e la ricerca incessante della forma scultorea, i provocatori assemblaggi di David Hammons.

Le opere dell'artista attraversano i confini stabiliti dalla storia dell'arte e coniugano riferimenti sociologici a una suggestiva visione della vita urbana. Con la loro imponente fisicità, le sculture di Anita Molinero ci sorprendono e ci invadono, poi diventano elementi familiari in cui riconoscere rinascita, trasformazione, vita e morte.

La mostra Anita Molinero, Opere e installazioni presenta una panoramica di lavori realizzati recentemente e disseminati negli spazi di tutto il Museo, in dialogo con la mostra Plastic Days. L'artista realizzerà inoltre una serie di sculture site-specific con materiali plastici - in particolare cassonetti della spazzatura, elementi di carrozzeria automobilistica come paraurti, fari, fanali - recuperati durante la sua permanenza a Torino.

Anita Molinero per K-Way

Con la mostra di Anita Molinero iniziano le incursioni del MEF nei territori della creazione contemporanea. Muovendosi dalla mission di un museo che non vuole essere "solo museo", ma un vivace luogo di scambio e un attivatore di processi creativi, il MEF inaugura una serie di collaborazioni trasversali, partendo dalla moda.

Il primo partner è K-Way, il marchio dell'antipioggia per eccellenza creato a Parigi nel 1965, oggi di proprietà del Gruppo torinese BasicNet. Per l'occasione, K-Way realizza un capo personalizzato da Anita Molinero: una giacca Le Vrai 3.0 (l'ultima e più contemporanea evoluzione del K-Way tradizionale), prodotta esclusivamente durante il periodo della mostra in edizione limitata. Una collaborazione che cade proprio nel 50enario del celebre marchio: uno dei pochi al mondo a potersi definire - per legge - "ultranotorio", presente cioè in più di un dizionario linguistico.

Appuntamento:
la mostra è aperta fino a domenica 21 giugno 2015
Sede: MEF - Museo Ettore Fico, via Francesco Cigna 114, Torino

Orari: mercoledì, giovedì, venerdì ore 14 - 19 sabato ore 11 - 22 domenica ore 11 - 19

web www.museofico.it/

Ente promotore: MEF - Museo Ettore Fico. La mostra è stata realizzata con la collaborazione di AMIAT S.p.a. e CSR Servizi S.r.l


Anita Molinero

È nata a Floirac (Gironda, Francia) nel 1953. Figlia di un anarchico spagnolo e di una donna francese, appena uscita dall'Accademia di Belle Arti di Marsiglia comincia ad utilizzare materiali plastici provenienti da discariche per la produzione delle sue opere. Questa cifra caratterizza e identifica da sempre la sua arte. In questi anni ha partecipato a molte mostre e realizzato progetti pubblici tra i quali la stazione del tram "Porte de la Villette" a Parigi. Vive e lavora a Parigi.

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