Fondere il concettuale con il pragmatico, l'eccezionale con il quotidiano nelle diverse scale della progettazione è il principio alla base della filosofia dello studio BOLLES+WILSON, nato a Londra nel 1980 e insediato a Monaco sin dal 1989 sotto la guida dei due fondatori: Julia Bolles-Wilson e Peter Wilson, che sarà ospite dell'ultimo incontro di Looking Around. Il ciclo, curato e organizzato dalla Fondazione OAT a partire dal mese di marzo, ha portato a Torino 4 architetti provenienti da Olanda, Spagna, Paraguay e Germania, quali esempi di buone pratiche e occasione di confronto per gli architetti e di divulgazione per i cittadini.
Luxor Theatre a Rotterdam
«Con questa iniziativa - sottolinea il presidente della Fondazione OAT Giorgio Giani - abbiamo avviato un percorso di conoscenza di modelli del ‘fare architettura' non convenzionali, approcci alla professione che hanno costituito elemento di successo per gli architetti che abbiamo incontrato. Dall'uso della prefabbricazione in René van Zuuk, alla riappropriazione degli spazi ad opera di Santiago Cirugeda, al ricorso ai materiali poveri di Solano Benitez e infine all'attenzione per l'invenzione creativa di Peter Wilson, esempi virtuosi dell'idea che si possa fare architettura di qualità anche applicando soluzioni formali standardizzate e a basso costo, se trattate con la creatività tipica delle competenze degli architetti».
Peter Wilson
L'ospite dell'ultimo appuntamento del ciclo, Peter Wilson, è nato nel 1950 a Melbourne (Australia) dove si è laureato per poi trasferirsi a Londra e completare gli studi all'Architectural Association. Ha insegnato alla Kunsthochschule Weißensee di Berlino e all'Accademia di Architettura di Mendrisio. Visiting professor in numerose università nel mondo, è stato membro di giuria per svariati concorsi di architettura, come quello per il nuovo Arts Centre di Maribor (Slovenia) e il Velodromo di Medellìn in Colombia.
Raakspoort, Haarlem (Olanda)
Le attività del suo studio spaziano dalla realizzazione di residenze e uffici a quella di luoghi della cultura e del commercio, dal livello del disegno urbano e paesaggistico alla progettazione di singoli edifici e interni, senza mai trascurare un'attenta analisi del contesto culturale e sociale in cui si inseriscono, alla ricerca di un linguaggio formale che tramuti in invenzione creativa le necessità funzionali e tipologiche del costruito. Opera a livello internazionale seguendo progetti in Albania, Australia, Danimarca, Italia, Giappone, Corea, Libano, Lussemburgo, Olanda e Gran Bretagna, collaborando strettamente con i partner locali.
Architetture come il nuovo teatro Luxor di Rotterdam e la biblioteca a Monaco hanno reso lo studio tra i più riconosciuti a livello internazionale nel panorama tedesco. Tra i premi conseguiti dallo studio, la medaglia d'oro dell'Australian Institute of Architecture 2013, l'International Architecture Award 2012, il President's Prize 2009 dell'Australian Institute of Architecture e il Premio Urbanistica 2007.
L'incontro sarà introdotto dal presidente della Fondazione OAT Giorgio Giani e sarà moderato dall'architetto e curatore Davide Tommaso Ferrando.
Appuntamento: giovedì 15 ottobre ore 18.00
sala Il Movie - Film Commission Torino Piemonte, via Cagliari 42, Torino.
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