#3 Obiettivo Architettura. Gianluca Peluffo ed Ernesta Caviola converseranno sul legame tra architettura e fotografia

Vi siete mai chiesti quanto un progetto debba il proprio successo mediatico alla fotografia che l'ha ritratto? Accade molto spesso che l'immagine iconica di un'opera architettonica sia proprio quella legata al punto di vista di chi, per professione, è riuscito a coglierne la migliore angolatura, il miglior dettaglio, la situazione più amena per descriverlo.

La fotografia diventa dunque biglietto da visita dell'architettura e quindi dell'architetto stesso, un medium per diffondere l'operato del proprio ingegno. Senza il supporto della fotografia l'architettura rimarrebbe nel sito in cui è stata costruita, e non riuscirebbe a varcarne i confini. Allo stesso modo, l'architettura si prefigura come una sfida per la fotografia, dovendo, il fotografo, riuscire a cogliere in una serie limitata di fotogrammi, tutto ciò che essa contiene, con l'obiettivo di far immaginare a chi la guarda anche ciò che vi succede all'interno. È anche evidente come queste due discipline, apparentemente distanti, si nutrano in realtà degli stessi elementi, quali luce e ombra, tradotti in illuminazione e spesso schermatura, lo spazio - da gestire o da inquadrare -, il colore, da calibrare rispetto al contesto - nel primo caso -, come espediente di comunicazione, nel secondo.

Il legame tra architettura e fotografia è il tema di cui si sta occupando il ciclo Obiettivo Architettura giunto ormai al suo terzo appuntamento e in corso fino al 12 dicembre al Museo MAXXI, volto a definire il legame inscindibile tra architettura e immagine fotografica.

Lucia Bosso, curatrice della rassegna, descrive il progetto sostenendo che "Se l'interpretazione dello spazio progettato passa dalla sua contemplazione più che dal farne esperienza, allora la conoscenza e la comprensione dell'architettura sono condizionate dal proprio ritratto fotografico, che diviene esso stesso essenza dell'oggetto che descrive, e strumento sostanziale per accedervi". 

Nel prossimo incontro, previsto per venerdì 10 novembre alle ore 18:00 saranno protagonisti di questo confronto Gianluca Peluffo, - fondatore di Peluffo & Partners dopo l'esperienza ventennale con 5+1AA terminata nel corso di quest'anno - e Ernesta Caviola nota per il suo originale linguaggio sviluppato attraverso la fotografia analogica nel racconto di architettura e città più in generale: due personalità di spicco nel panorama architettonico, l'uno per la sua architettura "rinascimentale" e "contemporanea" allo stesso tempo, l'altra per il suo occhio puntuale nello spazio.

Si tratta di un legame professionale ormai consolidato, che negli anni ha visto la fotografa riportare attraverso immagini numerosi progetti dell'architetto: ne sono esempio la Scuola di Zugliano, dove la fotografia è riuscita a raccontare un edificio in dialogo con il territorio ed il paesaggio, al tempo stesso funzionale e dai tratti riconoscibili, o l'innovativa Sede Iulm, complesso nella periferia di Milano in cui mattoni, calcestruzzo a vista e vetro si mescolano in un perfetto esempio di architettura d'avanguardia. 

Quello tra architetto e fotografo è dunque un "gioco di squadra", un rapporto lavorativo fondato su uno stesso modo di vedere le cose, seppur da punti di vista differenti. Sarà dunque interessante scoprire cosa ci racconteranno Gianluca Peluffo e Ernesta Caviola a riguardo.

Scuola di Zugliano (VI) | Peluffo con 5+1AA, Foto: ©Ernesta Caviola

Milano, Sede Iulm | Peluffo con 5+1AA, Foto: ©Ernesta Caviola

OBIETTIVO ARCHITETTURA
Gianluca Peluffo in conversazione con Ernesta Caviola

venerdì 10 novembre 2017 | ore 18:00
MAXXI - Auditorium, via Guido Reni 4A, Roma

www.maxxi.art

pubblicato il: - ultimo aggiornamento: 

nov 10

#3 Obiettivo Architettura. Gianluca Peluffo ed Ernesta Caviola converseranno sul legame tra architettura e fotografia MAXXI - Auditorium, via Guido Reni 4A, Roma

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