Venezia rilancia il dialogo tra arte e architettura: il Comune avvia un grande piano per l’arte contemporanea nelle nuove architetture. Se ne parla in un convegno internazionale presso la Facoltà di Design e Arti dell'Università Iuav di Venezia.
A cosa serve l’arte contemporanea?
Secondo la legge 717 del 1949, nota come legge del 2%, può anche servire ad abbellire e integrare l’architettura. Una legge fino a oggi poco utilizzata dalle Amministrazioni Pubbliche e, di fatto, osteggiata più dal mondo degli architetti che da quello degli artisti. Riformare la legge, capire i motivi di un'applicazione discontinua e inefficace, costruire nuove opportunità di relazione tra l'arte e l'architettura:
Saranno presentate le iniziative di di Venezia, Roma, di Torino e della Campania, che hanno recentemente sviluppato significative esperienze di impiego della normativa del 2%. Si parlerà quindi più specificamente della normativa, delle proposte di riforma avanzate in ambito parlamentare e di procedure innovative per l’ impiego di questa legge.
L’attenzione sarà rivolta anche all'ambito internazionale, in particolare alla dimensione concettuale del rapporto arte/architettura.
L’Assessore alla Cultura del Comune di Venezia Armando Peres, la critica d’arte Angela Vettese, Katharina Blaas-Pratscher, direttore del programma di Public Art per la Bassa Austria, gli artisti Michelangelo Pistoletto e Joseph Kosuth, gli architetti David Chipperfield e Antonio Di Mambro discuteranno delle problematiche sollevate da questo dialogo, mai completamente risolto, e di nuove opportunità di incontro.
Ulteriori informazioni e programma delle due giornate su
www.comune.venezia.it/news/duexcento/
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