Domani. Il prototipo sostenibile per costruire sul costruito

in mostra il nuovo modulo abitativo flessibile di Andrea Rinaldi e Roberta Casarini

Fino al 21 ottobre è visitabile al Mattatoio di Roma il prototipo "domani", un nuovo modulo abitativo flessibile, adattabile e modulare, pensato per essere aggiunto sugli edifici esistenti come risposta al crescente consumo di suolo, realizzato dagli architetti Andrea Rinaldi e Roberta Casarini e vincitore del concorso Eco_Luoghi 2017/18.

L'eco-casa domani evoca già dal nome l'intenzione di proporre un nuovo modo di pensare gli edifici e le città del futuro, indagando la rigenerazione architettonica, energetica e sociale del suolo cittadino.

Come risposta all'aumentare della popolazione, alla crescente dissoluzione del suolo e alle modificazioni dei sistemi di vita i progettisti hanno immaginato per questo progetto un sistema di addizioni volumetriche che si inseriscono nel costruito con discrezione, proponendo un intervento che si avvicina al recladding e permette l'adeguamento sismico, energetico ed estetico delle preesistenze, ma anche l'addizione di porzioni immobiliari incrementali.

Un'architettura circolare costruita per moduli

Applicando i principi dell'economia circolare i prototipi domani sono stati pensati per essere costruiti per strati, con tecnologie leggere a secco facilmente smontate, cambiate e sostituite quando hanno finito il proprio ciclo di vita.

Ogni spazio abitativo è articolato in moduli di 1,80 x 4,50 metri lineari, costruiti interamente in fabbrica e montati tra loro in cantiere con collegamenti magnetici, una modularità che permette diverse variazioni di forma e taglia (S, M, L, XL) per adattarsi a luoghi e necessità. L'altezza invece, ridotta di 2,40 metri, è stata studiata per poter incrementare la densità urbana potendo sovrapporre un maggior numero di piani rispetto ad una costruzione standard.

I singoli moduli, una volta assemblati tra loro, danno vita a volumetrie morbide e continue interrotte solamente in corrispondenza del patio verde, creando ambienti unitari rivestiti di legno di larice che sfruttano arredi e attrezzature per la suddivisione spaziale.

All'interno di domani la tecnologia è dominante, la gestione della corrente elettrica è portatile grazie a binari elettrificati che permettono lo spostamento di prese e interruttori nel punto in cui se ne ha bisogno e l'accesso all'abitazione stessa avviene senza chiavi ma con la sola vicinanza del proprio smartphone.

Le prestazioni dell'involucro

Per assicurare prestazioni energetiche di massimo livello è stato studiato un sistema di facciata ventilata con lastre bianche termo-curvate caratterizzate da elevata riflessione solare, grande resistenza ai raggi UV, ottime proprietà antibatteriche e fotovoltaiche e completamente riutilizzabili alla loro dismissione.

La coibentazione esterna dell'abitazione è realizzata invece con pannelli di poliestere spessi 120 mm ottenuti dalla riconversione dei rifiuti plastici, mentre quella interna è realizzata con isolanti sottili termoriflettenti. Le parti trasparenti dell'involucro sono realizzati con profili in alluminio Schüco e monoblocchi con un sistema di Ventilazione Meccanica Controllata integrato.

Tutti gli strati con cui è composto l'involucro di Domani sono progettati per avere differente durata nel tempo ed essere, al termine del loro ciclo di vita, riconvertiti o riutilizzati in coerenza con un'idea di ciclo economico circolare che minimizza la produzione di rifiuti.

domani l'eco-casa sostenibile e circolare

Il Mattatoio, Piazza Orazio Giustiniani 4, Roma
21 settembre - 21 ottobre 2018

pubblicato il:

set 21
ott 21

Domani. Il prototipo sostenibile per costruire sul costruito in mostra il nuovo modulo abitativo flessibile di Andrea Rinaldi e Roberta Casarini
Roma, Il Mattatoio, Piazza Orazio Giustiniani, 4

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