Il ruolo dell'ingegneria strutturale come interlocutore autorevole e sinergico dell'architettura è al centro dell'incontro L'anima delle costruzioni. Il pensiero dietro alle strutture complesse che danno anima e forza agli edifici che hanno cambiato lo skyline delle nostre città organizzato da Redesco alla Triennale di Milano nell'ambito di Bookcity.
L'appuntamento è organizzato da Redesco Structural Engineering (REsearch + DESign + COnsulting), uno dei principali studi di ingegneria strutturale, autori delle strutture di alcuni tra gli edifici simbolo della storia recente di Milano come la Torre di Zaha Hadid Architects, l'Area Ex Varesine, Milano Expo Gate, l'headquarter di Ermenegildo Zegna e L'Oreal e la Torre Libeskind.
Partendo dal volume monografico su Redesco "Strutture complesse, libero pensiero", edito da Skira e curato dagli architetti Luca Molinari e Anja Visini, la mattinata percorrerà un inedito viaggio dentro le strutture di alcuni edifici che hanno cambiato lo skyline delle città.
L'incontro sarà condotto dall'architetto Luca Molinari con la partecipazione, insieme all'Ingegnere Mauro Eugenio Giuliani, Direttore tecnico di Redesco, dell'architetto e scrittore Gianni Biondillo, profondo conoscitore di Milano, diventato testimonial di un viaggio a piedi per le vie e i quartieri della città per svelarne il lato più intimo.
Durante la mattinata Biondillo accompagnerà il pubblico in un altro curioso viaggio, un tour intimo e intenso tra i progetti che hanno caratterizzato lo skyline di Milano visti e raccontati dall'interno.
Mico Centro Congressi
L'idea è quella di far riscoprire l'importanza dell'ingegnere strutturale come interlocutore autorevole e sinergico dell'architettura, promuovendo il lavoro altrettanto creativo che è necessario per concretizzare una forma sotto la pelle di un progetto spesso complesso.
Per Mauro Eugenio Giuliani, "la nascita del progetto è intesa come relazione tra idea e processo di sviluppo; le scelte e il funzionamento dei sistemi strutturali e la realizzazione in cantiere sono gli elementi con cui si costruisce sinergicamente il rapporto tra ingegneria e architettura".
Agli ingegneri è richiesta, ancor di più oggi con una progettazione fortemente digitale, "la capacità di applicare le competenze tecniche alle idee progettuali per concretizzare e rendere stabili forme sempre meno lineari". Un esempio è la Torre di Zaha Hadid: un sistema strutturale che ha richiesto di affrontare importanti sfide per rispondere alle richieste di architettura, sicurezza, economia, funzionalità e costruibilità. "Abbiamo prima risolto la torsione della torre, generate dalla inclinazione delle colonne attorno al nucleo, scegliendo nel contempo i materiali, le forme ed i metodi costruttivi più efficienti." spiega l'ingegnere Giuliani.
L'ingegneria strutturale "coniuga concretezza e immaginazione, e crea valore attraverso la profondità della conoscenza e il coraggio dell'invenzione".
Torre Hadid Podium
Headquarter Ermenegildo Zegna
Torre Generali
L'anima delle costruzioni. Il pensiero dietro alle strutture complesse che danno anima e forza agli edifici che hanno cambiato lo skyline delle nostre città
Triennale di Milano, La Saletta Lab, viale Emilio Alemagna, 6
domenica 18 novembre 2018 | ore 10.30
Maggiori informazioni:
https://bookcitymilano.it/
pubblicato il: - ultimo aggiornamento:
Sotto la pelle del progetto. Redesco racconta l'ingegneria strutturale al Bookcity di Milano conferenza alla Triennale di Milano con Luca Molinari, Gianni Biondillo e Mauro Eugenio Giuliani
Triennale di Milano, viale Emilio Alemagna 6