La Triennale di Milano con la nuova mostra "Ricostruzioni. Architettura, città e paesaggio nell'epoca delle distruzioni" curata da Alberto Ferlenga e Nina Bassoli si rivolge in modo inedito al tema della ricostruzione, guardando ai casi virtuosi nazionali ed esteri per contribuire a costruire una cultura che sappia andare oltre l'emergenza e tornare ad immaginare il futuro.
Le pratiche di ricostruzione, oltre a rappresentare momenti fondamentali di riflessione sul futuro delle città, hanno fornito un eccezionale patrimonio di esperienze tecniche e culturali relative alle nuove modalità dell'abitare, alla salvaguardia dei monumenti, alla conservazione delle identità urbane e territoriali, al rapporto tra ambiente costruito e paesaggio e, più recentemente, all'adeguamento alle mutate condizioni climatiche.
La mostra riunisce progetti diversi, per epoca e luoghi, con lo scopo di sviluppare una riflessione trasversale sulle prospettive future che, dal Medio Oriente alle Americhe, coinvolga l'azione dei governi e la cultura degli architetti.
I singoli casi studi, italiani e stranieri, saranno raccontati attraverso centinaia di documenti storici, tra cui immagini di cronaca e fotografie, frammenti di film, documentari e più di cinquanta disegni e modelli originali, verranno così presentate le specificità di ogni realtà attraverso cui è possibile rintracciare le grandi questioni comuni sulla ricostruzione.
Basilica di Collemaggio, L'Aquila, 2010 | photo Michele Nastasi
L'allestimento, curato da Filippo Orsini, si rifa al cantiere e ai materiali e alle strutture tipiche delle opere provvisionali di emergenza, proponendo al visitatore un percorso immersivo rispetto al racconto dei principali casi italiani - dopoguerra, Vajont, Belice, Friuli, Irpinia, Pozzuoli, Umbria e Abruzzo - intervallato da isole tematiche che ospitano i focus dei casi esteri - Germania, Inghilterra, Francia, Grecia, Macedonia, Portogallo, Cile, Giappone e da alcune sperimentazioni tecnologico-architettoniche a scala reale.
A conclusione della panoramica un approfondimento sul caso Siria approfondirà da un lato l'immensa devastazione territoriale e dall'altro quella più minuta degli insediamenti e di alcune proposte di intervento architettonico
La fine del percorso apre il dibattito su situazioni ancora irrisolte, in particolare sul territorio italiano, lasciando la parola alle 35 fotografie di Giovanni Chiaramonte, Olivo Barbieri, Paolo Rosselli, Michele Nastasi e Filippo Romano che raccontano quel tempo sospeso di carattere emergenziale che caratterizza sempre di più i luoghi colpiti da guerre o catastrofi prima ancora che siano fissati i parametri della ricostruzione.
Infine, una selezione delle oltre 300 proposte tra progetti, ricerche e iniziative raccolte attraverso una call durante i mesi di preparazione della mostra si offre come un laboratorio aperto, che pone ulteriori interrogativi sul ruolo degli architetti e della cultura architettonica nella ricostruzione.
A cura di Alberto Ferlenga e Nina Bassoli
con Claudia Gallo e Jacopo Galli
Progetto di allestimento: Filippo Orsini
Progetto grafico: Origoni Steiner architetti associati
Siria, distruzioni | photo Micol Biassoni
Ricostruzioni. Architettura, città e paesaggio nell'epoca delle distruzioni
Triennale di Milano, viale Emilio Alemagna 6
Inaugurazione: giovedì 29 novembre 2018 | ore 19.00
periodo 30 novembre 2018 - 10 febbraio 2019
orari martedì - domenica 10.30 - 20.30
Biglietto
Intero 9 euro | ridotto 7,5 euro
biglietto unico per tutte le mostre 13 euro
Maggiori informazioni:
www.triennale.org/mostra/ricostruzioni
pubblicato il: - ultimo aggiornamento:
Ricostruzioni. Architettura, città e paesaggio nell'epoca delle distruzioni mostra alla Triennale di Milano
Triennale di Milano, viale Emilio Alemagna 6