Giardini storici, fra verità e finzione. Tornano le giornate internazionali di studio sul paesaggio

Letture, restituzioni, interpretazioni critiche dei modelli storici nel paesaggio del XX e del XXI secolo

Si svolgerà negli spazi Bomben della Fondazione Benetton Studi Ricerche di Treviso l'appuntamento annuale con le giornate internazionali di studio sul paesaggio che quest'anno si concentreranno sui giardini storici interpretati attraverso le letture, le restituzioni e le interpretazioni critiche dei modelli storici nel paesaggio del XX e del XXI secolo.

L'evento, curato dal Comitato scientifico della Fondazione con il coordinamento di Luigi Latini e Simonetta Zanon, vedrà la partecipazione di relatori provenienti da Italia, Europa e Stati Uniti che si confronteranno sulla necessità di coltivare la storia del giardino come fertile termine di riferimento culturale.


Giardino "Et in Arcadia ego", Uetliberg, Svizzera, progetto di Dieter Kienast (1989-1994) | foto di Luigi Latini

Giornate internazionali di studio sul paesaggio 2019 

"La quindicesima edizione delle giornate di studio" racconta Luigi Latini, presidente del Comitato scientifico della Fondazione Benetton "intende sottolineare l'importanza di tener vive la ricerca e la discussione attorno al tema del "giardino storico", affinché esso continui a esercitare un ruolo germinale e propositivo rispetto al dibattito sul paesaggio contemporaneo, all'orientamento dei corsi di studio di ogni livello in questo campo, ai luoghi nei quali si ha la responsabilità di intervenire in contesti dove tale eredità storica si manifesta sia in estensione che in profondità".

Le giornate, continua Latini, si rivolgeranno "con uno sguardo apparentemente ironico e ai limiti dell'irriverente, ai momenti nei quali, nel secolo scorso, si è fatto uso della storia per replicarne le forme e i modelli, producendo addirittura vere e proprie copie di giardini che esprimono un'attitudine verso il passato che oggi possiamo rileggere con maggiore consapevolezza, anche alla luce di alcuni rischi che la cultura contemporanea corre nell'accostarsi al paesaggio storico.

In parallelo, guardando allo stesso arco temporale, le giornate metteranno in luce i molti esempi nei quali, invece, il lavoro nel campo del giardino storico è avvenuto all'insegna della continuità, sviluppando interesse sia verso la conoscenza, sia verso un esercizio di interpretazione critica della storia e delle necessarie trasformazioni guidate dalla saggezza e della sapienza che stanno alla guida di ogni gesto e ispirano ogni decisione".

Organizzazione delle giornate

Le giornate saranno organizzate in due sessioni:.

  • La prima, di giovedì 21 febbraio, incentrata sul tema Il gioco delle riproduzioni, raccoglie esperienze svolte nel XX secolo legate dall'uso dei modelli storici, partendo dalla vicenda della "migrazione" del giardino italiano oltreoceano, per giungere a fenomeni più contemporanei che interessano la riproposizione di forme storiche in contesti diversi.
    La giornata sarà conclusa da una testimonianza sul tema della riproduzione del giardino e del paesaggio nel cinema.
  • La seconda, di venerdì 22 febbraio, sul tema Esercizi di lettura critica, racconta l'attitudine, che percorre il secolo XX e il panorama attuale, che ha visto lo svolgersi di un lavoro di interpretazione critica, tesa a ricavare dal giardino le ragioni di un progetto che non congela le forme della storia, ma s'interroga sulla continuità dei luoghi, dei contesti di appartenenza, e sulla presenza di coloro che li abitano e si prendono cura del loro futuro.
    Tra gli interventi della giornata, un breve resoconto degli esiti del workshop di progettazione sul giardino di Villa Farsetti a Santa Maria di Sala (Venezia), condotto dalla Fondazione nel 2018, e la presentazione di Prati urbani.


Giardino di Villa Gamberaia, Settignano, Firenze, dettaglio del parterre ridisegnato negli anni venti del Novecento | foto di Luigi Latini

I relatori

  • Christian Bertram | Universiteit Van Amsterdam, Department of Art History/Dipartimento di Storia dell'Arte (NL)
  • Hervé Brunon | CNRS, Centre André Chastel, Paris (FR)
  • Paolo Bürgi | architetto paesaggista, Studio Bürgi, Camorino (CH)
  • Vincenzo Cazzato | Università del Salento, Dipartimento Beni Culturali, Lecce
  • Stéphanie de Courtois | Ecole nationale supérieure d'architecture de Versailles,équipe de recherché AM:HAUS- Actualité des modernismes - histoire, architecture, urbanisme, sociétés (FR)
  • Raffaella Fabiani Giannetto | National Endowment for the Humanities Fellow, Folger Shakespeare Library, Washington (USA)
  • Anette Freytag | Rutgers University, Department of Landscape Architecture, New Brunswick, NJ (USA)
  • Luigi Gallo | Università degli Studi della Basilicata, Dipartimento delle Culture europee e del Mediterraneo, Matera
  • Annemarie Lund | Chief Editor «Landskab», København (DK)
  • Marta Maffucci | scenografa, Roma
  • Finola O' Kane Crimmins | University College, School of Architecture, Planning and Environmental Policy, Dublin (IE)
  • Filippo Pizzoni | architetto paesaggista, aMAZING_sTUDIO, Milano
  • Giuseppe Rallo | Soprintendenza ai BB.AA.PP. delle province di Ve-Bl-Pd-Tv, Venezia
  • Beate Reuber | Grün Berlin-"Gärten der Welt" (DE)
  • Bianca Maria Rinaldi | Politecnico di Torino, Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio

Appuntamento

Treviso, Auditorium spazi Bomben, via Cornarotta 7
21 e 22 febbraio 2019

Iscrizione

La partecipazione alle giornate di studio è libera, fino a esaurimento dei posti disponibili.
Per ragioni organizzative si prega di comunicare la propria adesione tramite il form online.

Crediti formativi

Agli architetti e agli agronomi/forestali iscritti ai rispettivi ordini professionali che ne faranno richiesta saranno riconosciuti i crediti formativi.

Programma completo su:
www.fbsr.it

pubblicato il:

feb 21
feb 22

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Treviso, Auditorium spazi Bomben, via Cornarotta 7

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