Buone notizie per chi sta programmando un viaggio a Parigi, per il grande successo di critica e pubblico riscontrato la retrospettiva parigina dedicata dal Musée Des Art Décoratifs a Gio Ponti viene prolungata fino al 5 maggio 2019.
La mostra, a cura di Olivier Gabet, Dominique Forest, Sophie Bouilhet-Dumas e Salvatore Licitra in collaborazione con "Gio Ponti Archives", ripercorre sei decenni di carriera del grande artista milanese (1891-1979), esponendo oltre 500 pezzi provenienti da tutto il mondo per raccontare un'attività progettuale che spazia dall'architettura al design, fino all'editoria e alla scenografia.
Per ritrovare in Italia l'universo creativo del grande maestro bisognerà invece aspettare il prossimo novembre, quando il MAXXI di Roma ospiterà la mostra "Gio Ponti. Amare l'Architettura", curata da Maristella Casciato, Fulvio Irace con Margherita Guccione, Salvatore Licitra e Francesca Zannella.
Per approfondire la storia di Gio Ponti infine si rimanda al recente documentario di Rai Cultura, all'interno del ciclo "I Tre Architetti", andato in onda il 1 febbraio scorso su Rai 5.
Period Room | Tutto Ponti, Gio Ponti Archi-designer | Mad Paris
Tutto Ponti, Gio Ponti Archi-designer
Dall'architettura al design il percorso della mostra si apre con una riproduzione in scala della facciata della Cattedrale di Taranto per proseguire poi con alcuni esemplari preziosi di oggetti pontiani, dalle ceramiche (le creazioni per Richard Ginori) all'argenteria (i pezzi storici della Christofle), dai vetri (di Venini) all'editoria (le più belle copertine di Domus), alle lampade (di Fontana Arte) ai mobili (di Cassina e alle collaborazioni con Fornasetti) fino al lungo storyboard che, come un canovaccio teatrale, rappresenta il progetto di trasposizione cinematografica del "Enrico IV" di Pirandello.
A conclusione del percorso sono state riprodotte sei Room History, ognuna rappresentante un decennio dell'opera di Ponti, per offrire una visita inclusiva di alcune delle sue opere più importanti: l'Ange Volant nell'aera parigina, l'edificio Montecatini a Milano, il Palazzo Bo - Università di Padova, Villa Planchart a Caracas, la casa di Gio Ponti in Via Dezza a Milano e l'Hotel Parco dei Principi a Sorrento.
La realizzazioni delle Period Room sono state rese possibili anche grazie al lavoro artigianale di alcune aziende italiane, come Ceramica Francesco De Maio, esclusivista mondiale per la produzione e commercializzazione dei decori Blu Ponti, che ha utilizzato il suo savoir faire per ricreare due location.
Una è la stanza dell'Hotel Parco dei Principi di Sorrento in cui sono state realizzate le maioliche decorate a mano, che riproducono lo smalto, i colori, i decori e lo spessore di quelle fatte negli anni '60 e la riproduzione in cotto fatto a mano dei ciottoli a rilievo bianchi e blu disegnati all'epoca da Ponti per rivestire la hall dell'hotel.
L'altra è la casa di Via Dezza a Milano, in cui è stata riprodotta la famosa maiolica 25x25cm in cotto fatto a mano rigato in diagonale bianco e giallo disegnata da Ponti negli anni '50.
Appuntamento
Musée Des Art Décoratifs
107 Rue de Rivoli, Paris
fino al 5 maggio 2019
Maggiori informazioni
https://madparis.fr/
pubblicato il:
Tutto Ponti, Gio Ponti Archi-designer: prolungata fino a maggio la retrospettiva al MAD di Parigi Musée Des Art Décoratifs, Rue de Rivoli 107, Paris