Sarà visitabile fino al 14 luglio presso il Museo e Real Bosco di Capodimonte "Caravaggio Napoli", la mostra - curata da Maria Cristina Terzaghi e Sylvain Bellenger (direttore del museo) e prodotta da Electa Editore - volta ad approfondire il periodo napoletano dell'artista e l'eredità lasciata nella città partenopea.
L'allestimento, a cura di COR arquitectos con Flavia Chiavaroli e il progetto grafico dello Studio Sonnoli, disegna le sale evocando le insulae della città napoletana, fatta di vicoli, scorci prospettici, di materia e stratificazione; ambienti che dialogano tra di loro e dove i dipinti sono gli unici protagonisti della mise-en scène drammatica che consente un contatto intimo con le opere esposte.
Con un rigoroso approccio scientifico, Caravaggio Napoli struttura il percorso attraverso 6 tappe corrispondenti a 6 temi di raffigurazione: Il Pio Monte della Misericordia, La Flagellazione, La Salomè con la testa del Battista, La Crocifissione di Sant'Andrea, Le Maddalene in estasi e San Giovanni Battista e Il Martirio di Sant'Orsola.
Accanto alle 6 opere del Merisi, provenienti da istituzioni italiane e internazionali, sono in mostra anche 22 quadri di artisti napoletani (quali Tanzio da Varallo che a Napoli trascorse un intero decennio in contemporanea a Caravaggio) che ne registrano immediatamente la novità venendone travolti, con soggetti ricorrenti nei dipinti del Maestro.
Foto: © Francesco Squeglia
Il riscontro visivo tra le opere raccolte in Sala Causa permette riflessioni e chiarimenti immediati sul legame tra l'artista e la città, evidenziato ancor più da un "diario", che racchiude una dettagliata crono-biografia riorganizzando le conoscenze letterarie e documentarie (edite e inedite) del periodo.
Le sale-insulae si percorrono nell'ombra e nella penombra attraverso porte, scorci di finestre, architravi, passaggi scuri, dove continui rimandi permettono di confrontare le varie opere su diversi piani visivi. Attraverso il bookshop, infine, si accede alla sala video-mutimedia dove, per mezzo delle tecnologie di Google Art, è possibile investigare nel dettaglio la superficie dei dipinti. In chiusura anche un filmato a cura di Matteo Pedicini che racconta i 18 mesi di Caravaggio a Napoli.
Foto: © Francesco Squeglia
Foto: © Giacomo Visconti
Caravaggio e Napoli
Caravaggio giunse a Napoli in seguito alla fuga da Roma, dove era stato coinvolto nell'omicidio di Ranuccio Tomassoni, tormentato dal senso di colpa, ricercato e condannato a morte dalla giustizia romana.
La particolare tensione morale è evidente nella produzione napoletana, così drammatica e vicina alla visione oggi associata al grande artista. Complessivamente visse solamente 18 mesi nella città partenopea (tra ottobre del 1606 e giugno del 1607 e, successivamente, nell'autunno del 1609 per circa un anno fino alla morte avvenuta a Porto Ercole nel viaggio di ritorno verso Roma, nel luglio del 1610), periodi brevi ma intensi e fondamentali sia per la sua vita che per la sua carriera artistica.
Foto: © Francesco Squeglia
di Elisa Scapicchio
Maggiori informazioni
museocapodimonte.beniculturali.it
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Il mondo di Caravaggio a Napoli nell'allestimento tra ombra e penombra di COR Arquitectos e Flavia Chiavaroli Museo Capodimonte, Napoli