Atelier Mendini: le architetture. Al Museo Nivola una retrospettiva che celebra il grande designer a 3 mesi dalla sua scomparsa

Dal 4 maggio al 16 giugno, a tre mesi dalla scomparsa di Alessandro Mendini, il Museo Nivola di Orani (NU) ospita la mostra Atelier Mendini: le architetture.

Curata da Aldo Colonetti e realizzata in collaborazione con Abet Laminati, la mostra è un omaggio al celebre designer con l'intento di metterne in luce i cinquant'anni di progetti: 25 straordinari plastici in legno che raccontano tutte le architetture pubbliche e private dell'Atelier Mendini, riproduzioni fedeli degli edifici accompagnati da una serie di disegni.

"Questa è la nostra eresia: la struttura dell'architettura si risolve nella facciata, la funzione dell'oggetto trova compimento nel racconto decorativo della superficie, ogni cosa è il disegno o la scultura di sé medesima: progettare è dipingere." Così Alessandro Mendini riassumeva nel 1994 la filosofia dell'Atelier, straordinario workshop permanente che sotto la guida sua e del fratello Francesco ha inaugurato un nuovo modo di fare architettura, arte e design.

Dal visionario Groninger Museum in Olanda (1989-1994) alla Torre del Paradiso a Hiroshima, in Giappone, fino ai recentissimi progetti per il Sud Corea, nella mostra gli edifici più celebri dell'Atelier rivivono in una dimensione miniaturizzata, gulliveriana, di sculture-giocattolo.

Come affermato da Aldo Colonetti, "I modelli non sono solo strumenti progettuali, ma opere espressive autonome, sembrano paracadutati improvvisamente nello spazio del museo con la loro forza progettuale inattesa".

Postmoderna e neo-costruttivista, l'architettura mendiniana è coloratissima e allegra, capace di sovvertire il rapporto fra struttura e decorazione, dove quest'ultima è, per Mendini, "culto della superficie, sulla quale si iscrive, decorandola, una ricchezza del racconto visivo che riscatta la stupidità della funzione."

© Atelier Mendini

Presentati nel 2018 alla Triennale di Milano, i modelli di Mendini, oggi al Museo Nivola, dialogano con l'architettura semplice ed essenziale dello spazio espositivo, grazie all'allestimento, curato da Alessandro Floris che, puntando sul colore, rievoca le gamme vivaci e luminose del tipico cromatismo mendiniano

La grandiosità dell'Atelier Mendini - continua Colonetti - sta nella duplice capacità "da un lato di ridurre la complessità delle forme possibili a una serie di linguaggi compositivi di derivazione galileiana, privilegiando le figure geometriche e le relazioni matematiche, e dall'altro lato, di affermare che il colore non è una variabile soggettiva: è parte costituente e strutturale del mondo".

A concludere l'esposizione, nella terrazza panoramica del Museo, le iconiche poltrone Proust in versione da esterni, compongono un angolo di socialità per il riposo e la conversazione, strutturato come un salotto: un omaggio, realizzato in collaborazione con Magis, all'idea di Alessandro Mendini secondo cui "il museo deve essere istituzionale ma non paternalista, deve essere gentile e accogliente come una casa privata".

Alessandro Mendini con la luce notturna Campanello, 2016. Ph. © Roberto Gennari Feslikenian

di Elisa Scapicchio

Maggiori informazioni: www.museonivola.it

pubblicato il: - ultimo aggiornamento: 

mag 04
giu 16

Atelier Mendini: le architetture. Al Museo Nivola una retrospettiva che celebra il grande designer a 3 mesi dalla sua scomparsa Orani, Museo Nivola

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