Le grandi finestre con vista sulla città di Roma illuminano le sale della Real Academia de España, sotto il Gianicolo, che fino a metà maggio ospiterà la mostra "Trame della Memoria", promossa dalla Fundació Enric Miralles, con il supporto del MITMA (Ministero dei Trasporti, Mobilità e Agenda Urbana del Governo di Spagna) - Direzione Generale di Agenda Urbana e Architettura.

Protagonisti dell'esposizione sono cinque interventi architettonici dello studio barcellonese, realizzati dal 1992 ad oggi in luoghi di grande rilevanza storica: sono il Mercato e il quartiere di Santa Caterina a Barcellona, il Municipio di Utrecht, il Parlamento di Scozia, la trasformazione di Hafencity nell'antico porto di Amburgo e la nuova chiesa e complesso parrocchiale di San Giacomo a Ferrara, completato pochi mesi fa.

Un arco temporale di 30 anni che riporta lo studio di Barcellona in questa splendida cornice per la terza volta. Dopo quella del 1995 e la successiva del 2012, questa terza è "un omaggio alla memoria e alla continuità, ma anche all'intenzione di integrarsi nelle trame della tradizione senza rinunciare all'invenzione e alla novità" - spiega proprio Benedetta Tagliabue, curatrice della mostra e direttrice della Fundació Enric Miralles e dello studio Benedetta Tagliabue - EMBT), e recentemente ospite nella capitale per la consegna del Prix de Rome.

E difatti, proprio "continuità" è la parola chiave: quella tra la preesistenza e il nuovo intervento architettonico, così come continuità dello studio di architettura EMBT nel passaggio dalla direzione congiunta dei due creatori a quella in solitario della Tagliabue, dopo la prematura scomparsa di Enric Miralles, avvenuta nel 2000. 

Una continuità che si riscontra in ogni edificio, sin dall'approccio progettuale che "scava, gioca con quello che trova per comprendere cosa lasciare e cosa, invece, è necessario sacrificare" - prosegue l'architetto. "Per me Enric è stato importantissimo e continuare l'attività dello studio significa, infatti, averlo preso come una traccia, come uno spunto vivo" - conclude.

foto: © Paolo Fassoli

Il percorso espositivo e l'allestimento: dai collage, a modelli e fotografie

Quattro sale per 5 progetti, in un allestimento - a cura di Caterina Miralles (figlia di Benedetta Tagliabue e Enric Miralles) - articolato attraverso una sequenza atemporale e non lineare.

Il sistema espositivo, progettato proprio da Enric Miralles per la fiera ARCO di Madrid del 1996 e realizzato qui per la prima volta, accoglie ordinatamente schizzi, disegni, modelli di studio su varie scale e fotografie dei cinque edifici raccontati, uniti dal filo conduttore della casa dei due architetti, evocata grazie alla presenza di una serie di decollage nelle pareti di ogni sala, stampe a scala reale di immagini della casa, sovrapposte e strappate in vari layer che consentono al visitatore di intravedere cosa c'è sotto.

Una tecnica, quella del collage, che è da sempre un segno distintivo dello studio in tema di rappresentazione, che inquadra i particolari per restituire una panoramica d'insieme libera di muoversi lungo le pareti, che rompe il perimetro e segue più direzioni, facendo corrispondere nuovi significati e contorni sempre diversi.

foto: © Elisa Scapicchio

L'ultima sala dà accesso al chiostro dell'Accademia, dove la mostra continua con una sequenza di altri progetti, importanti per il contesto storico in cui si inseriscono e per la loro capacità di adattarsi ai diversi luoghi geografici e a mutevoli situazioni.

Come le pagine di un grande libro, troviamo esposti Romanville in Francia, il lungomare di Rimini, il Kàlida Center a Barcellona, l'installazione Too Good To Waste, il Padiglione di Shangai, la mostra Voglia d'Italia al Vittoriano, la stazione di Napoli e le mostre "Paseos" e "Lessico Italiano" alla Real Academia de España en Roma.

Infine, al piano superiore, in una delle sale panoramiche, è possibile scoprire i "guiños", oggetti provenienti da altri interventi della coppia Miralles Tagliabue, ubicati al di fuori del percorso espositivo e che "fanno l'occhiolino" alla mostra. Si tratta dei vasi e delle ceramiche del Parco di Diagonal Mar a Barcellona, lampade della mostra MIRALLES. Perpetuum Mobile e il tavolino e sedute del "Taller de los sueños".

foto: © Elisa Scapicchio

foto: © Paolo Fassoli

foto: © Elisa Scapicchio

TRAME DELLA MEMORIA
Interventi architettonici sul patrimonio
di Enric Miralles e Benedetta Tagliabue EMBT 1992 - 2022
 
Real Academia de España en Roma
piazza di S. Pietro in Montorio 3 

3 marzo - 15 maggio 2022
ingresso libero | orari
→ dal martedì a venerdì | 12.00 - 16.00 (ultimo ingresso alle 15.30)
→ sabato e domenica dalle 10.00 alle 18.00 (ultimo ingresso alle 17.30) Ingresso libero 

+info: mirallestagliabue.com

pubblicato il:

mar 03
mag 15

Trame della memoria. Roma fa da sfondo ai progetti di Miralles Tagliabue EMBT collage, modelli e foto alla Real Academia de España a Roma
Real Academia de España en Roma

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