Giornata internazionale dei monumenti e dei siti 2022

Questo 2022, raccoglie e celebra un anniversario importante: sono infatti trascorsi quarant'anni da quando, nel 1982, l'ICOMOS - organizzazione non governativa advisory body dell'UNESCO, la cui missione è quella di promuovere la conservazione, la protezione, l'uso e la valorizzazione di monumenti, complessi costruiti e siti - ha istituito il 18 aprile come Giornata internazionale dei monumenti e dei siti.

In seguito all'adozione da parte dell'UNESCO durante la22a Conferenza generale, ogni anno, in questa occasione, ICOMOS propone un tema per le attività che devono essere organizzate dai suoi membri, dai comitati scientifici nazionali e internazionali, dai partner e da chiunque voglia partecipare alla celebrazione della Giornata.

Il tema dello Spring Focus 2022

Il tema portante di quest'anno sarà "Patrimonio culturale e clima", per il quale ICOMOS e l'International Academy After the Damages intendono mostrare i diversi modi in cui il patrimonio può essere una fonte di conoscenza impiegata per affrontare il cambiamento climatico e migliorare la sostenibilità sociale delle nostre architetture.

Dichiara Maurizio di Stefano - Presidente ICOMOS Italia: "È un momento difficile quello che stiamo vivendo. Un momento in cui, in alcune parti del mondo, è la memoria dell'uomo ad essere attaccata: cancellare le tracce culturali di un popolo vuol dire volerne cancellare la storia. La scelta del tema di questo Spring Focus relativo alla prevenzione e tutela dai rischi climatici risale, naturalmente, a ben prima che scoppiasse questo conflitto bellico, così prossimo all'Europa intera. Per ICOMOS e After the Damages il punto centrale resta la tutela del patrimonio dal decadimento e la vulnerabilità dei territori, con l'obiettivo di formare persone in grado di avere una preparazione scientifica nell'affrontare i disastri e le conseguenti soluzioni da mettere in atto. E mai come quest'anno sembra essere un tema dirimente, di drammatica urgenza.
Con questa consapevolezza e un forte senso di responsabilità stiamo già offrendo la nostra competenza, attraverso azioni concrete messe in atto dal Ministro Franceschini (attraverso il lavoro presso il Comitato Internazionale dello Scudo Blu, task force dell'Unesco composta da ICOM, ICOMOS, ICA e IFLA per la protezione dei beni culturali a livello internazionale). L'obiettivo è raccogliere più documentazione possibile sui monumenti colpiti così da rendere possibili poi interventi di ricostruzione e restauro efficaci e puntuali - come già avvenuto in Siria, ad esempio - cosa in cui l'Italia è tra le più preparate al mondo
."

Il patrimonio culturale nella sfida del cambiamento climatico

WEBINAR

Il webinar sarà tradotto simultaneamente in lingua inglese e portoghese e sarà disponibile su piattaforma Zoom previa registrazione.

Il 19 aprile 2022, dalle ore 14:00, l'International Academy After the Damages assieme a CSN ICOMOS "CIPA-HD Documentazione del Patrimonio Culturale" organizza il webinar "Il patrimonio culturale nella sfida del cambiamento climatico", un evento in collaborazione con il Circolo Italiano di San Paolo e il network internazionale I N S I D E Modern Heritage.

Un intenso pomeriggio in cui, dopo l'introduzione ai lavori del Presidente ICOMOS Italia Maurizio Di Stefano, si alterneranno 6 keyspeaker provenienti da differenti contesti nel mondo, che porteranno i risultati delle loro ricerche. A Marcello Balzani, Professore Ordinario, Università degli Studi di Ferrara e Co-Direttore dell'Academy After the Damages, il ruolo di moderare i diversi interventi sul tema, contributi che proporranno visioni internazionali mostrando casi studio europei, indiani, brasiliani e neozelandesi.

"Il patrimonio culturale nella sfida del cambiamento climatico è un tema ampio ma molto coerente con quello che accade nel mondo - afferma a tal proposito Balzani - poiché ha a che fare con un grado di conflitto uomo-ambiente, e cioè con l'antropocene. Il tema di questo webinar mette insieme due problematiche. L'acqua, con un focus intra-continentale (con esempi sia in India, dove manca, con la conservazione di edifici cisterna storici, sia in Brasile, dove, all'opposto, di acqua ce n'è pure troppa, con conseguenti enormi danni dovuti alle esondazioni. A OuroPreto, nello stato di Gerais, il crollo dell'intero sistema di collina ha provocato la distruzione di diversi edifici storici, per fortuna senza vittime.) L'altro tema è il patrimonio del Novecento nelle megalopoli: il 2022 è l'anno in cui ricorre, anche, il centenario dalla nascita del Movimento Moderno, con esempi di musei in India e Brasile e architetture sostenibili in Nuova Zelanda."

Case studies e speaker: tra India, Brasile e Nuova Zelanda

La prima presentazione sarà a cura di Meghal Arya, Professore Associato presso CEPT University Ahmedabad (India) che illustrerà le sue ricerche sul tema delle riserve idriche storiche in India, luoghi di una risorsa indispensabile per le popolazioni e di grande memoria storica. Edifici al contrario, simili a ziggurat ribaltati che servivano per raccogliere l'acqua.

Seguirà l'intervento di Paola Boarin, Professore Associato alla WaipapaTaumata Rau - The University of Auckland, che in qualità di membro ICOMOS e fondatrice di ICOMOS New Zealand National Scientific Committee on Energy and Sustainability and ClimateChange (NCES+CC) parlerà del sempre delicato equilibrio tra patrimonio culturale ed efficientamento energetico mostrando alcune best practice di interventi su edifici del XX secolo in Nuova Zelanda.

Ancora, si parlerà della vulnerabilità del patrimonio culturale attraverso le parole e le immagini di Rodrigo Meniconi, Coordinatore del corso avanzato in tecnologia di conservazione e restauro, Instituto Federal de Minas Gerais-Campus OuroPreto (Brasile), che mostrerà la difficile condizione del patrimonio culturale nella regione di OuroPreto a fortissimo rischio idrogeologico.

Gli interventi di Silvio Oksman (Coordinatore del Comitato Scientifico per il Patrimonio del XX secolo ICOMOS Brasile) e di Luca Rossato (Università degli Studi di Ferrara, Dipartimento di Architettura, Membro del CSN ICOMOS CIPA-HD Documentazione del Patrimonio Culturale) si focalizzeranno invece sul tema della preservazione delle opere dei maestri del Movimento Moderno in paesi tropicali come l'india e il Brasile, dove gli effetti del cambiamento climatico sono ancora più evidenti. In questo caso la documentazione del patrimonio culturale come strategia per affrontare le sfide del cambiamento climatico risulta un fattore importante per la preservazione di tali opere.

Chiuderà il programma Beatriz MugayarKühl, Professore Ordinario, Facoltà di Architettura e Urbanistica, Università di São Paulo (Brasile) con un intervento di parla di trasformazione, mutamento e adattamento di uno dei punti di riferimento architettonico e socioculturale a San Paolo, il Museo Ipiranga.

PROGRAMMA

L'incontro è accreditato presso l'Ordine degli Architetti di Ferrara.
Saranno riconosciuti 4 crediti formativi per la frequenza alla totalità dell'evento.

COME ISCRIVERSI

ARCHITETTI RICHIEDENTI CFP
ISCRIZIONE SU IM@teria
Codice: ARFE23032022124738T03CFP00400

PER I NON RICHIEDENTI CFP
COMPILARE FORM PRE-ISCRIZIONI

Tutti gli iscritti riceveranno una mail da afterdamages@unife.it il 14 aprile con il link per completare l'iscrizione.

ABOUT AFTER THE DAMAGES

After the Damages, è il progetto di alta formazione promosso dall'Università degli Studi di Ferrara - Dipartimento di Architettura, dell'Università degli Studi di Parma - Dipartimento di Ingegneria e Architettura, dall'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia - Dipartimento di Ingegneria "Enzo Ferrari", dall'Agenzia per la Ricostruzione - Sisma 2012, dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara e dal Servizio Patrimonio Culturale, Regione Emilia-Romagna, Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per le province di Parma e Piacenza.
Nasce nel 2020 con una summer school (1-15 luglio), che ottiene un grande successo, poi ripetuto nel 2021 (5-20 luglio). Questo, e l'aver vinto il bando regionale che l'Emilia Romagna riserva ai progetti triennali di alta formazione in ambito culturale, economico e tecnologico, gli consente di svilupparsi, diventando una vera e propria International Academy.  Oggi, After the damages è un grande contenitore, che ha nella Summer School il suo evento annuale principale, ma che, grazie all'azione di un comitato scientifico e partnernariato con la regione e le agenzie della ricostruzione post terremoto, propone approfondimenti anche durante l'anno, in inverno e primavera.
Il progetto After the Damages è attuato in collaborazione con i Tecnopoli di Ferrara, Parma e Modena, la Rete Alta Tecnologia, il Clust-ER Build, nell'ambito di un partenariato internazionale di Università, Enti, centri di ricerca e Istituti di Alta Formazione rappresentati, nel Comitato Tecnico Scientifico, da esperti provenienti, oltre che dall'Italia, dai Paesi: Marocco, Brasile, Francia, Ecuador, Cina, Armenia, Spagna, Grecia, Belgio, Germania, Danimarca, Turchia, India e Slovenia. Ha ottenuto il patrocinio del Consiglio nazionale degli Architetti, del Green Building Council Italia, del Clust-ER Build - Edilizia e Costruzioni, dell'Istituto Italiano per il Disegno, di ICOMOS Italia.

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