Rifugio Digitale - il nuovo spazio espositivo fiorentino progettato da Archea all'interno di un tunnel antiaereo - ospita fino all'8 settembre i progetti di diciotto studi di architettura italiani chiamati a relazionarsi con il tema dell'abitare minimo in occasione della VIII Biennale di Architettura di Venezia.
Gli studi coinvolti - Archea Associati, Bruno Fioretti Marquez, C+S Associati, Alberto Cecchetto, Alfonso Cendron, 5+1 Architetti Associati, Studio Davide Cristofani & Gabriele Lelli, Nicola Di Battista, Elio Di Franco, Vincenzo Melluso, Netti Architetti, Pietro Carlo Pellegrini, Renato Rizzi, Italo Rota, Beniamino Servino, Studio Seste, Tscholl Werner Architekt e Cino Zucchi - furono invitati dare risposte a due questioni esistenziali relative alla vita metropolitana: il tema dell'emergenza e della temporaneità di chi, senza dimora, è alla ricerca di un rifugio minimo; e il tema dell'isolamento psicologico e della solitudine a cui i grandi numeri della società in cui viviamo spesso ci costringono.
La mostra fu anche un'occasione anche per unire il progetto di ricerca teorico alla concretezza del fare. Allora, le proposte furono realizzate totalmente in pannelli di legno truciolare in scala 1:1 e furono disposte all'interno del perimetro definito da una pedana di acciaio posizionata nei giardini della Biennale, come una sorta di città ideale il cui masterplan era stato disegnato da ipostudio architetti. Diego Peruzzo progettò anche una sorta di "belvedere italiano" per offrire una maggiore comprensione dell'impianto compositivo di questo piccolo villaggio ideale
A distanza di venti anni il tema dell'abitare minimo e le questioni esistenziali del vivere insieme sono tornate nuovamente di attualità, e oggi come allora i progettisti sono stati chiamati a riunirsi per presentare i progetti originari stavolta in formato digitale, in un un racconto proiettato su 16 monitor attraverso disegni, schizzi e con le fotografie di Luca Campigotto e Pietro Savorelli.
Le proposte degli architetti
- ARCHEA ASSOCIATI presenta Buonasera Signor Ionda, progetto dedicato all'artista Franco Ionda che si fonda su un'idea di sottrazione materica.
- BRUNO, FIORETTI, MARQUEZ ARCHITEKTEN presenta La casa sottovuoto, un alloggio provvisorio per grandi cantieri, che sia abitabile, trasportabile e facile da montare
- C+S ASSOCIATI presenta il progetto Next Nest, una casa in un'enclave temporanea pensata per una telelavoratrice, un edificio-lavoro o spazio-lavoro che fornisca una "solitudine di difesa" rispetto al disagio della metropoli
- ALBERTO CECCHETTO espone City home for the homeless, un progetto pensato per cinque persone differenti alla ricerca di un luogo per dormire, uno spazio urbano protetto ma aperto costruito su pochi elementi.
- ALFONSO CENDRON propone L'al di qua, un progetto per un suo amico artista, una piccola casa immersa nel verde che soddisfi i bisogni primari come quello di possedere un comodo divano.
- 5+1 ARCHITETTI ASSOCIATI propone Domus-forum, un progetto che vede la casa come rifugio e proscenio. Una gradazione di trasparenze che consente di creare relazioni differenti, con un alternarsi di zone "private-introverse" e "private-estroverse".
- STUDIO DAVIDE CRISTOFANI & GABRIELE LELLI progetta Casa Lucarelli, uno spazio temporaneo per lo scrittore di gialli Carlo Lucarelli. Si tratta di un luogo introverso, un mondo nel mondo dove rifugiarsi per essere concentrati soltanto su qualche frammento di realtà da cui far nascere racconti.
- NICOLA DI BATTISTA presenta Per ri-trovare gli amici, uno spazio senza una funzione specifica, ma solo per consentire il libero scambio di opinioni e di idee.
- ELIO DI FRANCO propone Il territorio del "singolo" un progetto per coloro che vivono da soli, per un architetto e urbanista single.
- VINCENZO MELLUSO progetta Una scatola di luce, un gioco di sguardi un luogo e uno spazio per la solitudine pensato per l'artista Erich Demet, dove possa riflettere, dentro e fuori la sfera dell'arte e della cretività.
- NETTI ARCHITETTI espone Abitazione Temporanea un progetto pensato per un "nomade della visione", una abitazione semplice ma suscettibile di continue variazioni d'uso.
- PIETRO CARLO PELLEGRINI propone Piccolo eremo un progetto per la solitudine dedicato allo studiolo di una monaca di clausura. Uno luogo che vuole stimolare il pensiero e la ricchezza della vita interiore, con pareti pieghevoli che possano scandire il tempo e lo spazio.
- RENATO RIZZI presenta Casa tabernacolo. Casa dell'emarginato o della devozione, un progetto che fa riferimento all'ambito sociale, dedicando questa abitazione all'emarginato, all'escluso dalla comunità sociale e culturale occidentale, ma senza tralasciare l'ambito teorico dove la devozione alla nobiltà dell'architettura è la devozione alla nobiltà dell'umano.
- ITALO ROTA propone Tutti al mare, un luogo per l'incontro e il dialogo, dove le persone provenienti da continenti diversi si incontrano e dialogano fra loro.
- BENIAMINO SERVINO espone Two-Ness. Unità di supporto per un "senza casa" , un progetto che indica la frattura di spazio che c'è nelle due-ità. Da uno a due, dove l'uno siamo noi, la casa, l'interno, mentre il due sono loro, l'esterno, l'aperto.
- STUDIO SESTE presenta No thrills, un progetto che non si presenta come un manifesto sociale, ma piuttosto come un esercizio di stile su alcune delle possibilità del linguaggio architettonico e sulle sue applicazioni su volumetrie semplici.
- TSCHOLL WERNER ARCHITEKT propone Casa con zaino un progetto che cerca di risolvere il problema dell'alloggio per l'operaio stagionale.
- CINO ZUCCHI, infine, espone The Boho light trap, un progetto che esplora il rapporto tra sfera privata e pubblica. Un'abitazione per un etologo e promotore di battaglie per la salvaguardia ambientale che si alterna tra un ambiente urbano e accademico ad uno più primario e selvaggio.
LONELY LIVING
L'ARCHITETTURA DELLO SPAZIO PRIMARIO
24 giugno - 8 settembre 2022 | ingresso gratuito
lunedì - venerdì | ore 15.00 -19.00
sabato e domenica su appuntamento
Rifugio Digitale
via della Fornace 41, Firenze
+info: rifugiodigitale.it
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pubblicato il: - ultimo aggiornamento:
Lonely Living. L'architettura dello spazio primario: le proposte di 18 architetti italiani sull'abitare minimo mostra fotografica - allestimento di Studio Folder
Palazzo Altemps, Roma