Otto progetti realizzati dagli studenti di Architettura israeliani sulla visione del ghetto come rifugio, simbolo di identità ed ora modello di sviluppo architettonico dentro lo ''spazio'' delle città.
La parola Makom in ebraico significa luogo, spazio e gli studenti hanno ideato i loro progetti prendendo spunto da una struttura architettonica come quella del ghetto.
Una suggestiva installazione simbolica costituita da una moltitudine di corde e collocata all'entrata del museo, fara' da introduzione alla mostra.
Museo Ebraico di Venezia Cannaregio n. 2902/B
Telefono: 041 715359 Fax: 041 723007
pubblicato il: