Roma, arriva al MAXXI la mostra "Technoscape. L'architettura dell'ingegneria"

il 6 ottobre il talk "The architecture of ferrocement. Beyond Nervi" con Anupama Kundoo

Che rapporto intercorre tra architettura e ingegneria strutturale?

Con il titolo Technoscape. L'architettura dell'Ingegneria, la nuova mostra allestita al Museo MAXXI affronta proprio questo tema, in un viaggio alla scoperta dei segreti racchiusi in alcune delle opere simbolo delle nostre città contemporanee.

Sapevate ad esempio che Jorn Utzon, per risolvere la complessa struttura dell'Opera House di Sydney, trovò la soluzione sbucciando un'arancia? Conoscete il processo di realizzazione del Palazzetto dello Sport di Pierluigi Nervi?

Curata da Pippo Ciorra e Maristella Casciato, la mostra - suddivisa nei due principali filoni di storia e innovazioni tecnologiche - aggiunge, così, un importante tassello nella ricerca del museo, da anni impegnato nell'indagine sul rapporto tra arte, architettura, scienza e nuove tecnologie.

Accanto ai 40 capolavori dal dopoguerra ai giorni nostri - da Frank Lloyd Wright a Le Corbusier, da Jörn Utzon, a Louis Kahn, fino a Renzo Piano - troveremo, infatti, le installazioni di 7 centri di ricerca universitari di tutto il mondo che ci proietteranno nel futuro con sperimentazioni su nuovi materiali e modalità di costruzione.

Dal cemento iperleggero alle fibre vegetali, dall'importanza del paesaggio come agente di contrasto alle catastrofi al design di tute spaziali che utilizzano tessuti sostenibili, le installazioni dimostreranno concretamente come le innovazioni tecnologiche e digitali rappresentino un aspetto sempre più cruciale nel nostro rapporto con lo spazio e con il pianeta.

"Technoscape è una mostra molto importante" - spiegano i curatori - "perché non solo porta alla luce il contributo dei grandi progettisti strutturali alla storia dell'architettura ma anche perché getta uno sguardo ad ampio raggio sul futuro dell'ingegneria e sul suo sempre più evidente spostamento dal mondo delle strutture a quello delle tecnologie, dei nuovi materiali, dell'azione ambientale, della fabbricazione digitale, della robotica, qui indagato attraverso la collaborazione con i sette prestigiosi centri di ricerca universitari provenienti da tutto il mondo".

IL PUBLIC PROGRAM
Ad accompagnare la mostra sarà un ricco programma di eventi e lectio magistralis per approfondire le connessioni tra l'ingegneria strutturale del secolo scorso, la progettazione high tech e l'impatto delle nuove tecnologie in tutti gli ambiti delle nostre vite.

Il 6 ottobre alle ore 18.00 è previsto il talk The architecture of ferrocement. Beyond Nervi con Anupama Kundoo
ingresso libero fino a esaurimento posti; evento in lingua inglese  

+info maxxi.art/events

Pier Luigi Nervi, Annibale Vitellozzi, Palazzetto dello Sport, , Rome 1958-1960 Archivio Pier Luigi Nervi, Collezione MAXXI Architettura Courtesy Fondazione MAXXI 

Dentro la mostra. Il percorso espositivo

Allestita al primo piano del museo, la mostra mette in scena disegni, modelli, documenti d'archivio, video e fotografie d'autore di oltre 40 capolavori dal dopoguerra ad oggi.

Viaggeremo in giro per il mondo, guidati dalla catalogazione delle 8 sezioni tematiche:

  •  i GUSCI SOTTILI ci porteranno fino all'Australia, con Opera House di Sidney, progettata da Jørn Utzon e Ove Arup, per proseguire verso altre destinazioni con le opere di Felix Candela, Heinz Isler, Pier Luigi Nervi, Sergio Musmeci, e lavori di maestri importanti della scena contemporanea, come lo studio Arup o Mutsuro Sasaki, partner frequente di Toyo Ito e SANAA.
  • le CAMPATE MODULARI ci condurranno all'interno del sistema costruttivo del Kimbell Art Museum a Fort Worth in Texas di Louis Kahn e August Eduard Komendant
  • i VOLUMI SOSPESI metteranno al centro esempi iconici come il mitico museo MASP di Lina Bo Bardi a San Paolo, un monumentale ponte di vetro sospeso tra due enormi travi in cemento precompresso dipinte di rosso
  • EDIFICI ALTI ci porterà, invece, attraverso l'esplorazione dei grattacieli, dalle torri del Johnson Wax di Frank Lloyd Wright al CCTV China di OMA
  • le STRUTTURE RETICOLARI spiegheranno i complessi assemblaggi di elementi modulari tridimensionali, con riferimenti che arriveranno fino al Giappone.
  • le CUPOLE ci condurrà nel mondo delle coperture autoportanti, con un focus speciale sul brevetto del ferrocemento utilizzato da Pier Luigi Nervi nel  Palazzetto dello Sport a Roma
  • i MATERIALI ALTERNATIVI mostreranno esempi di forzature dei tradizionali materiali da costruzione, portando all'attenzione del pubblico progetti all'avanguardia come lo Steve Jobs Theather di Cupertino firmato da Norman Foster.
  • infine, la sezione MEMBRANE LEGGERE focalizzerà l'attenzione sul mondo delle tensostrutture, con esempi emblematici dell'architettura del Novecento, come le coperture per le Olimpiadi di Monaco di Frei Otto e Günter Behnisch, lo Snowdon Aviary di Frank Newby e Cedric Price a Londra e il Padiglione Philips realizzato da Le Corbusier insieme a Iannis Xenakis per l'Expo del '58 a Bruxelles.

Accanto all'architettura storica e contemporanea realizzata, la mostra offrirà l'opportunità di sbirciare il mondo dei materiali del futuro attraverso le installazioni di 7 centri di ricerca tra i più importanti al mondo.

Così l'ETH DI ZURIGO mostrerà, partendo dal sistema costruttivo del Palazzetto dello Sport, una nuova tipologia di casseforme flessibili ottenute dalla combinazione di tessuti tecnici e lavorate come se fossero delle maglie; l'UNIVERSITAT DI BERLINO mostrerà alcuni modelli realizzati in calcestruzzo ultraleggero; l'UNIVERSITÀ PER LE ARTI APPLICATE DI VIENNA ipotizza una città ideale con zone interamente pedonali; il MASSACHUSETTS INSTITUTE OF TECHNOLOGY (MIT) ci porta nello spazio con nuove tute per gli astronauti comode e leggere.

Infine, l'UNIVERSITÀ DI PRINCETON e la FONDAZIONE EUCENTRE DELLO IUSS DI PAVIA, impegnate prevalentemente nello studio dei disastri ambientali, proporranno rispettivamente una soluzione di risposta ai maremoti e un sistema per la salvaguardia della vita umana durante i terremoti.

Walter Bauersfeld - Zeiss Planetarium, Jena 1922 Credit ZEISS Archive

Jørn Utzon, Hall Todd & Littlemore, Ove Arup and Partners, Sydney Opera House, Sydney, 1957-1973. Photo by Robert Baudin Courtesy Arup 

TECHNOSCAPE. L'ARCHITETTURA DELL'INGEGNERIA
Museo MAXXI, 1 ottobre 2022 - 10 aprile 2023

orari
martedì - domenica | ore 11.00 - 19.00

biglietti
intero: 12 euro | ridotto: 9 euro

+info: maxxi.art

Foster + Partners, Eckersley O'Callaghan, Steve Jobs Theater, Cupertino, 2017. Foto di Nigel Young Courtesy Nigel Young / Foster + Partners

Walter Bauersfeld - Zeiss Planetarium, Jena 1922 Credit ZEISS Archive

© RIPRODUZIONE RISERVATA 

pubblicato il:

ott 01
apr 10

Roma, arriva al MAXXI la mostra "Technoscape. L'architettura dell'ingegneria" il 6 ottobre il talk "The architecture of ferrocement. Beyond Nervi" con Anupama Kundoo
Museo MAXXI, via Guido Reni 4/A, Roma

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