Le città e gli orti botanici di Vincenzo Castella, alla Triennale di Milano

mostra fotografica a cura di Lorenza Bravetta - Ingresso libero

Approda a Milano ed è visitabile fino al 7 gennaio 2024 la mostra Vincenzo Castella. Architetture oblique, un'esposizione sul legame esistente tra natura e costruito, a cura di Lorenza Bravetta, professionista già curatrice di Triennale di Milano per fotografia, cinema e new media.

La narrazione di questo dialogo, che contrappone città e orti botanici, è affidato al progetto visivo che Vincenzo Castella, fotografo napoletano residente da anni a Milano, ha realizzato durante la sua lunga e ricca carriera: Il percorso si svela passando dalle fotografie di piccolo, grande e grandissimo formato, ai provini a contatto originali per arrivare alle prove di stampa.

La mostra si presenta come un viaggio che attraversa le collezioni botaniche e il lavoro sugli spazi e sugli edifici urbani, trasformandoli in racconti da leggere contemporaneamente, attraverso un costante legame tra due mondi storicamente connessi nella storia della città europea.

L'itinerario espositivo ci consente di spaziare tra cielo e terra, permettendoci di osservare Milano dall'alto e di leggere i cambiamenti più importanti che questa città ha attraversato, tra questi la storia del cantiere dello stadio San Siro, realizzato alla fine degli anni Ottanta, e la zona tra la Stazione Centrale e via Melchiorre Gioia, ripresa nel 2012, le cui immagini sono caratterizzate dai giochi di linee rette delle strade intrecciate con i contorni di edifici e grattacieli. Oltre alle immagini di Milano sono presenti alcune fotografie che ritraggono anche Instanbul e Rouen.

Gli scatti di Vincenzo Castella, nonostante ritraggano luoghi che ormai fanno parte della nostra quotidianità, ci guidano attraverso architetture che creano una sensazione di allontanamento. È il punto di vista unico, o la momentanea inagibilità degli stessi, a creare una magia di distanza e straniamento.

Un dialogo fatto di rimandi e letture parallele, in cui arte e natura appaiono come entità inseparabili, fa in modo che la visione della città e degli edifici si affianchi allo studio degli elementi naturali. In questo contesto si inseriscono le immagini degli orti botanici, fotografati da un punto di vista così ravvicinato, che portano l'osservatore a sentirsi parte integrante della natura.

Vincenzo Castella (Napoli, 1952) vive attualmente a Milano. Inizia a fotografare nel 1975; tra il 1975 e il 1982 conclude Geografia Privata, fotografie a colori di interni domestici. Nel 1976, 1978 e 1980 è negli Stati Uniti, dove realizza il progetto Hammie Nixon's people, biografia semi-immaginaria di cantanti di blues, dedicato agli afroamericani, alla loro vita e all'architettura delle città del sud (fotografie e film 16 mm). Dal 1980 espone i suoi lavori in Europa e negli Stati Uniti. Temi prevalenti nelle sue opere sono il paesaggio in trasformazione, le architetture e le contaminazioni urbane. Dal 1998 inizia la serie fotografica sugli edifici nelle città europee. I suoi lavori sono conservati nei maggiori archivi e collezioni pubbliche e private.

Veduta dell'installazione della mostra Vincenzo Castella foto © Gianluca Di Ioia

VINCENZO CASTELLA. ARCHITETTURE OBLIQUE
mostra a cura di Lorenza Bravetta alla Triennale di Milano


19 ottobre 2023 - 7 gennaio 2024
martedì - domenica | Ingresso libero
11.00-20.00 (ultimo ingresso alle 19.00)

+ info: triennale.org
email: info@triennale.org

pubblicato il:

ott 19
gen 07

Le città e gli orti botanici di Vincenzo Castella, alla Triennale di Milano mostra fotografica a cura di Lorenza Bravetta - Ingresso libero
Triennale di Milano

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