Fernando Távora, il maestro della scuola di Porto. A Roma una mostra per i 100 anni dalla sua nascita

Esposti 4 progetti in dialogo con le opere di Mies, Aalto, Mollino, Siza e Souto De Moura

Sono passati 100 anni dalla nascita di Fernando Luís Cardoso de Meneses de Tavares e Távora - noto più semplicemente come Fernando Távora - occasione accolta dal Dipartimento di Architettura e Progetto di Sapienza Università di Roma per arricchire le celebrazioni diffuse con una mostra dedicata alla filosofia progettuale del grande maestro, esponente della Scuola di Porto.

Ospitata nel Museo d'Arte Classica, all'interno della Facoltà di Lettere e Filosofia della Sapienza, l'esposizione - a cura di Fabio Balducci e Paolo Marcoaldi - evidenzia l'approccio al progetto, la sua cultura e le relazioni che intercorrono tra le sue architetture e i luoghi che esse abitano.

Sensibile progettista, instancabile viaggiatore, accolse nel suo studio anche un giovanissimo Álvaro Siza appena laureato dove, come quest'ultimo raccontò nel documentario apparso su Netflix - apprese l'arte del progettare, l'attenzione e la sensibilità verso il contesto ospitante.

Le quattro opere scelte per la mostra, individuate come sintesi della sua opera, sono messe a confronto con altrettante architetture di Mies, Aalto, Mollino, Siza + Souto de Moura, in un gioco di rimandi che, attraverso ridisegni e modelli, stimola nel visitatore la riflessione critica.

La CASA PER VACANZE A OFIR (1957-1958) si confronta con la Casa sperimentale a Muuratsalo di Alvar Aalto (1952-54) per esaminare le corrispondenze tra le rispettive scelte distributive, funzionali e di orientamento verso il paesaggio circostante.

La lettura comparata tra il PADIGLIONE DEL TENNIS A LEçA DA PALMEIRA (1956-60) e la Villa Cattaneo ad Agra di Carlo Mollino (1952-56) fa affiorare corrispondenze nell'approccio alla costruzione tettonica e nel disinvolto impiego congiunto di materiali tradizionali e innovativi per la costruzione.

Tra il MERCATO MUNICIPALE DI SANTA MARIA DA FEIRA (1956-60) e la Neue Nationalgalerie di Ludwig Mies van der Rohe (1962-68) si riscontra una forte analogia sul principio della griglia come regola compositiva, mentre il rapporto tra suolo e architettura risulta quasi antitetico.

Nella CASA DEI 24 (1995-2003), come nel Museo di Santo Tirso dei suoi allievi Álvaro Siza e Eduardo Souto de Moura (2010-2015), le valenze urbane dei due contesti implicano uno stretto rapporto tra il nuovo e l'antico, risolto con abili accostamenti e calibrate divergenze.

In conclusione, una linea temporale mostra l'intreccio indissolubile tra il dato biografico, la produzione teorica e la pratica professionale di Távora, mettendo in luce gli elementi ispiratori del suo progettare, ma anche i caratteri derivati dal contesto portoghese del suo tempo.

foto: © Alexander Alves Costa

FERNANDO TÁVORA
IL MAESTRO DELLA SCUOLA DI PORTO

7 dicembre 2023 - 30 gennaio 2024

dove: Museo d'Arte Classica
Facoltà di Lettere e Filosofia Città Universitaria,
piazzale Aldo Moro 5, Roma 

ingresso gratuito

+info: architettura.uniroma1.it

pubblicato il:

dic 07
gen 30

Fernando Távora, il maestro della scuola di Porto. A Roma una mostra per i 100 anni dalla sua nascita Esposti 4 progetti in dialogo con le opere di Mies, Aalto, Mollino, Siza e Souto De Moura
Museo d’Arte Classica- Facoltà di Lettere e Filosofia Città Universitaria, Piazzale Aldo Moro 5, Roma

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