Brutto per chi? Architettura da riconsiderare, gli esempi di Genova

ciclo di incontri online a cura di Antonio Lavarello | Società di Letture e Conversazioni Scientifiche

Ci sono architetture nelle nostre città definite "brutte" per il loro carattere mastodontico, che vede il grande utilizzo di cemento armato. Negli ultimi anni, però, sembra che queste architetture stiano avendo una loro rivalsa, osservate da storici e critici di architettura con occhi attenti a comprenderne il loro sviluppo.

Siamo sicuri che siano così brutte? O possiamo invece rivalutarle e riscoprirle con occhi nuovi?

La Società di Letture e Conversazioni Scientifiche, con la curatela dell'architetto Antonio Lavarello, nel mese di febbraio dedica due incontri al tema, prendendo in esame due complessi emblematici nella storia della città.

Il primo, riguarda il complesso di edilizia sociale Pegli 3 (oggi quartiere San Pietro) noto come LE LAVATRICI.

Il secondo si sposta invece all'interno del complesso del CENTRO DEI LIGURI, l'ultimo tassello della trasformazione della direttrice da Corvetto al mare.

Gli appuntamenti di febbraio

ciclo di incontri Architettura da riconsiderare

LE LAVATRICI

13 febbraio 2024 | ore 18.15 - 19.30

Progettato da Aldo Luigi Rizzo in collaborazione con Andrea Mor e Angelo Sibilla, il complesso delle Lavatrici è da sempre additato come ecomostro, una percezione negativa spesso frutto di una visione distante e di una conoscenza superficiale.

L'intervento di Antonio Lavarello proverà ad avvicinare il pubblico a questo edificio attraverso la vicenda collettiva della costruzione dei grandi quartieri genovesi di edilizia pubblica e la traiettoria personale del progettista, sgombrando il campo da alcuni luoghi comuni e fornendo strumenti utili per la comprensione e la valutazione delle qualità e delle potenzialità architettoniche di quest'opera.

info e iscrizioni

IL CENTRO DEI LIGURI

27 febbraio 2024 | ore 18.15 - 19.30

Il Centro dei Liguri rappresenta un complesso che, nonostante il suo importante ruolo come ultimo tassello di trasformazione urbanistica, non è mai stato metabolizzato dalla città.

Fino a che punto, col senno di poi, la Genova del 2024 può colpevolizzare la Genova degli anni Sessanta?

Accompagnati in una camminata virtuale dallo studioso Jacopo Baccani, i partecipanti riscopriranno il Centro dei Liguri, dei Giardini Baltimora e delle loro adiacenze, per ricordare il passato affrancandosi da stanchi passatismi, analizzando l'eredità del Moderno senza stereotipi di comodo, per vedere nel presente i sospesi da risolvere e le potenzialità da incoraggiare.

info e iscrizioni

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